Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 9

Plasus, dopo aver abbracciato l'amata figlia, si scosta un poco da lei e mi dice di alzarmi.

Mantengo, comunque, lo sguardo basso in segno di rispetto anche se quest'uomo non assomiglia per niente ai regnanti che ho conosciuto in vita mia.

Avverto dita fresche e leggere che mi prendono il mento, facendomi alzare la testa.

Gli occhi di Plasus mi fissano gentili e dolci mentre la sua bocca, dalle labbra sottili, si incurva in un sorriso tenero, quasi paterno.

《Piacere di conoscerti, Zaira》dice, liberandomi dalla sua morbida presa.《Vuoi mangiare qualcosa con noi?》

La domanda è così spontanea eppure così strana che non credo alle mie orecchie.

Il Re di un altro pianeta mi sta invitando al suo desco?

Così, semplicemente?

《Ma... Lei non sa nulla di me e...》balbetto, mordendomi la lingua.

Da un lato è meglio che Droxine e suo padre non conoscano altri particolari sulla mia vita: non voglio metterli nei guai.

Ma, d'altro canto, sarebbe così... bello confidarsi con qualcuno. È una cosa che ho sempre fatto con Lothar, ma ora lui non è qui e forse non lo rivedrò mai.

Lo sguardo mi si annebbia per un attimo mentre il pensiero del piccolo servitore che ho abbandonato mi riempie la mente.

Chissà come sta?

Sicuramente il Re non l'avrà lasciato impunito: la clemenza e la comprensione non fanno parte del suo essere.

Mi dispiace, Lothar...

《È vero》afferma Plasus con voce chiara, riscuotendomi dal mio dolore.《Conosco solamente il tuo nome ma ho visto i tuoi occhi: sono antichi, tristi e gentili.》

Mi posa una mano sul capo, carezzandomi i capelli arruffati, finché il groppo che ho in gola non si scioglie un poco.

《Grazie... Io la ringrazio infinitamente, Consigliere Plasus...》mormoro con un fil di voce per evitare che si noti la mia sofferenza.

《Chiamami solo Plasus. Consigliere mi fa sentire così... vecchio!》esclama lui, in tono divertito.

Alza gli occhi al cielo in modo così plateale che Droxine gli rifila un giocoso pugno sulla spalla.

《Papà!》Lo sgrida, sbuffando.《Andiamo a mangiare! Zaira è già abbastanza in imbarazzo senza che ti ci metta pure tu!》

Un risatina si fa strada dentro di me, però la reprimo come sono abituata a fare da molti warp a questa parte, e rivolgo ai Droxine un incerto sorriso.

Plasus si scosta da me e batte le mani: subito due semisfere metalliche calano dal soffitto, attirandosi un mio sguardo preoccupato, e zampettano lungo il corridoio verso un portone dello stesso colore della corteccia di un albero, ossia marrone con alcune venature azzurrognole.

Il padre di Droxine e le altre autorità si incamminano in quella direzione mentre la ragazza mi prende sotto braccio.

《Dai, Zaira... Stai calma... Qui sei tra amici...》mi sussurra, in tono dolce, per poi spronarmi ad avanzare e io mi lascio trascinare dal suo entusiasmo e dalla sua gioia.

Lei non conosce la bruttura della guerra.

Lei non conosce l'odore del sangue.

Lei non conosce il rumore che fa un corpo quando cade a terra privo di vita.

La invidio così tanto per questa sua ignoranza.

Droxine è innocente come io non lo potrò mai essere.

Un cigolio mi strappa alle mie elucubrazioni mentali: i due mostriciattoli metallici hanno aperto il grande portone e riesco a scorgere la sala dove verrà servita la cena.

Si tratta di un ampio locale privo di orpelli, dove un lungo tavolo, molto basso e di colore chiaro, attira subito l'attenzione degli ospiti. Qui su Stratos, il pasto si consuma seduti, con le gambe incrociate, su morbidi cuscini neri che, però, non poggiano sul pavimento trasparente bensì rimangono sospesi grazie ad un piccolo chip antigravitazionale posto dietro.

Se abbasso lo sguardo, posso vedere la corazza scura e frastagliata del vecchio Um: è uno spettacolo terrificante e magnifico allo stesso tempo.

Plasus e i suoi pari si dispongono lungo il tavolo, prendendo posto tranquillamente, mentre io rimango in piedi, indecisa su cosa fare.

È Droxine a decidere per me.

Mi accompagna a capotavola, il posto designato per gli ospiti importanti.

Percepisco le guance bollenti quando mi siedo e avverto gli sguardi dei presenti soffermarsi brevemente su di me.

Rivolgo una veloce occhiata ai commensali e noto una ragazza, dal fisico atletico, e l'aria sbarazzina che mi fa un cenno di ringraziamento, mostrandomi i piedi.

Calza le scarpe col tacco che volevo gettare in un buco nero!

Le sorrido, felice che quelle trappole infernali abbia trovato una proprietaria migliore di me.

Ai lati della tavolata scorgo due camerieri androidi, in pratica due scatole metalliche dotate di braccia e gambe mobili.

Non hanno tratti caratteristici né particolari interessanti. Sono solamente robot.

D'un tratto, il padre di Droxine batte le mani e un curioso individuo compare nella sala, probabilmente uscendo da una porta laterale che non ho notato.

Si tratta di un essere strano con la pelle trasparente come il cristallo e lineamenti androgeni. La sua voce, bassa e roca, chiaramente maschile, smentisce la mia prima impressione.

Si presenta a noi con un goffo inchino, a causa della disparità di lunghezza dei suoi arti superiori: le braccia, infatti, sono lunghe almeno il doppio delle gambe sottili e terminano con artigli corti e luccicanti.

Il suo nome è Sybok Zarabeth ed è lo chef personale di Plasus. Proviene da Rura Penthe, un pianeta di cui ignoro totalmente l'esistenza, forse troppo antico per comparire nei libri di testo si cui ho passato gran parte della mia inutile vita.

《Illustri ospiti, come primo piatto ho preparato per voi una gustosa zuppa di Sha Ka Ree. Anche se i serpenti andrebbero mangiati vivi per gustare le varie sfumature del loro sapore unico, stavolta ve li propongo cotti e speziati. Come portata principale, ho cucinato per voi un ottimo Vorta Vor*, guarnito con un filo di salsa Pipins. Da bere vi verrà servito un calice di Qui'Tu*, in onore della nostra preziosa ospite provenire da lontano.》

Detto ciò, lo chef si smaterializza per tornare nelle sue cucine per rifinire i piatti che fra poco gusteremo.

Deglutisco rumorosamente mentre allungo la mano verso il calice colmo di liquido scuro dall'aroma forte e deciso.

Speriamo di sopravvivere a questa anomala cena...








Nota degli autori:

Il Vorta Vor è simile ad una bistecca terrestre ma dal gusto più piccante e speziato come tutti i piatti ardanici


Il Qui'Tu assomiglia al caffè, a parte il gusto più delicato nonostante il profumo intenso

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro