Capitolo 0
Pianeta Terra, oggi
Morte.
La stanza è satura del suo odore.
Un aroma dolce e penetrante che si insinua ammiccando dentro di me.
In questo momento provo un immenso dolore e non intendo in senso psicologico o emotivo.
Intendo proprio in senso fisico.
Percepisco distintamente le mie cellule che si rigenerano per cercare di riparare i danni causati dalla caduta, ma sono innumerevoli e alcuni troppo gravi per essere guariti in pochi minuti.
《Zaira...》
Sento il mio nome aleggiare nell'aria: l'ha pronunciato una voce che pensavo non avrei mai più udito.
《Tyler...》
Anche se non lo vedo, so che si tratta di lui.
L'unica persona in tutto l'universo a cui ho raccontato la verità.
Una verità spaventosa e proibita.
Una verità ci ha condotti alla morte.
《Mi... dispiace...》
Sono parole vuote che sussurro forse più per me stessa che per lui.
《Non è colpa tua》mi rassicura Tyler.
Stiamo per morire e lui vuole tranquillizzarmi: se potessi farlo, probabilmente riderei di gusto.
Sono sempre stata una ragazza obbediente e posata, ma con una gran voglia di fuggire e conoscere il mondo.
Se tornassi indietro, rifarei esattamente le stesse cose, a parte una, la più importante.
Non mi innamorerei, soprattutto non mi innamorerei di un ragazzo terrestre.
Gli umani sono così appassionati: vivono in maniera totale i loro sentimenti, anche se sanno di sbagliare continuano e perseverano nel percorrere la strada che più preferiscono, senza curarsi delle conseguenze.
Gli umani vivono.
Ed è questo che ho sempre invidiato loro.
Dopo una vita passata a ubbidire senza fare troppe domande, sono entrata in una vita priva regole ed etichette da seguire, ma dotata di molto più calore.
《Sei un bugiardo》dico al mio umano preferito, con un leggero sorriso che incurva le mie labbra spaccate.
《Però mi ami lo stesso》ribatte lui, ridacchiando stupidamente.
Certo che sì...
《Touchè》sospiro, usando una tipica espressione terrestre, mentre la rigenerazione avanza inesorabile, riparandomi i tessuti lacerati, un centimetro di pelle dopo l'altro.
Tra pochi minuti sarò in grado di muovermi: il problema è che non so cosa fare.
Dovrei scappare oppure combattere?
L'unica cosa che mi preme è la salvezza di Tyler, lui non può morire a causa delle mie scelte.
Chiudo gli occhi un istante mentre nella mia testa si susseguono le immagini del nostro incontro.
La prima volta che ho visto Tyler stava tornando a casa dall'università, una specie di Accademia terrestre dove i giovani imparano nozioni che serviranno loro per il futuro.
Aveva la testa affondata in un libro: i suoi capelli scuri e ricci parevano aggrovigliati assieme, gli occhiali dalla montatura rossa continuavano a scivolargli giù dal naso, le labbra formavano parole che non venivano pronunciate.
Credo di essermi avvicinata a lui perché mi sentivo sola in quel periodo.
Durante i miei viaggi, o meglio durante la mia fuga, ho visitato i pianeti più disparati e ho incontrato gente di ogni razza e cultura: con alcuni sono riuscita a stringere una flebile amicizia mentre con altri...
Beh, non siamo rimasti in buoni rapporti.
In un primo momento, quel ragazzo solitario mi ha ricordato Lothar, il mio fedele servitore, l'amico di una vita.
Però, poi, quando Tyler ha alzato lo sguardo dal suo libro e mi ha beccata a fissarlo, il resto del mondo è svanito completamente.
Non ho mai provato nulla di simile.
All'inizio pensavo fosse una cosa naturale: sono sempre stata una ragazza curiosa. Nonostante i miei cent'anni di vita, rimango comunque molto ignorante rispetto a ciò che succede nell'universo.
Poi lui si è avvicinato e ha cominciato a parlare con me.
Ripensandoci ora, è stato un momento veramente spassoso: Tyler credeva che io fossi una sua compagna di corso mentre io, invece, non capivo quasi nulla di ciò che lui diceva.
È stato il Cacciatore a fargli aprire gli occhi sulla mia vera identità.
Se non fosse già polvere, lo ucciderei di nuovo.
È per colpa sua se Tyler è diventato un bersaglio.
Non fare la stupida, Zaira...
In realtà la colpa è solamente tua...
Quando riapro gli occhi, li trovo pieni di lacrime salate ed è una cosa inusuale per me.
Ho pianto così poche volte nella mia lunga vita che non mi ricordavo facesse così male.
《Mi dispiace...》mormoro con voce flebile mentre quelle dolorose stille mi rigano le gote, disperdendosi sul pavimento in marmo bianco e nero.
《Non dire così, Zaira. Tu sei la cosa migliore che mi sia mai capitata...》Il mio Tyler continua la sua opera, cercando di guarire il mio cuore a pezzi, ma non esistono parole a questo mondo che riescano a lenire la mia pena.
《Appena puoi, scappa! Fuggi lontano da qui e non girarti mai!》esclamo con più forza di quanta me ne senta dentro.
I danni alla gola sono stati riparati così come le lacerazioni al torace; mancano solamente le ferite alle gambe e poi potrò muovermi.
《Cosa?!》ribatte lui in tono angosciato.《No! Io non ti lascio!》
Adorabile testardo...
《Devi!》Parlo con voce tagliente e sicura, tutto il contrario di come mi sento in realtà.《Io lo tratterrò qui finché tu non sarai fuggito. Poi cercherò di aprire il Passaggio per rimandarlo indietro. Fidati di me!》
Tyler rimane in silenzio per così tanti minuti che penso abbia scoperto il mo bluff.
《D'accordo. Io... Mi fido di te》asserisce in tono deciso.
Mi sembra quasi di vederlo annuire con cipiglio sicuro: i ricci che sballonzolano allegri incorniciandogli il volto, gli immancabili occhiali che slittano verso il basso e la sua bocca, morbida e dolce, stretta in una linea dritta.
《Grazie...》
È l'unica parola che posso dirgli senza far saltare il mio piano: se iniziassi a dirgli ciò che provo per lui, sicuramente perderei quel briciolo di coraggio che ho racimolato e scapperei assieme a lui.
Ma non posso.
È colpa mia se Tyler è in pericolo.
E io lo salverò anche a costo della mia vita.
Lentamente mi metto seduta e controllo le riparazioni mentre la rigenerazione conclude il suo compito: le braccia sono state risanare così come la lacerazione alla nuca.
Bene...
Proprio quando sto per girarmi verso Tyler, per vederlo un'ultima volta, l'aria si riempie di elettricità, il cui odore mi fa tremare inconsapevolmente, e l'oscurità cala sul pianeta Terra.
Mio padre sta arrivando.
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