Banner e divisore: TheStarsTeam
"Vacanze perfette, no di certo!"

La natura verde si estendeva fuori dal finestrino, mentre la macchina percorreva la decima ruota stradale.

Sbuffai.

Quell'estate avevo organizzato di tutto con la mia migliore amica, ragazzi, sesso e divertimento.

Sfortunatamente, la mia estate da sballo era stata rovinata, all'ultimo momento per di più, dai miei genitori che "stanchi del mio comportamento", avevano deciso di portarmi in un campeggio senza né linea né Wi-Fi, in poche parole un posto abbandonato da Dio!

La cosa peggiore era che mi avevano avvisata solo un ora prima di metterci in macchina.

Avevo avuto solo il tempo di chiamare la mia migliore amica per dargli la brutta notizia e poi sono stata costretta a fare le valigie e mettermi in macchina.

La cosa positiva era che almeno avrei potuto avere del tempo, durante il viaggio, per rileggere il copione.

Tempo prima avevo fatto un casting per recitare in una serie TV "The Monsters", ed ero stata presa per il ruolo della protagonista, quindi avevo un copione abbastanza grande da dover imparare a memoria per settembre, ovvero quando sarebbero iniziate le riprese.

Sospirai appoggiando la testa al vetro mentre cercavo di memorizzare l'unica frase, fino a quel momento, che non riuscivo proprio a farmi entrare in testa.

Decisi di riposare un po' la mente, anche perché mancava solo un'ora e poi sarei finalmente arrivata, dopo due ore stancanti di viaggio già compiute.

Pensavo di fare riposare solo gli occhi, ma Morfeo, da vero stronzo, mi abbracciò da dietro —senza dirmi niente — facendomi così, addormentare.

Quando arrivammo, fui svegliata bruscamente da mia madre.

Quel campeggio mi sembrava molto allegro e naturale, anche se ero aracnofobica, quindi non era esattamente il paradiso per me, ma tralasciai quel particolare.

Alla fine mia madre mi chiese— o meglio dire, obbligò — ad andare in esplorazione, mentre loro sistemavano la roulotte.

Onestamente, non ci tenevo tanto a vedere che mostri sarebbero usciti da dentro, quindi alla fine accettai, per poi incamminarmi.

I miei piedi rompevano le foglie causando un rumore a me fastidioso, mentre sembrava che sulla mia pelle cadessero insetti ogni due per tre.

Camminavo con il telefono in mano per vedere se i miei giga funzionavano lì dentro, ma stavo perdendo le speranze.

Alla fine arrivai a sbattere con la faccia contro una rete.

Aspettate un momento! Una rete?

Rimasi stupita nel vedere che il terreno era interrotto da una rete, nonostante la foresta continuasse.

La cosa più strana? L'altro lato della foresta pareva oscuro, quasi... pericoloso.

Decisi di non pensarci e semplicemente, tornare indietro e andare a mangiare, essendo ora di pranzo.

Tanto era solo una stupida rete posta per indicare uno stupido confine, no?

Quanto mi sbagliavo.

ANGOLO ME
I capitoli saranno molto più lunghi di così, ma, purtroppo, non questo per il semplice e banale fatto che è il primo e voglio partire leggera.
~A✨