"Nobile Stardust, nobile Stardust, signore si svegli!", disse una guardia del corpo speciale di difesa del despota, che, nonostante l'ora, dormiva seduto scomposto sul suo immenso trono. "Chi disturba il mio sonno facendo tutto questo baccano?"

"La guardia speciale signore, l'ufficiale Gedalt Dest è stato ucciso."

"Hmm, sì..." fece pensoso il Nobile Stardust, il despota della Nazione, soprannominato l'Ultima Risorsa, "Sì! Sìì! Quel parassita è morto, è MORTO! E con lui finisce sotto terra tutta la sua misera dinastia di seccatori e prestigiatori!". Ultima Risorsa esplose tutta la sua gioia in una grassa risata, rischiando di cadere dal tanto amato scranno regale. " E su, dimmi guardia, è andato tutto secondo i piani?"

"Ecco Nobile reggente della Nazione, l'ufficale Gedalt è stato ucciso, ma Not l'Invisibile... come dire... il ragazzo..."

"Il ragazzo è fuggito Nobile Stardust. O meglio, quello stolto di Not l'ha fatto scappare." Disse entrando nella stanza del trono Trafalgar, un giovane uomo imponente, dal petto vasto come la chiglia di una nave e dai capelli e dalla barba di rame. "Trafalgar! Prendi i tuoi cani e uccidi quel ragazzino. Prima però, portami quel traditore dell'Invisibile, dovrà pagare."

"Sì signore".

Il giovane si inchinò e si diresse verso l'uscita, quando Stardust, accennando un sorriso beffardo sul cupo volto, disse con un tono di voce molto più calmo del solito " Non dimentichi qualcosa, per caso?". Trafalgar si girò verso la guardia senza nome e, con un movimento tanto rapido quanto efficace, sfoderò la sua larga spada ad impulsi e menò un fendente nell'aria. Un fascio di luce per un brevissimo attimo si impadronì del salone e lacerò di netto il corpo del poveretto dalla clavicola sinistra al ginocchio destro. Dal bianco della luce gli occhi del despota si inondarono di rosso e si posarono sul cadavere del messo. Ultima risorsa ordinò che venisse pulito e con un cenno della mano chiese che gli fosse portata la cena; il sangue gli metteva l'acquolina in bocca, era cosa nota.

Uscito dalla stanza, il comandante delle forze speciali scese le scale veloce e portò vicino alla bocca il ripetitore vocale "Webb", disse ed il dispositivo si mise in contatto con il capo in seconda delle forze speciali, Costantine Webb:

"Qui Webb"

"Qui Trafalgar, raduna i nostri migliori, nuovi ordini dal pazzoide"

"Nuova missione, eh? Non pari eccitato come al solito, dove si va?"

"Ne parliamo alla base, sto venendo lì. Limitati a radunare i ragazzi. Ah, hai notizie di Not?"

"Not? Quel camaleonte infame?"

"Proprio lui"

"Deve essere qualcosa di grave se chiamano il grande Trafalgar a salvare il culo del despotino, cos'ha combinato? Comunque non lo vedo, se così si può dire, da quanto non fa più parte delle forze speciali, mi spiace."

"Ok, ne parliamo dopo ti ho detto. Chiudo, per la Nazione."

"A dopo, per la Nazione." Il vice comandante Webb interrupe la comunicazione, si mise comodo sulla sua poltrona e prese in mano l'interfono. In ogni angolo della base di Upper Elite risuonarono le sue parole "Tutte le signorine che hanno la fortuna di appartenere al corpo degli Up Specials si facciano trovare tra venti minuti in sala comune, si parte per una nuova missione. Ripeto, tutti gli Up Specials in sala comune. Ah, dimenticavo fortunelli, la missione sarà guidata direttamente dal capitano Trafalgar in persona. Buona preparazione!" Il capitano Webb si portò le mani dietro la schiena ed allungò le gambe sull'angolo destro della scrivania, soddisfatto del proprio annuncio ed allo stesso tempo curioso di sapere nuovi dettagli riguardo alla misteriosa missione richiesta direttamente da Ultima Risorsa Stardust. "Chissà se quell'ingrato di Trafalgar mi lascerà a marcire qui alla base come al solito." Pensò, grattandosi la testa, ormai da qualche anno priva di capelli. Costantine Webb era un uomo di media statura, dal corpo plasmato dagli intensi allenamenti dei corpi speciali e dagli occhi di ghiaccio. Il suo sguardo era talmente caratteristico che gli valse il soprannome di Snow Eyes. Occhi di ghiaccio guardò l'ora, si preparò un bicchiere di Cognac, "il miglior allenamento per un soldato", secondo lui, e si diresse verso la sala comune.