Jude aprì la porta di quella stanza d'ospedale.
E vide lui.
Colui che gli era rimasto accanto per tutta la vita.
Colui che gli aveva insegnato ad amare.
Colui che gli aveva insegnato a rimanere forte nei momenti più bui.
Caleb Stonewall si trovava su quel lettino d'ospedale da mesi,per colpa di una malattia che lo stava torturando ormai da anni.
Jude si ricordava ancora quella sera di 5 mesi fa.
Stava litigando con Caleb per una sciocchezza come al solito...
Caleb si sentiva così male...si sentiva male ma non per la malattia,ma per aver litigato con Jude.
Chiamò Jude per cena e quest'ultimo arrivò lentamente,data la vecchiaia,e si sedette sulla sedia davanti a Caleb senza spiccare parola a quest'ultimo.
Il castano guardò il rasta che aveva lo sguardo basso e cadde per terra,come una foglia d'autunno.
Il rasta sgranò gli occhi e gli corse incontro prendendolo al volo.
Stava piangendo e non sapeva neanche il perché.
Forse perché si sentiva in colpa per la litigata?
Forse perché aveva appena visto l'uomo più importante della sua vita crollare?
Forse per entrambe le cose?
Jude chiamò immediatamente l'ambulanza e cercò di svegliare Caleb mentre piangeva a dirotto.
Quest'ultimo era incosciente.Aveva perso i sensi.
L'ultima volta che Caleb parlò a Jude era la stessa sera prima di portarlo all'ospedale...gli disse semplicemente "Jude mi spiace...non volevo ti preoccupassi.Ma ti amo.Ricordalo sempre" e poi perse i sensi di nuovo.
Il rasta mise dei fiori sul tavolino accanto al lettino per poi sedersi sulla poltrona guardando il marito in coma.
Gli prese la mano e gli iniziò a parlare come al solito.
"Si...Jude...tutte queste cose le so" disse Caleb aprendo piano gli occhi guardandolo con un leggero sorriso che stava facendo con le sue ultime forze.
Jude iniziò a tremare e a piangere dalla gioia.
Caleb con tutte le forze che aveva in corpo,gli asciugava le lacrime,sempre con il suo angelico sorriso.
"Caleb ti amo tantissimo,mi sei mancato così tanto!" Disse il rasta mettendosi una mano in faccia continuando a piangere.
"Jude ti amo anche io ma tu...devi farmi un favore ora"disse Il punk continuando ad accarezzargli la guancia
"D-Dimmi"disse l'altro guardandolo
"Lo sai..."sorrise leggermente al suo piccolo
"N-no....no Caleb no!"si alzò di scatto allontanandosi dal lettino,nonostante il corpo vecchio e prive di forze di tanti anni fa.
"ORA STAI BENE! TI SEI SVEGLIATO.PUOI GUARIRE."disse il piccolo iniziando di nuovo a piangere.
"Jude...ho 89 anni...anche se guarissi...ci vorrebbe molto tempo...mi farebbe stare più male...farebbe stare male anche te...e poi guarirei per poi morire dopo pochi anni?o mesi? E poi lo sai...ho provato a guarire..."
Jude aveva scoperto che anni prima di andare in coma,Caleb era malato e provava a guarire senza successo.Non voleva dire niente al suo piccolo per non spaventarlo e godersi al meglio i suoi ultimi anni di vita con lui,i suoi due figli,Victor e Riccardo,i suoi nipoti,i suoi amici.
Era felice,aveva vissuto al meglio.
Anche se non lo avrebbe mai ammesso doveva tanto a molte persone che lo avevano aiutato a migliorare.
Ovviamente non era cambiato affatto.
Era il solito stronzo,menefreghista solo con le persone a cui non teneva.
A Jude andava bene così,non voleva neanche provare a cambiare Caleb,perché infondo gli piaceva così.
Jude strizzò gli occhi avvicinandosi al letto.
Stava succedendo davvero.
Il ragazzo dagli occhi rossi prese un cuscino,con mani e gambe tremanti.
Gli occhi lucidi e le guance rigate da lacrime amare.
"Ti amo."disse stringendo il cuscino e avvicinandosi al lettino.
"Jude...ti amo anche io e ti amerò per sempre."con questa frase,Caleb chiuse gli occhi e Jude gli mise il cuscino in faccia stringendolo.
Dopo pochi minuti,dove Jude voleva solo togliere il cuscino,baciarlo,amarlo e fare le loro cose quotidiane,tolse il cuscino rivelando la faccia tranquilla e sorridente dell'ormai defunto marito.
Gli cedettero le gambe,scoppiò in lacrime e gli prese le mani,sperando in un risveglio del castano.
La stanza ormai era riempita da singhiozzi e dai "ti prego,ti amo." di Jude.
Dopo pochi minuti,degli infermieri entrarono correndo con vari macchinari,cercando di salvarlo.
Ma Jude lo sapeva...
Ormai se n'era andato.
Se n'era andato così.
Non voleva farlo...ma era questo il desiderio di Caleb.
L'ultimo.