Un sole sbiadito illumina Hogwarts e le zone circostanti durante quello strano mattino.

Al Castello, mentre gli studenti sono impegnati con le lezioni della giornata, nello studio della Preside i professori liberi dall'insegnamento stanno ascoltando molto preoccupati il racconto di Aberforth Silente.

"Ha sicuramente a che fare con l'arrivo di quella ragazza" Neville Paciock non ha dubbi "Bisogna assolutamente neutralizzarli prima che si ricongiungano, sennò saranno sicuramente guai grossi."

"Per quello dovremmo essere a posto" interviene la Preside "la signorina Lestrange è in una Camera Chiusa con Incantesimo di Blocco. Non può uscire."

"Lo farà lo stesso" la interrompe Luna Lovegood con la sua solita aria svagata "Deve compiere la sua missione e non basterà una Camera Chiusa per fermarla..."

"Sciocchezze!" Aberforth è perentorio "Mai nessuno è uscito da una di quelle stanze forzando la magia che le chiude. Non ci riuscirà certo una ragazzetta, per quanto possa essere abile! E comunque. Prima neutralizziamo quegli avanzi di Azkaban, prima ci toglieremo il pensiero. Dov'è Weasley?"

"Eccomi. Ciao Abeforth, salve a tutti" dice George, entrato in quel momento nello studio. "Che novità ci sono?" chiede subito, intuendo dalle espressioni dei presenti che è successo qualcosa.

Silente lo aggiorna in poche parole e George annuisce, soddisfatto.

"Ottimo. Non dovremo neppure perdere tempo a cercarli. Ben fatto, Aberforth. Ho mandato gufi a casa e al Ministero, anche se lì sono sicuro che sappiano già tutto, se i Presidi dei ritratti hanno informato le persone giuste” aggiunge guardando i quadri che li circondano, dai quali Albus Silente e i suoi predecessori stanno ascoltando attentamente i loro discorsi “Fra poco quindi inizieranno ad arrivare sia i miei famigliari insieme agli altri maghi che saranno riusciti a coinvolgere in quest’impresa, sia i più capaci Auror di cui disponga il Ministero. In realtà avrei preferito non avvalermi dell’aiuto di nessuno di loro, ma temo che avremo bisogno di un bel po' di sostegno, stanotte."

"Come procediamo?" chiede la McGranitt sedendosi.

"Se Aberforth conferma che il passaggio segreto che unisce Hogwarts alla "Testa di Porco" è ancora agibile, arriveremo a Hogsmeade utilizzando quello, così passeremo inosservati." spiega George guardando il vecchio mago che gli fà un cenno di assenso "Bene” continua “Allora per primi arriveranno da te gli Auror, Aberforth, così potrete organizzare delle ronde di controllo perché non ci scappino sotto il naso. Che ne dici?"

"Mi sembra una buona idea. Il resto di voi, invece, dovrà arrivare di notte. Stasera chiuderò il pub in anticipo per evitare di attirare troppo l’attenzione sul motivo per cui stanno arrivando così tanti maghi in zona."

Aberforth si alza e si dirige verso la porta dello studio. "A più tardi. Riposate, stanotte avremo un po' da fare!"

Una volta uscito, anche gli altri si muovono. Ormai non resta che aspettare che arrivino tutti.

"Quando il gruppo sarà completo e sapremo su quante forze potremo contare, definiremo come muoverci per l'attacco." conclude George uscendo "Ci aggiorniamo nel corso della giornata."

"Un istante, George. Su una cosa desidero che facciate attenzione" la professoressa McGranitt guarda un po' tutti prima di proseguire "Cercate di non far capire agli studenti cosa sta succedendo. Il panico da gestire sarebbe una grossa scocciatura. Mi raccomando."

Tutti annuiscono poi si salutano ed escono dallo studio alla spicciolata, riflettendo sul modo migliore per uscire vittoriosi contro i Mangiamorte. 

Anche al Castello si preannuncia una lunga giornata di attesa.