Hagrid si dirige il più in fretta possibile nella direzione indicatagli dal Centauro Attinio, tallonato da Baldur tutto contento di allontanarsi dai cupi alberi della Foresta Proibita.

Ben presto il quasi-gigante comincia a soffiare come un mantice e a rallentare per riprendere un po' di fiato. Intanto l'enorme cane continua a saltellare qua e là pensando che il suo padrone voglia farlo giocare.

"Non mi aiuti così!" sbotta Hagrid fra un respiro e l'altro, spazientito. "Annusa in giro e dimmi che direzione ha preso questo misterioso intruso... devo trovarlo il più in fretta possibile!"

Nell'udire il suo padrone usare un tono così diverso dal solito, Baldur smette subito di correre e lo guarda attentamente. Come al solito, Hagrid resta sorpreso per come lo sta ascoltando davvero e per come capisce ciò che gli viene detto: non appena termina, Baldur parte come una freccia annusando freneticamente il terreno sotto lo sguardo soddisfatto dell'omone. Poco dopo si blocca, scava nel terreno, annusa ancora nell'aria e poi riparte seguendo una direzione precisa: sta puntando verso il grande prato antistante il Castello.

"Bravo cagnolino. Così si fa." Sussurra Hagrid fra sé e sé, iniziando a seguirlo un po' lentamente a causa della corsa di poco prima che lo ha lasciato senza fiato.

Dopo pochi minuti un abbaiare furioso, seguito da un grido e da un tonfo sordo, lacera il silenzio dell'alba che avvolge i dintorni di Hogwarts.

Hagrid accelera il passo e ben presto si trova di fronte una scena preoccupante: Baldur sta bloccando a terra qualcuno con le sue possenti zampe e gli sta ringhiando e abbaiando contro a pochi centimetri dal viso.

"Baldur! Stop!" Grida Hagrid avvicinandosi. Il cagnone si ferma e guarda il padrone, tenendo però l'intruso sempre inchiodato a terra.

Arrivato a fianco dell'animale, l'uomo getta uno sguardo sulla figura stesa davanti a lui. Con sua grande sorpresa vede spuntare, fra le pieghe di un enorme mantello, il viso di una ragazza che sta guardando alternativamente cane e padrone piuttosto... seccata.

"Vuoi far scendere questo... coso dalle mie spalle? Non respiro!" sbotta lei, tutt'altro che impaurita.

Hagrid si gratta il testone facendo andare in ogni direzione la sua selva di capelli ispidi, poi prende Baldur per la collottola e lo fa spostare.

"Sì... ergh... ecco fatto."

La ragazza si alza in fretta e si sistema il mantello con movimenti secchi, poi alza lo sguardo verso l'omone, piantato davanti a lei e decisamente sulle spine.

"E quindi?" Domanda a bruciapelo. "Mi porti dal vostro preside o dobbiamo restare qui tutta la giornata?"

"Oh... beh... no. Ecco. Sì. Andiamo." Replica Hagrid in totale confusione.

Poi, dato un piccolo buffetto a Baldur affinché torni nella loro casa al limitare della Foresta Proibita, si incammina verso il Castello senza perdere di vista quella sconcertante ragazza piombata nel loro territorio chissà da dove e per chissà che motivo.