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53. La Cripta - parte terza


(Anno 1095 d.C., nei pressi di Hogwarts)

Due figure incappucciate corrono a perdifiato lungo la stessa galleria che un secolo prima venne percorsa dai fondatori di Hogwarts, incuranti di tutto ciò che li circonda.

Quando sono giunti davanti all'ingresso per il consueto giro di controllo, lo hanno trovato aperto: qualcuno sta accedendo alla Cripta dove ora, seguendo le indicazioni date dal Folleto Rifel, riposano per sempre Godric Grifondoro, Corinna Corvonero, Tosca Tassorosso e Salazar Serpeverde.

Qualcuno a conoscenza del passaggio segreto e che quindi, forse, è in possesso del Libro contenete la magia in grado di scatenare la potenza dei Quattro Sigilli.

I due Custodi sanno di dover fare presto, l'intruso deve essere fermato possibilmente prima che entri nella Cripta.

Le punte illuminate delle bacchette magiche che i due tengono davanti a sé rischiarano il loro cammino, altrimenti difficoltoso data la poca luminosità della galleria. Gli unici rumori che si odono sono il suono dei passi affrettati e i respiri affannati dei maghi.

"Muoviti, Meriac! Oppure non arriveremo in tempo!" Grida Daniel Grifondoro, voltandosi verso il compagno, visibilmente stanco.

"Ho qualche anno in più di te, amico mio... e me ne accorgo, non ho la tua rapidità nella corsa, né la tua resistenza." Replica l'altro, appoggiato alla parete per riprendere fiato.

"Tieni duro, siamo praticamente arrivati. Anche se... non si sente il rumore della cascata."

I due si guardano preoccupati, poi senza una parola riprendono la corsa. Meriac Tassorosso fa visibilmente fatica a non farsi lasciare indietro dal compagno, ma stringe i denti: sa che non può lasciarlo andare avanti, là sotto potrebbe esserci qualcosa di troppo pericoloso e potente per essere affrontato da soli.

Passata l'ultima curva, dopo la quale la galleria finiva a ridosso del muro di acqua, i due si bloccano, notando che ciò che pensavano era corretto: la cascata non c'è più e dall'apertura che dà sulla Cripta arriva un vento gelido che non lascia presagire niente di buono.

Senza scambiare una parola, avanzano con le bacchette ben dritte davanti a sé, pronti a ogni evenienza. La visione che si para davanti ai loro occhi, non appena mettono piede nell'enorme caverna, fa loro gelare il sangue nelle vene.

L'isola, su cui si trovano i sepolcri che custodiscono i fondatori di Hogwarts e le loro bacchette magiche contenenti i Quattro Sigilli, è completamente avvolta da un vortice di vento e acqua al cui centro Daniel e Meriac vedono una figura scura che sta immobile con le braccia alzate. Inorriditi, i due maghi si accorgono che quella persona tiene qualcosa fra le mani, sopra la testa...

"Il Libro!" Esclamano in coro.

"Bisogna bloccarlo ed eliminarlo, chiunque sia!" Esclama Meriac osservando la tempesta di fronte a loro.

"Ho un'idea! Meriac. Tu che sei bravo con l'Incantesimo Esplodente dovrai creare un diversivo, sperando che il legame che si sta instaurando fra il Libro e i Sigilli si interrompa almeno per un momento... Io mi avvicinerò e starò pronto a scagliare l'Avada Kedavra non appena dovessi vedere che il vortice cessa o diminuisce. Che ne dici?" Domanda Daniel fissando il compagno.

"Potrebbe funzionare. Va bene, tentiamo. Io mi metterò lungo il perimetro. Non appena sarò pronto ti farò un segnale." Replica Meriac e si allontana rapido verso la parete della grotta, andando a posizionarsi vicino a una delle colonne che circondano la caverna. Poi fa un cenno di assenso a Daniel, che quindi si volta e avanza verso l'isola, sul piccolo ponticello ora ben visibile perché l'acqua del Lago è sparita nel vortice creato dall'intruso.

Arrivato a metà del ponte, Grifondoro è costretto a fermarsi per non essere scaraventato via dalla violenza del vortice davanti a lui. "Meriac!" grida per farsi sentire dall'altro "Sta peggiorando, sei pronto?"

Tassorosso, allontantosi un po' a causa del crollo di alcune colonne, punta la bacchetta magica verso il centro della Cripta. "SI'!" grida all'amico. "CONFRINGO!"

Dalla punta della sua bacchetta magica fuoriesce un raggio di luce cremisi che arriva sul bordo esterno della piccola isola. Un istante dopo un'esplosione scuote fin nel profondo tutta la caverna, facendo crollare altre colonne e alcuni pezzi della volta. I due Custodi stessi riescono a rimanere in piedi solo a fatica.

Fra gli echi e i fumi della conflagrazione, la mente e gli occhi di Daniel registrano che il vortice di aria e acqua è praticamente sparito e la figura incappucciata al centro dell'isola è ora ben visibile e ha abbassato le braccia per la sorpresa. L'istante successivo l'uomo alza la bacchetta magica gridando:

"Avada Kedavra!"

Un lampo di luce verde attraversa il caos di fumo, aria e acqua e colpisce di striscio l'incappucciato. I due Custodi si aspettano che questo crolli a terra esanime e che, secondo ciò che disse anticamente il Folletto Refiel, tutto finisca, ma vedono accadere l'impensabile.

Nel momento esatto in cui la Maledizione Senza Perdono arriva a sfiorare il mantello dell'intruso, un istante prima che lo colpisca uccidendolo, dal Libro esce una specie di lampo azzurro che scaglia lontano l'incappucciato salvandolo da morte certa e facendogli perdere la presa sul piccolo volume, che a sua volta vola via e cade sul terreno chiudendosi di scatto, perfettamente intatto.

I due Custodi rimangono ammutoliti e, nel silenzio calato improvvisamente nella Cripta, quasi a rallentatore, Meriac raggiunge Daniel rimasto immobile al centro del piccolo ponte ora mezzo distrutto dall'esplosione.

"Il Libro... ha sentito la Maledizione e si è difeso!" esclama, troppo sorpreso e spaventato. "Come facciamo a distruggerlo, ora? Ciò che ci hanno insegnato evidentemente non è vero!"

Daniel guarda il suo compagno scuotendo la testa. Neppure lui ha idea di cosa fare a questo punto.

Un rumore li scuote dai loro cupi pensieri: l'incappucciato si è mosso e sta cercando di alzarsi. Come un solo uomo i due corrono e gli si inginocchiano di fianco, con le bacchette magiche pronte ad essere usate in caso di necessità.

Il cappuccio copre del tutto il viso del ferito, così Daniel prende l'iniziativa e lo scosta per vedere in faccia il loro nemico. Un brivido gelido scorre giù per le loro schiene non appena si trovano a guardare negli occhi Griselda Malfoy, la terza Custode dei Sigilli, che aveva con il compito di controllare il luogo dove era custodito il Libro e di cui non avevano più avuto notizie da giorni.

"Griselda... perché?" chiede costernato Meriac. Daniel si limita a fissarla, senza parole. Mai avrebbe pensato che proprio lei avrebbe tradito, lei che era la più convinta dei tre a intraprendere quella strada e che era stata scelta per tenere d'occhio il luogo più pericoloso proprio per le sue indiscusse capacità.

"Non so cosa mi sia capitato" replica la donna a fatica, visibilmente sofferente "E' successo un po' alla volta... E' come se, rimanendo lì, a contatto con quell'antica magia, essa a poco a poco abbia scalfito le mie difese e si sia impossessata della mia volontà... alla fine non ho potuto fare altro che assecondarla e portare qui il libro... per fortuna che c'eravate voi a vegliare..."

"Ma ora il libro è qui, Griselda." Sbotta Daniel, incapace di trattenere la rabbia. "E a quanto pare è in grado di difendersi da eventuali attacchi. E' stato il Libro a scagliarti via dalla traiettoria della Maledizione..."

"Daniel. Ora non sono più sotto l'influenza di quella... cosa... ma mi è rimasta una certezza: quel piccolo oggetto non può essere distrutto. L'unica cosa che possiamo fare è arginarne i poteri..."

"Si è visto con che risultati...." si lascia sfuggire Meriac.

Una lacrima scorre sulla guancia di Griselda. "MI spiace, ragazzi, non sono riuscita a contrastare quella magia. Pensavo di esserne in grado e invece... ho combinato un disastro..." Una smorfia di sofferenza le impedisce di proseguire. Gli altri due non sanno cosa fare, combattuti come sono fra il dispiacere per l'antica compagna e la preoccupazione per la situazione critica in cui si trovano e dalla quale non sanno come uscire.

"Ma credo ci sia un modo..." continua la donna, sempre più faticosamente. "Dobbiamo riportare il libro nel Monte Fosco. Lì vi spiegherò cosa dovrete fare... ma presto, non mi resta molto tempo."

"Come facciamo a portarlo? Se qualcuno di noi lo raccoglie mentre siamo qui dentro la magia che esso contiene potrà scatenarsi di nuovo e magari non saremo in grado di fermarla..." chiede Daniel.

"Aiutatemi ad alzarmi. Usciremo da qui e poi lo chiamerò a me." Spiega Griselda sussurrando. "Non appena sarà nelle mie mani ci smaterializzaremo e mi riporterete nella grotta del Monte Fosco." la donna tace per riprendere fiato, sempre più affaticata e sofferente

"E poi? Spiega tutta la tua idea, dopo potremmo non avere il tempo di parlare..." le chiede Daniel, mentre la aiuta ad alzarsi.

"E poi voi due metterete in connessione le vostre bacchette magiche in modo che si crei una specie di Prior Incantatio al cui centro dovrò esserci io con il libro in mano..."

"Non capisco... cosa vorresti ottenere in questo modo?"

"Daniel, Meriac. Per me è comunque finita, per cui voglio fare un'ultima cosa per rimediare a ciò che ho combinato." I due uomini si guardano, poi tornano a fissarla, temendo di sapere ciò che dirà. "Il libro è collegato a me e voi sapete che sono un Catalizzatore. Penso che, sfruttando il vostro Prior Incantatio, potrò legare a me per sempre quella magia scardinandola dal libro e impedendole quindi di uscire di nuovo da quella grotta... non chiedetemi come lo so perché non ne ho idea. So solo che sono certa che in quel modo ci fonderemmo insieme e saremmo per sempre legate in quel luogo. Naturalmente, poi voi dovrete proteggere quel posto con tutti gli incantesimi che conoscete per impedire a chiunque di accedervi.... primo fra tutti la possibilità di materializzarsi lì dentro..." allo stremo delle forze per il lungo discorso, Griselda tace e chiude gli occhi, appoggiandosi con tutto il suo peso ai due compagni che la stanno sostenendo. Meriac e Daniel si guardano costernati, poi senza aggiungere altro si dirigono il più velocemente possibile verso l'uscita della Cripta. Sanno di non avere scelta e, ancora di più, sanno di non avere tempo.

* * *

Un buio quasi assoluto avvolge i tre maghi, faticosamente arrivati nel cuore del Monte Fosco, in quella stessa grotta dove un secolo prima i Folletti avevano messo il Libro affinché fosse lì custodito.

Daniel e Meriac sono stremati, per la fatica fatta nello sforzo di impedire che il Libro prendesse il sopravvento ancora una volta sulla volontà di Griselda Malfoy. La donna giace priva di sensi al centro del grande spazio circolare scavato tanto tempo prima dai Folletti, le mani serrate strettamente sul Libro.

"Griselda" Grifondoro e Tassorosso la scuotono dolcemente per farle riprendere conoscenza. Lei faticosamente apre gli occhi e osserva i suoi due compagni, poi si guarda intorno.

"Ce l'abbiamo fatta... bravi. Ora l'ultimo passaggio. Allontanatevi da me e preparatevi, mi resta davvero poco tempo ormai."

Senza una parola i tre si stringono in un abbraccio che sanno essere l'ultimo, poi i due uomini si alzano, non senza aver dato un ultimo bacio e un'ultima carezza alla loro antica compagna. Ci sarebbero tante cose da dire, ma il tempo ormai è agli sgoccioli e tutto dev'essere lasciato a un'ultimo sguardo carico di affetto che i tre si scambiano per sugellare per sempre la loro amicizia.

Dopo poco sono tutti in posizione. Griselda solleva le mani che tengono il Libro, diventato quasi incandescente, e fà un cenno con la testa.

Dalle bacchette sguainate di Daniel e Meriac si sprigionano due raggi bianchi che si scontrano esattamente dove si trova il Libro, che ha iniziato a tremare violentemente. Prima che possa riprendere il sopravvento, Griselda Malfoy si solleva in piedi e grida "Ad me!" poi tutto scompare in una palla di luce che avvolge la grotta e fà cadere a terra sia Daniel che Meriac, che svengono a causa della violenza dell'impatto con il duro pavimento di roccia.

Dopo alcuni minuti i due riprendono conoscenza e si rialzano in piedi a fatica, ammutoliti e con gli occhi fissi verso il centro della grotta.

Griselda e il libro sono spariti e al loro posto, sospeso a mezz'aria, un grande prisma di luce pulsa dolcemente.

I due Custodi non riescono a distogliere lo sguardo. Griselda ce l'ha fatta. Ha sacrificato sé stessa ma è riuscita nel suo intento: ora la magia contenuta nel Libro è stata finalmente resa inoffensiva e nell'impossibilità di spostarsi da lì.

Meriac si avvicina al compagno, ancora incapace di muoversi. "Andiamo Daniel. Dobbiamo rendere sicuro questo posto. Sta a noi far sì che ciò che ha fatto Griselda sia duraturo..."

Grifondoro annuisce e i due si allontanano con gli occhi lucidi, dopo un ultimo sguardo a ciò che fu la loro compagna.

Il rumore dei loro passi pian piano si spegne e nella grotta rimane un silenzio quieto, interrotto solo da un ronzio molto tenue che ha iniziato a seguire il pulsare del prisma di luce.

_____________

Ciao! capitolo scritto "d'impulso", spero vi piaccia e scusate eventuali errori, non l'ho riletto.... Con questa parte finisce il flashback. Dal prossimo capitolo si ritorna al presente di George ed Ellemir. Cosa dite che succederà? ^_^

un bacio e grazie per tutto il sostegno!!! Non ce la farei mai senza di voi

:-*

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