1. Gufi
[dall'epilogo de "La figlia di Bellatrix"]
Nell'Ufficio Affari Urgenti del Ministero della Magia, Gerald Coneghan cammina su e giù a grandi passi per calmare il nervosismo nell'attesa che arrivi il Ministro Kingsley Shaklebolt.
Dopo pochi minuti sente la porta aprirsi e si ferma, guardandolo entrare.
"Coneghan" lo saluta Shaklebolt "Che nuove? Come mai questa fretta?"
L'Auror lo fissa e dice semplicemente "Lestrange è fuggito. Pare che abbia con sé alcuni Dissennatori."
Il Ministro tace alcuni istanti per assimilare la pessima notizia.
"Prendi tutti gli Auror che ti servono." gli dice infine senza la consueta calma che lo contraddistingue "Cercatelo. Trovatelo. Rendetelo inoffensivo il più presto possibile."
"Sono già partito." risponde secco Coneghan, e con un cenno del capo esce in fretta dalla stanza.
Kingsley Shalkebolt guarda la porta chiusa, poi si massaggia il mento, pensieroso.
Guai in vista.
* * *
Il Ministero della Magia, Kingsley Shaklebolt passeggia lentamente nel suo ufficio, riflettendo su ciò che gli è stato appena riferito dal Capo degli Auror Gerald Coneghan.
La notizia della fuga di Drusus Lestrange apre scenari a dir poco inquietanti.
Il Ministro ripensa a quanto successo a Hogwarts pochi mesi prima e al piano, fortunatamente sventato in extremis, di far tornare in vita Lord Voldemort: il vecchio Lestrange ha evidentemente notevoli risorse e conoscenza approfondita della magia più oscura e il fatto che ora sia riuscito a fuggire da Azkaban fa pensare che abbia ancora ben più di qualche asso nella manica. Se poi è vera la notizia che abbia con sé alcuni Dissennatori...
"La cosa va gestita con molta attenzione" riflette ad alta voce "Intanto bisogna che i giornali non ne parlino, poi dovrò confrontarmi con la Preside di Hogwarts per mettere sotto protezione la nipote... di sicuro ne avrà bisogno."
Si avvicina alla finestra. Il sole di questo inizio di primavera scalda i primi germogli delle piante e i pochi passanti che passeggiano per strada.
Shaklebolt trattiene un moto di rabbia, così estraneo al suo carattere calmo e posato. Non ha intenzione di lasciare che quel vecchio maledetto metta a punto un altro piano per far trionfare la Magia Oscura: la pace degli ultimi anni si poggia sul sangue di quanti hanno dato vita o salute per sconfiggere Voldemort e nessuno la dovrà turbare.
'Prima destinazione: Azkaban. Vediamo cosa si può fare per arginare la fuga di notizie' pensa infine 'Poi immediatamente dopo andrò a Hogwarts. Sarà bene avvisare Minerva del mio arrivo.'
Con decisione si allontana dalla finestra e si dirige verso la porta del suo studio.
"Miss Smitie" chiama, aprendola e mettendo fuori la testa. Subito arriva una donnetta bassa e piuttosto rotonda, con un viso gioviale nascosto da un grande paio di occhiali.
"Dica Ministro" risponde sorridendo.
"Per favore, mandi un gufo alla Preside di Hogwarts avvisandola che andrò a trovarla fra un paio di giorni."
"Sarà fatto, Ministro" replica la segretaria, sempre con un bel sorriso. "Vado subito."
Mentre chiude la porta, il Ministro scuote le spalle per scrollarsi di dosso la sensazione fastidiosa che sente ogni volta che ha a che fare con lei. Qualcosa nel fare servizievole e sorridente della donna lo infastidisce sempre senza un'apparente ragione. 'Sto invecchiando, forse è ora di dare le dimissioni.' Pensa, archiviando il tutto fra le cose senza importanza.
Poi, afferrata la bacchetta magica, si smaterializza diretto ad Azkaban.
* * *
Dalla guferia del Ministero della Magia poco dopo partono due gufi. Uno diretto a Hogwarts con l'avviso per la Preside McGranitt della prossima visita del Ministro Shaklebolt.
L'altro si alza in volo subito dopo e si dirige rapidamente verso tutt'altra destinazione e con tutt'altra notizia:
"E' fuggito. Preparatevi, si comincia."
Millicent Bulstrode, Miss Smitie per i colleghi del Ministero, osserva con un sorriso soddisfatto il gufo che rimpicciolisce sempre di più nel cielo azzurro, poi si allontana dalla guferia per tornare nel suo ufficio sussurrando a denti stretti:
"Pansy sarà soddisfatta. Questa sì che è una notizia, finalmente!"
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