Passarono le settimane e gli altri semidei tornarono con lo scettro. Appena Crono avrebbe attaccato noi avremo potuto sconfiggerlo. Appena mi svegliati vidi Percy che faceva i bagagli

Percy: buongiorno angelo

A quelle parole arrossii

Sofia: buongiorno. Dove vai?

Percy: da mia madre e tu? Tornerai da tuo padre con Nico?

Sofia: no... È complicato. Io e lui abbiamo avuto un litigio. Solo Nico andrà. Io rimarrò qua.

Percy: vieni con me

Sofia: a casa tua? Ma sono un'estranea

Percy: non importa

Preparai i bagagli e dopo Argo ci accompagnò a casa di Percy. Appena entrammo lui venne subito accolto dalla madre, io mi presentai e sistemarono un letto per me in camera di Percy. Dopo cena io andai nel terrazzo

Percy: non vieni dentro?

Sofia: non ancora. Ho bisogno di riflettere. Hai una famiglia splendida

Percy: Grazie. Però ho l'impressione che tu mi stia nascondendo qualcosa.

Sofia: ok. Non ti ho detto che... mia madre morì in un incidente stradale quando era ancora incinta. Mio padre essendo il Dio dei morti riuscì a salvarmi. Io diventai adulta nel Tartaro, mio padre mi cancellò la memoria, andai a scuola nel regno dei mortali e poi arrivai al campo mezzosangue. Ecco perché volevo rimanere al campo.

Percy: non volevi rivivere il dolore di non avere una madre

Io annuii

Percy: mi dispiace. Non lo sapevo. Se l'avessi saputo non ti avrei mai fatta venire.

Sofia: tranquillo. Davvero. Anzi hai una famiglia fantastica. Mi hanno accolta subito e ve ne sono grata.

Percy: secondo me c'è anche qualcos'altro.

Alla fine non ce la faccio più. Gli do uno schiaffo in volto

Sofia: questo è per insistere sempre troppo sulle cose

Gliene do un altro

Sofia: questo è per essere il cavaliere che non sei

Alla fine gli prendo il viso e faccio unire le nostre labbra. Appena ci stacchiamo lui mi dice

Percy: e questo per cos'era?

Sofia: Perché ti amo Percy Jackson

Lui unì di nuovo le nostre labbra e stavolta non ci staccammo. Alla fine abbiamo deciso che avremmo dormito insieme. Abbracciati. Come l'altra notte. Ero la ragazza più fortunata di tutte