Cerco di aprire la porta del bagno ma è chiusa, busso e si apre subito, una mano mi tira dentro e mi fa sbattere contro la porta appena chiusa.
"Guardami" dice con voce ferma: "Giuro che se quella vacca della hostess ti guarda solo un'altra volta è una donna morta" continua e inizia a baciarmi e approfondisco subito il bacio.
Cambio la situazione, adesso è lei attaccata alla porta, spingo il mio corpo sul suo e la sento sorridere mentre ancora ci baciamo.
Prendo il suo labbro con i denti e lo succhio, le sue mani mi stringono forte il fondoschiena per spingermi di più su di lei.
Il bacio si fa sempre più caldo e la mia voglia di lei aumenta sempre di più.
Sposto le mani dai suoi seni al suo addome piatto, non capisco come è possibile che io sia la sua prima ragazza, arrivo al bottone dei suoi jeans e li slaccio, lei non fa niente per allontanarmi.
Inizio a giocare con l'elastico del perizoma e mi stacco dalle sue labbra per riprendere aria, la vedo abbassare lo sguardo sulla mia mano: "Va bene?" riesco a chiedere tra un respiro e l'altro: "Va benissimo" mette una mano sul mio collo per fare sue le mie labbra, di nuovo.
Entro nella sua zona privata e inizio con l'accarezzare il suo centro, sento il suo respiro sempre più forte sulla mia pelle.
Inizio a baciarle il collo mentre con l'indice della mano entro nella sua intimità.
Faccio dei piccoli cerchi sul clitoride e Camila inizia a fare dei piccoli gemiti, devo fare piano, è la sua prima volta in assoluto.
Vado più in basso e faccio entrare il dito, è entrato subito vista la sua eccitazione.
I gemiti si fanno più forti e la bacio, per far soffocare i suoi gemiti nella mia bocca.
Inizio a muovere il dito sempre più veloce e ne aggiungo un altro, si contorce sulla porta, non riesce a dirlo ma lo capisco, sta per venire.
Porto la mano libera sul suo seno e sento il suo capezzolo indurirsi subito: "Vieni per me piccola" mi basta sussurrare al suo orecchio questa frase che sento i suoi umori sulle mie dita e devo ritrarre la mano dal suo petto per tapparle la bocca.
Tiro via la mano dalle sue mutande e inizio a leccare le dita guardandola dritta nei suoi occhi color cioccolato: "L-Lolo, smettila" dice e non l'ascolto: "Sei così buona amore" ribatto con la voce più sensuale che abbia mai fatto, mi stupisco di me stessa.

Usciamo dal bagno, prima va lei, faccio passare cinque minuti per raggiungere anche io il mio posto.
Vedo Dinah girare la testa verso di me: "È successo quello che penso?" sussurra e sento le mie guance esplodere: "Fatti gli affari tuoi Dinah-Jane" rispondo a tono e ride: "Woo, passi avanti!" la voglio uccidere, questa volta non l'ha sussurrato e tutti ci stanno guardando: "Hanno fatto molti passi avanti per la costruzione degli aerei!" continua ad urlare e sento qualcuno ridere mentre gli altri rimangono sotto shock per l'urlo improvviso: "Fanculo Dinah" dico sempre piano e mi metto le cuffiette.

Siamo arrivati a Miami, non vedo l'ora di tornare a casa e dormire un po'.

"Lauren, perché non vieni a cena da noi? Sono le sette e non avrai voglia di cucinare a quest'ora dai" mi propone Sinuhe, la madre di Camila: "Oh, se non do fastidio accetto volentieri" rispondo e ricambia il sorriso: "Non dai per niente fastidio, allora è deciso!" esclama e abbraccia prima sua figlia poi me.
"Ma, io vado in macchina con Lauren, ci vediamo a casa" dice Camila e entriamo nelle rispettive macchine.

Spazio autrice.
Crisi per questo capitolo, scrivetemi nei capitolo com'è venuto, vi prego.
Scusate se fa schifo ma è la prima volta che scrivo scene così, abbiate pietà di me👽