Nella via del ritorno per il regno incantato, Can si ritrovò nella buia e fitta foresta stregata. Davanti a se trovò mille ostacoli tra cui la perfida strega Polen, e il suo servo fedele il gigante Brutus, la strega appena vide Can ne rimase incantata, e decise all'istante che quell' elfo dall'aspetto bellissimo sarebbe stato suo, così ordino al gigante Brutus: "Cattura quell' elfo, e rinchiudilo in cima alla torre."
Il gigante Brutus obbedì alla sua padrona, catturò Can e lo rinchiuse in cima alla torre.
Can provò l'impossibile per scappare via, ma senza successo.
Si sedette in un angolino in fondo alla sua prigione. Iniziò a riflettere e a pensare come trovare un piano per scappare da lì.
Mentre se ne stava seduto in un angolo della torre a pensare come scappare di là, udì una dolce melodia, riconobbe la voce della sua amata fata Sanem.

Can si alzò di scatto e si avvicinò alla finestra della torre. Guardando giù, vide Sanem che cantava e suonava la sua arpa sotto la torre. Can capì che Sanem era venuta a salvarlo e decise di agire subito. Guardò intorno alla sua prigione e notò un vecchio lenzuolo. Lo strappò in strisce e lo legò insieme per formare una corda. Poi, con grande abilità, lanciò la corda fuori dalla finestra e la fece cadere giù fino a Sanem.

Sanem afferrò la corda di lenzuola e la legò ad un albero vicino. Poi, con grande forza, iniziò a tirare la corda verso di se'. Can uscì dalla finestra, con le mani e le gambe si strinse sulla corda e iniziò a scendere verso la libertà. Quando raggiunse quasi il sottosuolo, Sanem lo aiutò ad atterrare e insieme fuggirono via da quel brutto posto.

Mentre correvano attraverso la foresta, Can e Sanem si scambiarono un lungo abbraccio. Can ringraziò Sanem per averlo salvato e le giurò eterna gratitudine. Sanem sorrise e gli disse che l'amore era la sua forza e che avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui. Un uccellino suo amico aveva raccontato a Sanem quello che era successo a Can.

Can e Sanem continuarono il loro viaggio verso il regno incantato, felici di essere insieme e di avere superato l'ostacolo della strega Polen e del gigante Brutus. La loro avventura era appena iniziata e sapevano che avrebbero affrontato molte altre sfide, ma erano pronti ad affrontarle insieme, con l'amore come loro guida.

Ma la strega Polen ritornò a intrecciare il loro cammino e comandò a Brutus di uccidere Sanem e ricatturare Can.

Brutus, il gigante fedele alla strega Polen, si mise subito all'opera per catturare Sanem e Can. Ma i due amanti erano pronti a difendersi e a combattere per la loro vita e per il loro amore.

Sanem prese la sua arpa e iniziò a suonare una melodia incantatrice, che fece addormentare Brutus. Can approfittò dell'occasione per liberarsi dalla sua nuova prigionia e insieme fuggirono via dalla foresta stregata.

Ma la strega Polen non si arrese facilmente. Decise di invocare i suoi poteri magici per creare un esercito di creature oscure e mandarle alla ricerca dei fuggitivi.

Can e Sanem si trovarono presto circondati da creature spaventose, ma non si persero d'animo. Sanem suonò la sua arpa con ancora più forza, creando un'onda sonora che fece tremare le creature e le fece fuggire via.

La strega Polen, vedendo il fallimento del suo piano, decise di affrontare personalmente i fuggitivi. Ma Can e Sanem erano pronti a tutto. Sanem creò un campo di forza magico intorno a loro, che respinse gli attacchi della strega.

La strega Polen capì che non avrebbe mai potuto sconfiggere l'amore e la determinazione di Can e Sanem. Decise di ritirarsi e di lasciarli liberi di continuare il loro viaggio verso il regno incantato.

Can e Sanem si abbracciarono felici, sapendo di aver superato una grande sfida insieme. Continuarono il loro viaggio, pronti ad affrontare qualsiasi ostacolo con l'amore come loro guida.
Mentre camminavano, Can e Sanem si resero conto che il loro viaggio non sarebbe stato facile. Attraversarono foreste oscure, attraversarono fiumi impetuosi e salirono montagne ripide. Ma non si arresero mai, perché sapevano che il loro amore era più forte di qualsiasi ostacolo.

Un giorno, incontrarono un vecchio saggio che viveva in una grotta. Il saggio disse loro che il regno incantato era protetto da una barriera magica che poteva essere superata solo da coloro che avevano un cuore puro e un amore sincero.

Can e Sanem si guardarono negli occhi e si resero conto che il loro amore era la chiave per superare la barriera magica. Si presero per mano e si avventurarono nel regno incantato.

Il regno incantato era un luogo meraviglioso, pieno di creature magiche e di paesaggi incantevoli. Can e Sanem si sentivano come se fossero entrati in un sogno. Ma sapevano che il loro viaggio non era ancora finito.

Infine, arrivarono al castello del re incantato. Il re li accolse calorosamente e disse loro che avevano superato la prova finale. Il loro amore era stato la chiave per aprire la porta del regno incantato.

Can e Sanem si abbracciarono felici, sapendo che il loro amore aveva superato ogni ostacolo e li aveva portati al loro destino. Can raccontò a suo padre il Re Max la sua storia con Sanem e chiese al padre di andare a chiedere la mano al re delle fate nel regno fatato.
Il Re Max era felice per suo figlio e decise di andare personalmente a chiedere la mano di Sanem al re delle fate. Si preparò per il viaggio e partì per il regno fatato.

Arrivato al regno fatato, il Re Max fu accolto dal re delle fate, che lo invitò a sedersi e gli offrì del tè. Il Re Max raccontò la storia di suo figlio Can e di Sanem, e chiese la mano di Sanem per suo figlio.

Il re delle fate ascoltò attentamente e poi disse: "Il nostro regno è un luogo magico, dove l'amore e la felicità regnano sovrani. Se Sanem è felice con tuo figlio, allora io acconsento al loro matrimonio."

Il Re Max ringraziò il re delle fate e tornò al regno incantato con la buona notizia. Can e Sanem erano felici e si prepararono per il loro matrimonio nel regno fatato.