Scandicci, 11 Settembre 2017

- Hai ragione! Era davvero buffo!
- Già. Io l'ho osservato per tutto il tempo; è un tipo strano. Sembra uno di quei tipi solitari e timidi. Spero solo che sia innocuo. Comunque, lo terremo d'occhio.
- Anche io penso sia innocuo.
- Senti Moira, ti sta piacendo la cena?
- È buonissima.
- Vengo subito al dunque: voglio sapere cosa ti sta succedendo. Lo so che c'entra lui.
- Lui chi?
- Non fingere di non capire. Lui, il tuo fidanzato.
- Perché vuoi sapere la mia vita privata? Proprio non capisco.
- Non è importante il motivo. A te serve una soluzione.
- Se mi guardi in quel modo non ti dirò nulla.
- E come ti starei guardando?
- Come la santa inquisizione.

Gabriele non risponde e continua a sostenere il suo sguardo su Moira. Perché mai dovrebbe lasciar perdere? Lui non ha motivi per cedere, lei si.

- Cambiamo discorso per favore signor Satan?
- ...
- Bravo, non rispondi. Io me ne vado.
- ...
- Ok. Ti auguro di passare una buona serata. Ciao.
- ...

Moira si alza e si incammina verso l'uscita del ristorante. Poi si volta e vede che lui la sta ancora guardando.

- Ok, ok, hai vinto.
- Ah ciao. Vedo che sei tornata.
- Si sono tornata. Parlerò solo perché sei un rompi scatole.
- Ti ascolto.
- Il mio fidanzato non vede di buon occhio il mio lavoro. Non si fida di me. Mi sta facendo sentire in colpa per fare in modo che io mi licenzi. Ma non credo lo faccia intenzionalmente. Cioè, non credo lo faccia per farmi del male. Semplicemente ha paura di perdermi. Spero...Lui mi ama, lo so. È forse troppo apprensivo e diffidente; non voglio credere che abbia intenzione di ostacolarmi. È assurdo. A volte è così comprensivo...altre volte si comporta come un bambino e mi accusa di essere poco presente. Mi sta confondendo. Inoltre, questa non è l'unica cosa che mi preoccupa; ci sarebbe anche dell'altro ma...
- Mia cara Moira. Mentre tu hai fatto un giro immenso di parole per spiegarmi il problema, io ne ho trovata una che lo descrive alla perfezione: Gelosia. Attenta, queste non sono soltanto sillabe. È una questione da risolvere nell'immediato. Mia nonna diceva sempre: Non esistono problemi; esistono soluzioni. Ho trntanove anni Moira, e dalla mia vita estirpo ogni problema sul nascere...Quasi non me ne accorgo più perché è diventato tutto automatico nel mio cervello.
- Tu parli troppo.
- Tu ti confondi troppo invece, che è peggio...
- Cosa devo fare?? Dimmi cosa cavolo devo fare, perfavore.
- Segui me Moira...Segui me.
- Non capisco...
- Piangere non ti aiuterà. Togliti dallo sguardo quelle lacrime, non vedo il colore della tua vita.
- Gabriele...

Non è facile per Moira essere forte. Ora che sta imparando a vivere dei propri sogni, si sente così confusa. Non sa qual'è la cosa giusta. Ogni scelta può esserlo se non toglie la libertà a se stessi ed agli altri. Si sente talmente bene tra gli occhi di Gabriele, da non rendersi conto del tempo che scorre...

- Santo cielo! Sono le ventitre e trenta!!
- Stai tranquilla una buona volta. Ti ricordo di fidarti di me. Io so cosa...
- Va tutto bene Gabriele??
- Non voltarti.
- Che c'è??
- Moira...Abbiamo visite...