Cap.IV.
Piazza della Signoria (FI),
7 Agosto 2017
- Oh no! Sono in ritardo!
- Amore tranquilla! Sarai pronta in cinque minuti. Aspetta...Ti aiuto.
- Ok. Preparami un caffè Paolo, perfavore. Accidenti! Mancano dieci minuti alle nove... Non c'è la farò mai...
- Tranquilla...Sono velocissimo con la macchina. Vedrai arriveremo puntuali. E poi la piazza non dista molto da qui.
- Speriamo. Ok vado in bagno e poi sono pronta.
- Il caffè è sul fuoco.
C'è un silenzio frenetico nella cucina, così come in bagno dove Moira si sta cambiando.
- Ecco il caffè.
- Grazie Paolo...Questo caffè mi salverà la giornata. Non immagini quanto.
- Già. ..Partiamo?
- Si partiamo. Usciamo da qui.
- Sai amore, sono davvero contento di aver capito il mio errore. Ti avrei persa per sempre...E tutto per la mia cocciutaggine. Mi sento uno stupido. Mi sento male.
- Lo so Paolo...Ma ora non pensiamoci ok?
- Non mi hai ancora del tutto perdonato, non è vero?
- Ascolta Paolo, non mi va di parlarne, ti prego.
- Si, hai ragione. Passerà. Anche se...continuo a pensarci.
- Continuando a parlare del passato non andremo da nessuna parte...Hei! Attento!! Per poco non lo investi quell'uomo!
- Amore...Io sono un vero pilota, fidati.
- Sarà...Ma io ho paura lo stesso. Guidi come un pazzo.
- Perché? I pazzi guidano?
- In teoria no. In pratica tutto cambia, dovresti saperlo.
Ah ecco, accosta. Ecco il mio capo laggiù.
- Ma ti porto vicino...
- Non importa. Va bene anche qui.
- Ok come vuoi...A dopo. Ti amo.
- Ciao Paolo, a dopo. Ti chiamo più tardi. -
- Buon giorno Signorina Moira, come stai? Riposata?
- In perfetta forma Gabriele.
- Oggi saremo qui a Firenze, agli Uffizzi. Ti faccio conoscere una persona che ti mostrerà come si entra in gioco. Saremo a casa entro sera, non ti preoccupare.
- Signor Satan...Cioè Gabriele. Non ha importanza a che ora finiremo. Ho scelto questo lavoro perché mi piace...Insomma, mi capisci giusto?
- Si Moira...Tranquilla...Scusa io non intendevo ferirti...Sicura che va tutto bene?
- Certamente! Mi scuso io con te...È solo che pensavo di essere in ritardo e mi sono agitata un poco.
- Ti capisco. Ah, ecco il primo pulman dei turisti.
Andiamo. Gli Uffizzi distano cinque minuti da qui...Ci sei già stata? Conosci qualcosa di questa meraviglia?
- Si Gabriele. Conosco gli Uffizzi. Ci sono stata due anni fa con il mio...Con il mio fidanzato.
- Che c'è?
- Niente. Mi sembrava di avere visto una persona.
I due stanno in silenzio nel tragitto a piedi.
- Eccoci arrivati...Eccoli...Loro sono tutti per te. Ammaestrali secondo la tua volontà...Fa di loro la tua sapienza. -
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