Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 2

Alcuni giorni dopo, Mauro andò nello scantinato, richiamando Alys, stranamente con voce calma.
Alys nascose il piccolo dietro la schiena guardando Mauro spaventata, ma lui disse:

"Smettila di nasconderlo. L'ho visto."

Alys cercava in tutti i modi di dirgli che non aveva visto nessuno, che sarà stata la sua immaginazione, ma questo fece solo innervosire Mauro.
Lui prese la donna per un braccio scaraventandola lontana dal piccolo, che guardava la scena confuso e preoccupato.

Arede:"Mama!"

Tutto impanicato si mise a gattonare verso di lei.
Mauro lo prese in braccio.

"Così non mi hai detto nulla, eh? Sarebbe un vero peccato se morisse, non credi?"

La donna era terrorizzata, non per sè stessa, ma per quello che avrebbe potuto fare lui a suo figlio.

"T-Ti prego, l-lascialo! N-Non fargli nulla!"

"Dovresti saperlo benissimo che non prendo ordini da nessuno."

Alys era sull'orlo delle lacrime, mentre lui la guardava compiaciuto.
Arede nonostante fosse piccolo sferrò un potente calcio in faccia a suo padre.

Arede: "LASCIA LA MIA MAMA!"

Mauro inizialmente arrabbiato, lo guardò con un ghigno.

"Grinta ha il piccoletto, eh? Ho già dei progetti per te, quindi eviterò di ucciderti. Ma approfittane e ti secco, CHIARO?!"

Le prime frasi erano dette con un tono quasi calmo, ma quella parola finale, detta con voce sdoppiata e aggressiva, fece raggelare il sangue della madre e del figlio.
Il piccolo annuì spaventato e con gli occhi lucidi.
Mauro lo lasciò andare e Alys lo prese al volo prima che cadesse a terra, e lo strinse a sè, mentre il piccolo cominciò a lacrimare in silenzio.

"Shh... tranquillo, ci sono io con te..."

La donna prese a coccolare il figlio mentre Mauro uscì dallo scantinato senza neanche guardarli.

Arede: "C-Chi ela quela pelsona cattiva...?"

"Non è cattivo.. solo stressato, tranquillo..."

Il piccolo tremava tutto, Alys però non rispose alla sua domanda, si limitò solo a dire una bugia per tranquillizzarlo.
Continuò a coccolarlo finchè il piccolo si addormentò, successivamente si stese nel solito lenzuolo, tenendo stretto a sè Arede.
Il giorno dopo si svegliò, ma Arede non era tra le sue braccia.
Si allarmò e cominciò a cercarlo con lo sguardo, calmandosi poi quando lo vide seduto su una cassa.
Si mise gli occhiali e lo guardò confusa.
Arede aveva dei vestiti nuovi addosso e stava bevendo un frullato.

"Piccolo mio, dove hai trovato quelle cose..?"

Arede: "Me le ha date... uh.. il signole di ieli..."

Il piccolo sembrava non fidarsi ancora dell'uomo, e Alys se n'era resa conto.
Era una cosa normale dopotutto, Arede era ancora spaventato, anche se lo nascondeva.
La donna sospirò, cercando di scacciare il ricordo di ieri, anche se con difficoltà.
Il figlio si avvicinò a lei, con il frullato finito.

Arede: "Mama, ho fame..."

Arede prese per mano la madre e la trascinò fuori dallo scantinato per poi portarla in cucina.
Alys aveva un po' paura ad uscire dallo scantinato con Mauro in giro, ma per suo figlio, sarebbe stata coraggiosa.
Prese i pochi ingrediento che trovò e cominciò a cucinare per loro due.
Intanto Arede la guardava seduto a tavola, da quello che era successo il giorno prima aveva molta paura.
Aveva paura che l'uomo avrebbe fatto qualcosa alla sua mamma, che avrebbe fatto del male pure a lui, o cose ancora peggiori, gli era rimasto un trauma.
Alys finì di cucinare e mise un piatto davanti al piccolo, e cominciò ad imboccarlo.
Lei invece pensava solo a tenere al sicuro il suo piccolo, e a farlo sentire a suo agio, non si preoccupava di sè stessa.

"Lo so che sei spaventato, lo vedo... ma non devi, non ti succederà niente, sei al sicuro.. qui sei a casa.."

Arede la guardò con gli occhi lucidi, e lei sorrise accarezzandogli la testa per calmarlo.
Il piccolo si calmò solo un poco e salendo sul tavolo gattonò verso di lei, accoccolandosi.
Alys lo prese in braccio e tornò nello scantinato mettendosi a coccolarlo, finchè non si addormentò.

Passarono altri settimane, anche mesi, Arede cominciava ad abituarsi alla solita routine, e passava tutto il tempo insieme alla sua mamma, giocando e scherzando nello scantinato, il loro "posto felice".
Mauro gli osservava di nascosto, certe volte invece assisteva agli insegnamenti che gli dava Alys.
Lui credeva che con "insegnamenti di casa", Arede non avrebbe imparato molto sulla sua natura da demone, così decise che quando sarebbe cresciuto abbastanza, ovvero aspettare qualche altro mese, lo avrebbe portato all'asilo.
Sembrava una cosa normale portare il proprio figlio all'asilo, ma lui aveva un piano in mente, aveva già programmato tutto.. tutto per la vita di Arede.
Sapeva già cosa fare: Prima lo avrebbe portato all'asilo, così avrebbe imparato ad interagire con i demoni, e conoscendo la curiosità di Arede, gli avrebbe raccontato molto di più su di loro, facendolo allontanare da Alys, poi avrebbe aspettato il momento giusto per mandarlo via dall'asilo e fargli dare lezioni private, in modo che così avrebbe imparato a non fidarsi di nessuno se non solo di lui.
Durante il tempo libero lo avrebbe fatto allenare con i suoi poteri, e Alys non avrebbe potuto obbiettare, sapendo che era importante che Arede sapesse controllarsi.
Ed infine gli avrebbe eliminato ogni emozione, una specie di lavaggio del cervello insomma, e lo avrebbe convinto a schierarsi dalla sua parte per sterminare ogni essere umano presente nell'universo, compresa Alys.
Voleva far diventare Arede una macchina genocida, uno dei demoni più forti mai esistiti, ma ovviamente, mai più forte di Mauro.
Lo avrebbe allenato rendendolo fortissimo, ma non più forte di lui, così sarebbe stato facile da manipolare, e non si sarebbe mai potuto ribellare a qualche suo comando.
Che dire? Mauro considerava il suo piano geniale, e lo era, se non fosse che Alys non gli avrebbe lasciato ottenere Arede tanto facilmente, era determinata a proteggerlo, avrebbe rischiato pure la vita, la sua unica ragione per continuare a resistere a Mauro era proprio lui, suo figlio, lui era la sua luce in tutte queste torture che è stata costretta a subire e ha subito.
La vita di Arede era appena iniziata.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro