Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 26.

Miranda lo guardò incuriosita e con una naturalezza che non sapeva di possedere gli si avvicinò, fermandosi ad una breve distanza «Mi perdoni» Disse in tono educato «Perché ha pronunciato il nome di mia madre? La conosceva per caso?»

 Forse fu la parola "madre" ad impressionare ancora di più l'Incubo, il cuore dell'uomo perse un battito e allo stupore si sostituì il sollievo e anche un enorme sorriso. «Ad essere sincero non avevo idea che avesse una figlia.» Ammise in un soffio, allargando le labbra in un sorriso «Tu le somigli tantissimo, sembri la sua copia. Per un attimo mi era sembrato di rivederla.»
La ragazza ricambiò il sorriso ed il tono gentile, quella era la persona più potente ed influente che poteva vantare il mondo degli Incubi, il capo di quello che una volta era stato anche il clan di sua madre, non sapeva se parlargli fosse un bene o un male.

 Avrebbe dovuto salutarlo e congedarsi eppure non ci riuscì, rimase lì in totale imbarazzo fino a quando l'uomo, ancora visibilmente sorpreso e scioccato, non tossicchiò imbarazzato. Chi avrebbe mai potuto dire che un Incubo tanto potente potesse sentirsi a disagio?
«Mi dispiace per la tua famiglia.» Aggiunse poi riferendosi ai Giordan naturalmente. «Essere una custode può essere un peso a volte.»
«Come fa a sapere che lo sono?»
«Ho tirato ad indovinare.» L'uomo sorrise e in quel momento la sua somiglianza con il nipote si accentuò in modo spaventoso «Ero amico di tuo nonno e conoscevo bene il resto della tua famiglia, se tu sei la figlia di Astrid vuol dire che sei anche il più giovane membro della famiglia Giordan, ergo una custode.»

 Non era un ragionamento errato ma si chiese quanto doveva essere nota la sua famiglia fra gli altri Incubi.
«Anche Penny era una custode.» Questa frase le uscì senza nemmeno rifletterci troppo su, non sapeva neppure che effetto avrebbe fatto ma l'uomo si irrigidì, seppur per pochi secondi.
Non erano molte le persone capaci di coglierlo di sorpresa eppure quella ragazza lo aveva appena fatto. «Eravate amiche?» Le chiese in tono gentile, dal modo in cui le parlava e la guardava sembrava che la conoscesse da tempo.

 La ragazza scosse la testa, durante quell'unica sera in cui le aveva parlato avevano dimostrato di essere tutt'altro che amiche «Sono qui solo per sostenere suo nipote» Spiegò, omettendo di essere stata proprio lei a trovare il cadavere della povera Penny «Io e Sebastian siamo compagni di scuola.»
«Oh!» L'Incubo sembrò piacevolmente sorpreso da quella notizia «Sono felice che nella nuova scuola ci sia anche tu, Sebastian non è molto bravo ad aprirsi con le persone, un'altra nostra simile potrebbe aiutarlo.»

 Più lo guardava e più pensava che quell'Incubo non sembrava affatto un nonno. Si chiedeva che aspetto avrebbe avuto lei a quell'età.
«Posso chiederle una cosa?» Miranda non si sentiva affatto intimidita da quel personaggio, gli parlava come un suo pari e questo la faceva sentire stranamente a suo agio «Crede che quello che è successo a Penny dipenda dal fatto che era una custode?» Le paure della ragazza non si erano affatto estinte, al contrario si erano alimentate.
Lucius mantenne il contatto visivo con la giovane Succuba, non abbassò gli occhi nemmeno per un istante, emanava sicurezza e severità, sembrava che nulla potesse piegarlo o intimidirlo «Cosa ti fa pensare una cosa simile?»

 Miranda scrollò le spalle, a dire il vero se lo chiedeva anche lei «E' solo una sensazione, una sensazione molto brutta.»
Lucius la passò da parte a parte con i suoi occhi gelidi. La somiglianza con Astrid non si fermava solo nell'aspetto, andava ben oltre, nei suoi gesti, nel modo di parlare ma soprattutto di affrontare le conversazioni, anche la donna era così sfrontata e non aveva mai paura di dire ciò che pensava.
«Tieni lontane le brutte sensazioni» Le raccomandò, suonava più come un consiglio paterno «E' compito mio tenere al sicuro il clan di questa città, te compresa.»
Miranda stava per aprire bocca e rispondere che lei non faceva parte di quella comunità, era cresciuta nel mondo degli umani, ma non fece in tempo. Il cellulare dell'Incubo stava squillando, infilò una mano nella parte interna della tasca per prenderlo, si scusò educatamente e si allontanò di qualche passo per rispondere.

 La Succuba non aveva l'abitudine di origliare le conversazioni altrui, specialmente con gli estranei ma in quella situazione c'era qualcosa di diverso, si sentiva come se dovesse necessariamente essere al corrente di tutte le informazioni possibili, si sentiva minacciata. Quando l'uomo tornò aveva l'aspetto di uno che aveva appena ricevuto un pugno nello stomaco ma finse che andava tutto bene «Adesso devo andare» Disse porgendole una mano per salutarla. «Sta lontana dai guai figlia di Astrid, e se mai dovessi trovarti nei guai vorrei che ti rivolgessi a me, per qualsiasi cosa.»
La ragazza ricambiò la stretta di mano e si sforzò di sorridere «Miranda.» Disse infine «Mi chiamo Miranda.»

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro