I Capitoli del Sommo Poeta: Incenso & Acciaio
https://youtu.be/uttlRqHpvNs
Durante di Alighiero degli Alighieri si svegliò con la testa che doleva e i capelli impiastricciati di sangue rappreso.
Lentamente, le memorie gli tornarono alla mente: stava sfidando il Tetro Mietitore in persona, la Morte, per viaggiare all'Inferno e liberare Beatrice, e si preparava a sferrare il colpo decisivo, quando una specie di variopinto giullare l'aveva preso alle spalle con una bastonata.
Masticò un'imprecazione: dopo aver sconfitto cavalieri saraceni, Ghibellini e Guelfi Neri, doveva essere un buffone di corte a fargli mordere la polvere?
D'un tratto, il mondo prese a vorticare, fino a quando Dante non si ritrovò ai piedi di una montagna, in un villaggio dall'aspetto diroccato, nel cuore della notte; voltandosi per guardarsi meglio intorno, scoprì di essere accanto ad un patibolo, sulla cui forca un avvoltoio dal collo e il cranio ridotti ad ossa spolpate lo fissava con le orbite vuote.
Spostamento senza ragione da un luogo all'altro?
Il giorno mutato in notte?
Quello spettrale avvoltoio che lo fissava?
Certamente si trattava di un inganno, di una trappola messa in campo da Lucifero per rallentarlo nella sua missione.
< Non esattamente. > disse una voce femminile e calma, che Dante sentì riecheggiare nella propria mente < Questo luogo è in effetti preda delle Forze del Male...ma non di quelle con cui hai familiarità. >
< Chi sei? > domandò Dante, estraendo la spada e la croce e guardandosi intorno < Un'altra inviata del Signore delle Tenebre? >
< Tutt'altro. > rispose la Voce <Non sono tua nemica. Sono invece qui per aiutarti. >
< Aiutarmi? > domandò Dante, guardingo < E come? >
< Hai perso la tua occasione di affrontare la tua sfida nel tuo mondo. > rispose la Voce, pazientemente < Ma io posso darti un'altra possibilità. Dovrai combattere contro il Male che sta per scatenarsi in questi luoghi. >
< Non ho paura. > dichiarò fermamente Dante, sollevando la Croce sopra il capo < Chiunque sia il nemico, verrà da me ricacciato nella Giudecca! >
< Il tuo coraggio sarà un'arma valida. Ma permettimi di meglio equipaggiarti. >
Presto, intorno alla mano sinistra di Dante apparve uno strano oggetto: sembrava un incrocio tra la testa fumante di un incensiere e un guanto d'armatura, il tutto d'acciaio con intarsi d'argento a forma di crocefissi.
< Prova a concentrarti sulla volontà di colpire un bersaglio distante, come tirando un sasso con una frombola. Come avrebbe fatto Re Davide contro Golia. >
Dante eseguì, e vide il guanto compattarsi in un pugno e lanciarsi via dalla sua mano come spinto da vita propria, rimanendo attaccato all'avambraccio da una lunga catena ardente e lasciandosi dietro una scia di fumo sacro.
< Questo incensiere è la prima delle tue nuovi armi. Ma per l'impresa che dovrai affrontare, dovrai costruirti un arsenale ben più vasto. > disse la Voce < Ora preparati: la tua presenza è stata notata. >
Proprio allora, l'Avvoltoio Spettrale stridette, librandosi in volo, mentre dalle torri, dalle case, dalle rovine del villaggio, emergevano a sciami grossi pipistrelli, dagli occhi che brillavano nel buio e dalle teste cornute umanoidi, che subito cominciarono a scagliarsi contro Dante.
Mentre il Crociato combatteva quello sciame di tenebra, riuscì a vedere che una specie di sabba infernale di potenze occulte si stava materializzando attorno a lui.
Strane creature dagli occhi gialli luminescenti: alcune erano piccole, dalle teste grandi, come quelle di un bambino, ed erano completamente nere, con bocche simili a ganasce e corte antenne arzigogolate; altri erano oscuri figuri muscolosi dalla corporatura possente, con ali strappate sul dorso, corna biforcute e code terminanti in lame a mezzaluna, e che brandivano strane spade segmentate di metallo azzurro; vi erano ombre solide dalle lunghe antenne e specie di folletti grigi incappucciati, dalle mani guantate e dalle ali di pipistrello, spettri con un occhio che penzolava fuori dall'orbita e gargoyle cornuti con mani e piedi simili a rami secchi.
Esseri oscenamente magri, dalla gabbia toracica esposta e dalle mani esageratamente sviluppate, danzavano contorcendo le braccia, bendate come le salme degli antichi Faraoni d'Egitto.
Torri serpentine composte dei demoni più piccoli si contorcevano e brulicavano schiumando, muovendosi come cobra pronti a colpire.
Dante assunse una posizione di guardia e si preparò, mentre gli Heartless attaccavano.
Le creature simili a mummie balzarono in aria, vorticando gli arti, ma andarono ad infrangersi contro il guanto-incensiere, mentre il crocefisso respingeva gli spettri.
Qualunque cosa fossero, erano vulnerabili alle energie sacre, e questo poneva Dante in una situazione non di vantaggio, ma almeno che gli permetteva di bilanciare il campo di battaglia.
Alzo la croce, che emanò proprie copie di luce bianca abbacinante, andando a fare a pezzi la colonna di demoni di piccola taglia, separandola nei suoi molti componenti, mentre Dante con la spada parava un colpo di quella dell'essere simile ad un angelo caduto.
Lanciò il guanto-incensiere con catena a strappare un Gargoyle dal cielo, usandolo per colpire altre di quelle creature, mentre gli esseri umanoidi e antennati balzavano in aria e si gettavano su di lui, finendo affettati dalla spada.
Continuò a menare colpi, mentre l'angelo caduto si dissolveva in fuochi fatui oscuri, che cominciarono a vorticare intorno a Dante, che valzò in aria tra i folletti, fendendoli a colpi di spada e tagliando la testa all'Avvoltoio Spettrale, per poi puntare il crocefisso, investendo l'orda di una vampata di lue sacra.
Ricadde sull'angelo caduto, mozzandogli la testa con un colpo secco e vedendolo dissolversi.
< Facile. > commentò, rinfoderando la spada < Troppo facile. >
Sentì d'un tratto un rantolo roco, e voltatosi verso il patibolo, vide che ne stavano emergendo delle figure diafane ed emaciate, con una corda al collo e altre, lunghe e spinose, intorno ad ogni polso.
I cinque Spettri del Patibolo agitarono le braccia, frustando l'aria con le funi irte di aculei, caracollando verso Dante.
Il fiorentino schivò la prima fune e la bloccò a terra schiacciandola sotto il tallone, sparando tre croci di luce in rapida sequenza contro lo Spettro intrappolato, dissolvendolo, per poi roteare su se stesso, caricando il guanto-incensiere di forca centrifuga e proiettandolo a spazzare via il cranio di un secondo Spettro.
Altri due vennero avvinti tra loro dalla catena e inceneriti dalle fiamme sacre, e quando l'ultimo cercò di prenderlo alle spalle, Dante si limitò ad aprirlo dalla gola all'inguine con la spada.
< Hai combattuto bene e valorosamente. > disse la Voce, manifestandosi nuovamente < Ora attraversa la città e dirigiti al cimitero. Ti attende la tua prossima sfida. >
Dante annuì, rimettendo a posto le proprie armi e incamminandosi per le vie della città.
Dirigendosi al cimitero non incontrò molta resistenza, solo un altro Avvoltoio Spettrale aiutato da dei pipistrelli, ma la montagna che gettava la sua ombra sulla città lasciava Dante inquieto.
C'era qualcosa di profondamente sbagliato in quel pinnacolo di roccia brulla e desolata, e quando le nuvole si diradavano abbastanza, gli pareva di vedere una colossale figura alata muoversi tra le ombre, saltuariamente illuminata da lingue di fiamme.
< Si tratta del Monte Calvo. > spiegò la Voce < La dimora di un antico Dio Pagano. È lui che dovrai affrontare, per essere pronto per la tua battaglia. >
< Sono pronto a tutto, pur di salvare Beatrice. > rispose Dante, continuando a dirigersi verso il cimitero.
< Dovrai ripulire la città dalle forze di Chernabog, prima di affrontarlo direttamente. Questa è la Notte di Valpurga, e gli incubi prendono forma. >
< E sia. Non ho paura. > ribattè Dante, secco.
< Attento che la tua mancanza di paura non ti faccia abbandonare la lucidità necessaria per combattere contro le Forze del Male. > lo ammonì la Voce < Ancora grave è lo scotto da pagare per le tue colpe in Terra Santa. >
E così, Dante Alighieri entrò nel cimitero: era dissestato, pieno di alberi secchi e nodosi e di lapidi che spuntavano dal terreno ad angolazioni sbilenche come denti deformi, quasi stessero cercando di prevalere l'una sull'altra.
< La forze degli spettri di Chernabog si stanno risvegliando al Castello oltre il cimitero. > disse la Voce < Se vuoi raggiungerle, dovrai affrontare quello che questo posto ha da offrire. >
Prima che Dante potesse chiedersi cosa intendesse, il cielo venen riempito delle strilla degli Avvoltoi Spettrali, a dozzine, ognuno accompagnato da centinaia di pipistrelli.
Presto il cimitero divenne un mostruoso e grottesco carnevale di forme innaturali.
Gli alberi si sradicarono da soli, aprendo bocche multiple e ghignanti nelle cortecce, e cominciarono ad avanzare verso Dante, trascinandosi sulle radici e agitando i rami, ora terminanti in mani artigliate e circondate di volute di fumo nero e viola.
Scheletri neri dalla testa esagerata, armati di mannaie, emersero a decine, comandati da loro versioni più grandi dalle corna di caprone, che brandivano asce da decapitazione e che a loro volta ne seguivano uno torreggiante, dal teschio di cervo e che teneva stretta una falce tra le dita ossute.
Magri lupi umanoidi dai denti a sciabola, con gli stessi occhi gialli dei demoni apparsi vicino al patibolo, soffiavano con la forza di uragano, minacciando ad ogni respiro di strappare Dante via dal terreno.
Le pietre tombali stesse si alzarono, levitando su vortici di fuochi fatui, mentre ai lati di ognuna si materializzavano mani spettrali che brandivano grossi martelli.
Dante non potè fare altro che prepararsi a quella nuova battaglia.
< Fatevi avanti, cani. > ringhiò.
Ed eccoci ad una nuova fanfiction, di nuovo collegata al Crossover Ignorante, per chiunque si fosse chiesto cosa avesse fatto Dante dopo che Kefka Palazzo si era fregato la falce della Morte.
Devo proprio smetterla di cominciare nuove fanfiction e abbandonare a loro stesse quelle già iniziate, ma questo è un altro discorso XD
Tutti i capitoli avranno canzoni metal come titoli, perché, andiamo: è una storia sulle avventure cosmiche di Ghost Rider, Dante Alighieri, il Doom Slayer e Ash Williams.
Ci sono poche cose più metal di così, e poi la storia lo diventerà ancora di più.
Comunque, sì: Dante è stato trasportato nel segmento di "Fantasia" della "Notte sul Monte Calvo" di Modest Mussorgskj, dove deve affrontare sia nemici basati sulle apparizioni di quel segmento, sia Heartless canonici, sia altri inventati da me.
Ci vediamo al prossimo capitolo, recensite in tanti, se vi è piaciuto, fin qui^^
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