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La Compagnia della Dark Saber

Sarà perché è lo Star Wars Day ed avevo voglia di scrivere qualcosa in tema, quindi beccatevi questa One Shot ambientata alla fine di Leia - Storia di una Ribelle Mancata, e ringrazio @rebellius_girl per il suggerimento per il titolo!

Buon Star Wars Day a tutti!






La Compagnia della Dark Saber


Era tutto pronto, Mara è andata a recuperare Leia dicendo che la Skywalker era essenziale, anche se non ha voluto dirmi perché.

Appoggiata alla fiancata dello Spettro, osservo l'entrata del Senato, con le braccia conserte e in attesa.

Ho conosciuto Leia e suo fratello Luke grazie a Ezra, la prima impressione che ho avuto non è stata delle migliori, non tanto per colpa loro, quanto per il fatto che mi sono scoperta gelosa.

Ezra in loro ha trovato qualcuno su cui poter contare, sui cui poter fare affidamento, una famiglia.

-Sabine?- una voce, mi fa tornare bruscamente alla realtà.

Riconosco la voce di Hera, finché non mi rendo conto che sta scrutando, ma non dice altro limitandosi a fissarmi con il suo sguardo critico che ormai ho imparato a conoscere.

Hera non è d'accordo sul fatto che voglio andare su Mandalore, mi ha fatto capire fin troppo chiaramente che è una pessima idea.

Mara arriva con Leia al seguito, la cui espressione cambia vedendo Hera vicino a me, scoppia a ridere di colpo.

-Oh Luke si mangerà le mani, ho incontrato Hera Syndulla!-

Hera abbozza un sorriso imbarazzato, non si è ancora abituata alla popolarità che le è piombata addosso da quando ha aiutato la Ribellione.

Tutti i piloti la considerano il proprio idolo dicono che non ci sia pilota esistente nella Galassia migliore di lei, Hera dice sempre che esistono piloti migliori di lei, sparsi da qualche parte.

-Sabine, stai attenta- sussurra Hera, abbracciandomi.

Le sorrido per tranquillizzarla, anche se Hera non si fida, tanto che quando vedo Chopper salire sulla navetta, non sono poi così sorpresa.

Il viaggio su Mandalore procede spedito,  Mara e Leia che improvvisano un duello per passare il tempo, con Chopper che non si capisce bene per chi faccia il tifo.

Io, Sabine Wren, colei che avrebbe più di un motivo per stare lontano da Mandalore, sto per tornare a casa.

Quando l'ho detto ad Ezra, ho pensato che mi avrebbe fermato invece non  lo ha fatto, mi ha detto che lui è l'ultima persona che può dire qualcosa al riguardo.

Quando è morto Kanaan, tutti abbiamo provato ad aiutarlo, Ezra ha tenuto tutti a distanza, non voleva sentire ragioni.

Voleva essere lasciato da solo con il suo dolore, ci sono stati dei momenti che mi sono chiesta se avrei dovuto insistere, invece di arrabbiarmi e mandarlo a quel paese.

Credo che questo sia il modo tipico di Ezra, per chiedermi scusa.

Mandalore si staglia davanti a noi, ormai è libero dal giogo imperiale, però è così compromesso che soltanto i pazzi ci mettono piede.

-Ok, quale è il piano?- domanda Mara, osservando prima me e poi la sagoma di Mandalore.

Il silenzio che segue, fa capire a tutte e due che non ho un piano vero e proprio, vedo Leia che alza gli occhi al cielo.

-Entriamo, colpiamo e spariamo?- suggerisce Leia.

Ora capisco perché Mara ha insistito per averla con noi, è talmente abituata al padre e i suoi piani assurdi che ha sempre un piano B.

La parte facile è stata atterrare, ora viene la parte in cui eliminiamo la Ronda della Morte ed entriamo in possesso della spada oscura.

Facile, no?

La Ronda della Morte è una piaga che vorrei tanto eliminare, ma non sono qui per questo, oggi sono qui per la spada.

Una parte di me, quella Mandaloriana, urla di prendere la spada oscura e autonominarmi capo di Mandalore perché sono una Wren.

Ho smesso di dare retta alla Mandaloriana che c'è in me, l'ultima volta che l'ho fatto ne è uscita un arma di sterminio che avrebbe potuto distruggere il mio stesso popolo.

Ora essere qui, per prendere la spada che potrebbe riunire il mio popolo e non usarla, mi rende confusa tanto da chiedermi se non dovessi farlo davvero, non perché sono una Wren, ma perché è giusto farlo.

-Sabine, ma perché ti interessa la Spada Oscura?- domanda Leia.

-La leggenda narra che la Spada Oscura sia appartenuta all'unico Mandaloriano-Jedi mai esistito, chiunque impugni quella spada riunirà tutti i Clan e governerà su Mandalore- le dico brevemente.

-Perché si tratta sempre di una questione di potere? Mai una volta che si tratta di una scampagnata-  borbotta Mara.

-Non voglio la Spada per me, Bo-Katan Kryze è la legittimità proprietaria, è per lei che lo faccio- mi limito a dire.

-Allora perché non è lei che se la va a prendere? Non mi sembra corretto-

A queste parole di Leia, non riesco a controbattere perché so che ha ragione, il mio silenzio fa annuire Leia con convinzione.

Ordino a Chopper di tenere accesso il motore, il droide mi fa il segno dell'ok, per poi sparire all'interno della navetta.

L'accampamento della Ronda della Morte, si trova nei resti di un villaggio, ho notato due cecchini appostati su dei tetti.

Più altri sei all'interno della rovina, so per certo che la spada oscura si trova lì, Bo-Katan è tante cose ma non una bugiarda.

-Se non ci sono sorprese, dovrebbe essere faci...- non ho nemmeno il tempo di finire la frase, che il colpo di un Blaster, mi sfiora l'orecchio destro.

Colpo che viene rispedito al mittente, grazie alla prontezza di riflessi di Leia, alcuni membri della Ronda della Morte ci sono arrivati alle spalle, ero così concentrata sul mio obiettivo davanti a me, non ho tenuto conto che avrebbero potuto colpire alle spalle.

Erano secoli che non mi buttavo nella mischia, con la fine dell'impero, i combattimenti sono diventati sempre più radi fino a sparire del tutto.

-WREN- ed eccolo lì davanti a me, la spada oscura in mano, una spadalaser nell'altra ed uno sguardo omicida.

Stringo la presa così forte che le nocche sbiancano, è colpa sua se Mandalore è ridotto alla fame.

Ci hanno provato in molti a sottrargliela, si dice che Palpatine ci abbia provato e ci sia riuscito, ma che volesse qualcuno sul trono per avere il controllo su Mandalore.

Adesso che Palpatine ed il suo Impero non esistono più, ora posso eliminare anche lui, una volta caduto la Ronda della Morte avrà i giorni contati.

-Maul- sibilo tra i denti.

Non faccio in tempo a dire nulla che qualcuno, forse Mara?, mi lancia la sua spadalaser che afferro al volo.

È comunque un duello tutt'altro che alla pari, visto che Maul ha la Forza ed io no.

Ma non sono l'unica che sembra voler la testa di Maul, con la coda dell'occhio noto Mara che trascina via di peso Leia, urla qualcosa sul fatto che vuole fargli fare la fine che ha fatto fare a suo nonno.

Non ho tempo per questo,  come non ho tempo da perdere, aziono la spadalaser, non aspetto altro e mi lancio urlando contro Maul.

Non gli lascio il tempo di controbattere, non voglio lasciargli il tempo di farlo, perché se gli lascio un minimo di manovra mi si ritorcerà contro.

Sarà che sono arrabbiata, sarà che voglio la testa di Maul su una picca, ma vedere che sto mettendo in difficoltà uno come Maul è in qualche modo piacevole.

La rabbia è un ottimo modo per catalizzare la propria forza, anche se Maul potrebbe non essere del tutto d'accordo, si lascia andare ad un ringhio di frustrazione.

-Maul, arrenditi e dammi la spada- il "no" secco di Maul, viene seguito da una spinta con la Forza da parte sua.

Avrebbe potuto finire molto male se Leia non si fosse messa in mezzo, con la propria spadalaser, piazzandosi davanti a me per parare il fendente di Maul.

Quello basta per distrarre Maul, ne approfitto per afferrare la Spada Oscura per sfilargliela dalle dita.

Quando Maul prova a seguirmi, Leia gli blocca la strada, non lo lascia passare.

-Cosa vuoi, ragazzina?- sbotta Maul, in fine, decidendosi a guardare Leia.

-Giustizia- si limita a dire Leia,  la Spada Oscura schizza verso di lei, l'afferra al volo.

Maul prova a muoversi ma non ci riesce, qualsiasi cosa stia facendo Leia  costringe Maul a restare fermo e mettersi sulle ginocchia.

Vedo Maul diventare pallido come un fantasma, più prova a muoversi più la sua faccia si contorce dal dolore.

-Ah, la figlia di Skywalker- Maul sembra trovare la cosa divertente, nonostante il dolore.

-Già, e la nipote di Qui Gonn Jin, che ti manda i suoi saluti e ti augura di finire all'inferno- detto ciò, Leia posiziona le lame a tenaglia, tranciando la testa a Maul.

Mara arriva proprio nel momento in cui la testa di Maul rotola sul terreno, fino ad arrivare ai suoi piedi.

Lo prende per le corna, ed inizia ad incamminarsi, quando Leia chiede a Mara cosa vuole fare, lei ci guarda come se fosse ovvia la cosa.

-Se lo raccontiamo non ci crederà nessuno, ce bisogno della prova-

Quando capisco cosa vuole fare, tento di fermarla, non voglio la sua testa goccialante nello Spettro, Hera non mi presta quasi mai la nave, se gliela porto che puzza ed è macchiata di sangue mi ammazza.

-Vuoi portare quella cosa sulla nave? Non ci provare, nemmeno!-

Non faccio in tempo a seguirla che la mano di Leia, entra nella mia visuale, porgendomi la Spada Oscura.

Sono arrivata qui per questa spada, eppure ora come ora non la voglio.

Vorrei tanto lanciarla il più lontano possibile, e dimenticarmene, ed è ironico visto che sono io che ho trascinato tutti qui.

-Tienila tu- Leia si indica confusa, spingo la spada verso di lei -sarà sicuramente più al sicuro nascosta in casa vostra, nessuno penserà che la Spada Oscura sia nella casa di un ex Sith-

Finchè non trovo qualcuno di adatto, la Spada Oscura è meglio che stia in mano agli Skywalker, sono certa che è al sicuro.

Inizio ad incamminarmi insieme a Leia, un sorriso spontaneo mi nasce sulle labbra, alzo il capo verso l'alto ad osservare il cielo.

Che la Forza sia con voi.

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