La Cisterna - Qualche informazione utile
Grazie a tutte e tutti per la compagnia che avete fatto a questo racconto. E per la pazienza, l'interesse, il gradimento. Se siete arrivati fin qui, quel che avete letto dev'esservi piaciuto. Primo e più importante dettaglio per chi scrive.
Qualche informazione utile a dissipare eventuali dubbi e aiutarvi a cercare, nei prossimi racconti di Archology, coordinate utili ad orientarvi al meglio.
Archology è la mia idea di universo narrativo. Temo, a grandi linee, anche di universo reale.
Parte, come creazione, da riflessioni fatte in anni di studio sociologico sulla attuale post-modernità in tutte le sue forme. Meglio e più precisamente, sulla condizione umana nel post-moderno.
Archology, come universo in quanto tale, vive di una teologia e di una metafisica tutte sue e peculiari.
Il "creato" così come religiosamente siamo portati a pensarlo, è una illusione. Un enorme Palcoscenico, se preferite. Per altro, non l'unico. Infiniti "creati" così come li conosciamo, si sovrappongono senza - quasi mai - incontrarsi o confondersi, congiungersi, scontrarsi. Quasi sempre indipendenti tra loro. Infiniti voi stessi, su infiniti piani di esistenza. Completamente diversi o quasi completamente identici... importa poco. Quello che nella fiction è generalmente chiamato multiverso.
Il "creato" così come potete immaginarlo ora, dopo le righe di sopra, è opera di un potere primigenio - poco importa che sia incarnato in una entità comunque visibile, in un qualcosa di fisico e tangibile o sia una semplice e pura energia. Per comodità, chiameremo questo potere primigenio: Architetto. Un potere primigenio e totipotente - capace di tutto - che dopo la creazione è però sparito. O semplicemente, occupato da altro, ha deciso di disinteressarsi di Archology.
Su questa Archology, su questi infiniti universi, dopo la sparizione dell'Architetto, hanno iniziato ad operare tutta quella serie di forze e principi che egli stesso aveva creato, come strumenti di regolazione e funzionamento del mondo. Per essere precisi, su Archology, operano "Principi" ed "Ombre" - le seconde sono semplicemente il negativo dei primi.
Andando per esempi più tangibili... Autorevolezza e Tirannia, Comunità e Solitudine, Giustizia e Tortura, Salute e Malattia, Generazione e Perversione... e avanti andare, in un continuo conflitto totale per la supremazia. Tutti contro tutti. Per il primeggiare di uno solo o di alcuni su altri.
E tutto rimarrebbe assolutamente sul teorico, se l'Architetto non avesse dato forma carnale e involucri tangibili, che noi chiamiamo corpi e vite, ai sudditi che vivono e animano questi migliaia di universi.
Principi e Ombre si combattono costantemente. E lo fanno lontano dai loro propri piani di esistenze - luoghi sovrapposti con nomi che convenzionalmente usiamo anche noi per definirli... come Inferno, Purgatorio, Paradiso, Limbo, Sogno...
Principi e Ombre si combattono utilizzando servitori che da noi, comuni pedine sul Palcoscenico, differiscono solo per una cosa: hanno avuto, nel corso della loro vita, la fortuna o sfortuna di inciampare in un evento che li ha sospesi, anche solo per una frazione di secondo, tra varie dimensioni. Tra il Palcoscenico e i piani dei Principi o delle Ombre. Tra l'Illusione e la realtà degli Inferni, dei Purgatori, dei Paradisi, dei Limbi, dei Reami del Sogno.
Questi servitori hanno intuito bene che esiste altro, che la vita che conoscevano è per l'appunto una Illusione. Hanno intuito che esistono Principi e Ombre. E hanno deciso di servire una di loro. Nella speranza di elevarsi dalla massa informe di pedine che hanno di fianco.
Qui, in questo racconto abbiamo sentito parlare di Golhab, intuendo l'Ombra che sovrintende al dolore, alla tortura, alla violenza.
Abbiamo avuto modo di conoscere un Servitore come Grigor, ma non sappiamo a quale altro Principio o Ombra sia votato, visto che il suo unico scopo era rovinare la festa a qualcuno che serve Golhab. Abbiamo intuito il passaggio tra piani differenti, tutti probabilmente creati da Golhab come strumenti di piacere e potere per i propri servitori - la Cisterna come fabbrica di Carcasse e il piano in cui Estrela e Isabela hanno vissuto quel trattamento inumano, dopo essere state trasportate e trasformate, da Carcasse, in "esseri viventi"(?).
Ed ancora abbiamo intuito che questi servitori di Golhab, premiati su quel piano, ricevevano un compenso per le proprie opere prestate altrove. Su Terra 87 per essere precisi... che, probabilmente, è il mondo che noi lettori qui viviamo. O forse, un mondo quasi identico al nostro, dove altri noi stessi vivono le nostre stesse esperienze.
Ecco, come dire... Benvenuti ad Archology.
Con la speranza che adesso tante delle cose siano più chiare - e tante altre stuzzichino la vostra curiosità spingendovi a ritornare qui - vi do presto appuntamento ad altre incursioni, racconti o romanzi, chissà(?). Chiarendovi fin da subito che Archology è così vasta che non so quando e soprattutto se rivedremo mai Grigor, Siràn e ci sarà magari dato di intuire anche solo da lontano la forma oscena e allucinante di Golhab.
Grazie a tutte e tutti e per favore, qui sotto più che altrove, le vostre considerazioni. Sotto una parte come questa sono decisamente ancora più preziose.
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