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18 - È destino

«Anche adesso non sei da meno» constata Antonio, lasciatosi contagiare dalla mia risata. Adesso, non posso fare a meno di pensare di essermi comportata da bambina con entrambi. Ero giovane, vero, ma i miei modi di fare non erano per nulla maturi. «Ci vuole un carattere molto forte per affrontare una fuga, mentire a una persona e coinvolgerla nei tuoi piani senza lasciarle capire cosa stia succedendo.»

«Non avrei mai voluto includervi davvero in tutto ciò» replico con tono di scuse. «Se avessi davvero avuto il potere di allontanarvi dal pericolo, voi sareste già lontani e io nascosta chissà dove, ma siete adulti e io non posso contestare le vostre scelte più del dovuto, anche se mi fanno preoccupare.»

«Il destino ha messo loro sulla tua strada e ha deciso che dovessero continuare questo cammino con te, giovane Sol» osserva il Guardiano, nei cui occhi è scomparsa ogni traccia di ilarità. Adesso, con lo sguardo puntato sulla distesa di azzurro sulle nostre teste, sembra quasi pensieroso. «Non avresti potuto farci niente. E adesso, quello stesso fato, ti condurrà nel prossimo luogo dove affronterai una nuova parte del tuo passato» conclude, porgendomi altre pagine di spartito e un nuovo biglietto. Un'altra linea curva, arrotolata su se stessa, decora il suo dorso e dall'altra parte, come di consueto, trovo il nome di un ulteriore luogo: Porta Vecchia.

Lo passo ad Antonio e Margherita e loro, dopo averlo guardato, annuiscono con sicurezza. Da ciò, capisco che conoscono la strada e non ci sarà nessun problema a raggiungere il posto dove siamo diretti.

«Spero di vedervi procedere senza intoppi» ci augura l'omino e si inchina, prima di dissolversi davanti a noi in una pioggia di coriandoli neri. Questi, però, non si posano sulla strada, ma svaniscono a contatto con essa, come per magia.

«Non smetterò mai di rimanere scioccata per queste presenze» afferma Margherita con lo sguardo concentrato nel punto in cui gli ultimi rimasugli del Guardiano si accingono a sparire.

«Magari, un giorno, scopriremo qual è il mistero dietro a questi omini o magari no, ma l'importante è riavere indietro i pezzi del mio passato. Non voglio rimanere nell'oblio per sempre. Ci sono ancora tante domande a cui dare risposta e scoprire di cosa sono fatte queste figure è l'ultimo dei miei problemi, al momento attuale, nonostante anche io sia curiosa al riguardo» rispondo, per poi virare lo sguardo verso il mare aperto, solcato da alcuni pescherecci staccatisi da poco dal molo.

Un'intensa vibrazione distoglie la mia attenzione da quella visione quasi fiabesca e mi volto in direzione di Antonio, affaccendato a cercare nello zaino appeso, fino a qualche istante fa, alle sue spalle qualcosa insieme alla sua compagna.

«È il capitano Amodio» comunica Antonio, spostando lo sguardo da me a Margherita. «Credete ci siano guai in arrivo? O buone notizie?»

«Non ci resta che scoprirlo. Rispondi alla chiamata» gli ordina sua moglie con dolcezza e gli posa una mano sulla spalla, come per infondergli conforto.

«Pronto?» La voce di Antonio è quasi incerta nel rispondere, ma cerca subito di riprendersi. Dall'espressione assunta comprendo che si aspetti l'arrivo di brutte notizie e non posso biasimarlo, visti i recenti avvenimenti e il destino toccato alla sua famiglia.

«Signor Antonio, buongiorno. Ho qualcosa di interessante per la signorina Sol. Potrebbe venire da noi al più presto?» domanda il carabiniere e io sento il cuore iniziare a martellare forte nel petto. Sono impaurita, perché non so cosa mi aspetta una volta arrivata lì e, per di più, nonostante l'insistenza dei miei accompagnatori, il capitano continua a parlare in maniera criptica.

«Non posso dirle nulla, Antonio. Non al telefono, perché sono informazioni sensibili. Quindi la invito a venire da noi» aggiunge, alla fine, il capo dei carabinieri e, dopo averlo salutato, riattacca.

«Quanti misteri per un paio di informazioni» sbuffo, nonostante sia agitata, ma il panettiere scuote la testa in segno di diniego.

«Ha fatto bene, Sol» replica l'uomo, nonostante il viso amareggiato. «Non sappiamo chi ci stia ascoltando in questo momento o chi potrebbe venire fuori da un momento all'altro. È meglio discutere di questi argomenti in posti sicuri» aggiunge e intraprende la direzione per tornare indietro.

Margherita lo segue e io faccio lo stesso, con la testa piena di domande su questo imminente futuro incerto.

SPAZIO DELL'AUTRICE: 

Per la maggiore sono riflessioni in questo capitolo, quindi vi chiedo di dirmi se siete d'accordo con le parole dell'omino o se la pensate in tutt'altro modo. Altra cosa è il finale. Cosa pensate  abbia in serbo il capitano per Sol? Avete delle ipotesi al riguardo? Fatemi sapere!

Volevo anche dirvi, da un po', che questa storia partecipa agli Wattys di quest'anno e, nulla, spero di vedervi darle un certo sostegno con voti e commenti per uscire, magari, allo scoperto!

Grazie, comunque, per chi è arrivato sin qui!

Maria xxx

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