Capitolo 10
Appena aprì gli occhi ciò che vidi furono le prime pareti che mi avevano accolto: la stanza di Elian.
Il colibrì che era sulla mia spalla svolazzò fino ad arrivare a nascondersi tra i fiori di una pianta presente nella camera.
Astreia non ci aveva seguito nonostante il fatto che fossimo andati via dal tempio insieme.
《Ragazzina》mi sentì chiamare con voce seria e profonda 《Siediti pure, voglio dirti delle cose》
Io mi sedetti sul margine del letto puntando il mio sguardo sul suo.
Lui restò in piedi ma si pose di fronte a me 《Astreia ti avrà spiegato già abbastanza ma ho bisogno che tu sappia che qualsiasi cosa succeda dovrai fidarti di noi. Stai al gioco.》
Inclinai il capo 《Non credo di avere altra scelta in tutti i casi》mormorai ed era vero. Scappare era impensabile.
Se pure fossi riuscita a nascondermi da qualche parte non avrei saputo come tornare a casa.
Sapevo solo che il mio carillon era magico e che la mia vita dipendeva anche da esso.
《Credimi, tutto questo non è piacevole nemmeno per me ma se andrà tutto per il verso giusto finirà bene per entrambi》mormorò iniziando a sbottonarsi la divisa con nonchalance, non preoccupandosi che ci fossi io a guardarlo.
Tolse la giacca dell'uniforme e la appoggiò su una poltrona, piegandola con cura.
《Ho preso del cibo che puoi mangiare mentre mi faccio la doccia. Non è facile procurarsi qualcosa qui senza dare nell'occhio e ho l'impressione che tu debba nutrirti》Mi fece un cenno verso la sua scrivania dov'era poggiato un piatto fumante di spaghetti col pomodoro fresco.
《Va bene》gli dissi senza dilungarmi oltre. Mi avrebbe messo in difficoltà chiedere ma lui mi aveva tolto quel peso. Dubitavo che qualcun altro se ne sarebbe preoccupato e segretamente gliene ero davvero molto molto grata.
Lui mi diede un'occhiata veloce e ancora prima di spogliarsi si infilò in bagno.
Quando iniziai a mangiare, solo allora, sentì lo scroscio della doccia.
La pasta era molto buona.
Mi chiedevo se sarebbe stato l'ultimo pasto decente che avrei fatto e per questo mangiavo lentamente.
Volevo assaporare tutto per bene e presi a giocherellare anche con la forchetta dimenticandomi per un istante di tutto.
Mi persi in un piccolo oblio tutto mio finché non vidi qualcosa che me la fece cadere dalle mani.
Elian era uscito dal bagno.
Se con la divisa sembrava possedere un fascino oscuro con il completo elegante che fasciava perfettamente il suo corpo, non potevo fare a meno di pensarlo, era bellissimo. Tutto il resto sembrava di poco valore in confronto.
La camicia che intravedevo era nera mentre la giacca e i pantaloni color argento gli davano luce, valorizzando ancor di più il suo aspetto già ben scolpito.
Elian avanzò verso di me e io lo guardai di sottecchi dopo essermi voltata.
Arrivato accanto a me si abbassò e i nostri sguardi si incatenarono per qualche attimo.
Lui era abbassato verso di me e quando si rialzò potei quasi vedere un bagliore di divertimento nei suoi occhi.
《Respira》mi ordinò sottovoce all'orecchio e pochi secondi dopo udii il tintinnio della forchetta posata accanto al piatto.
Si allontanò e solo allora mi accorsi che avevo davvero trattenuto il fiato quando lui era stato accanto a me, permettendogli così anche di sbeffeggiarmi. Idiota lui e stupida me che mi facevo imbambolare.
Il momento fu interrotto da un bussare frenetico.
Elian aprì la porta venendo quasi travolto da Astreia 《Sei proprio meraviglioso amico mio》commentò squadrandolo da capo a piedi.
Il ragazzo accennò un sorriso leggero 《Ti ringrazio ma mai quanto te》rispose lui.
Astreia ridacchiò gioiosamente e scosse la testa 《Non fare il modesto e lasciaci sole ora.》appoggiò delle buste sul letto che attirarono il mio sguardo incuriosito.
Lui annuì 《Certamente, vado da Damien. Voi divertitevi, vi raggiungiamo tra un po' 》fece un passo avanti e si richiuse la porta alle spalle.
Astreia era tutta sorrisini e senza peli sulla lingua affermò 《Ho già visto Damien e non so quale tra i due sia il più sexy sinceramente ma, in effetti, non dovrei sorprendermi ormai.》
Io non dissi nulla ma in fondo approvavo, non avevo bisogno di vedere lo spaventoso Damien per sapere che era sicuramente anche lui splendido, oggettivamente parlando. Ovvio.
《Su, ora ti aiuto a prepararti al "combattimento"》mormorò lei e fece davvero così. Dopo che mi fui lavata mi aiutò a prepararmi, anche se più volte l'avevo rassicurata che potevo fare tranquillamente da sola e che mi faceva strano.
Lei ebbe la meglio.
Indossai un abito nero corto con le maniche a tre quarti, semplice ed elegante con un leggero spacco laterale.
Astreia mi rese i capelli mossi alle punte e mi truccò con un risultato che considerai molto soddisfacente e non troppo vistoso.
Poco dopo aver terminato entrarono nella stanza Elian e Damien.
Anche Damien era molto affascinante, avvolto in un abito blu elettrico che metteva ancor di più in risalto i suoi occhi dallo sguardo penetrante.
《Ovviamente Astreia tu sei bellissima come al solito ma direi che anche l'umana non è male, in fondo.》commentò con un sorrisetto provocatorio mentre mi guardava dall'alto in basso.
Elian sembrò degnarmi a fatica di un'occhiata invece, facendomi trattenere una smorfia che stava per nascere spontaneamente.
《Anche tu non sei male》borbottai con lo stesso tono restando al fianco di Astreia 《E comunque potresti chiamarmi con il mio nome!》protestai.
Astreia sorrise 《Sì, brava! Fatti rispettare zuccherino》esultò davanti all'espressione stupita di Damien.
Non si aspettava che dicessi una parola e aveva capito che avevo un po' timore di lui ma la giovane ragazza accanto a me mi incoraggiava con parole, gesti e sguardi ad essere forte e non farmi prendere troppo dalle insicurezze.
In qualche modo volevo cercare di uscirne anch'io.
《Pff, guarda tu questa piccoletta umana》borbottò roteando gli occhi 《Astreia il regno non ti paga per incoraggiare umani a far questo》mi indicò poi scuotendo la testa.
Astreia lo guardò con un sorrisetto e si avvicinò facendogli una linguaccia in modo abbastanza infantile che mi fece ridacchiare.
《Prova ad ostacolarmi》mormorò lei guardandolo con sfida e lui in risposta l' afferrò per i fianchi facendole il solletico
《Dimentichi che sono il Torturatore Supremo dopo Elian?》fece con voce solenne mentre Astreia si dimenava ridendo gioiosamente.
《No, tu sei il cretino supremo》gli fece una pernacchia 《Non ho ragione zuccherino?》mi fece un occhiolino la ragazza. Io guardai entrambi e alla fine annuì timidamente 《Hai ragione》
Astreia si voltò verso Damien sorridente 《Visto? Ho ragione》fece soddisfatta facendogli fare una smorfia di disappunto.
Elian scosse la testa e incrociò le braccia al petto con un sopracciglio inarcato 《Vi state comportando come due bambini e non degli adulti di quasi tre secoli》si avvicinò poi a me e mi afferrò la mano sinistra.
La destra era impegnata a stringere la borsetta che mi aveva dato Astreia per metterci il mio carillon.
La tenevo ben stretta, nonostante la tracolla con la catena argentata fosse ben appoggiata sulla mia spalla.
《Su andiamo》aggiunse il Dominus rivolto ad Astreia e Damien.
I due annuirono e uscirono dopo di noi dalla stanza.
Anche Damien si mise al mio fianco e si scambiò un'occhiata con Elian, poi mi afferrò il polso.
Con mia sorpresa era stato poco rude e mi aveva accennato un leggero sorriso.
Astreia era dietro di noi ma le persone vedevano solo Elian e Damien mentre camminavamo.
Arrivammo nella sala del trono ed era da togliere il fatto.
Era fatta interamente in pietra di luna, ampia e luminosa.
Dal pavimento sembravano partire degli spiragli di luce blu e viola.
Vi era un lungo tappeto nero che tracciava il percorso da fare fino ad arrivare a delle scale ampie.
Alla fine vi erano tre troni in pietra lunare e velluto nero.
Alle loro spalle vi era una vetrata immensa che catapultava coloro che la guardavano nell'universo.
Vi erano tutti i tipi di galassie:ellittiche, a spirale e irregolari immerse in un esplosione di colori.
Rosso, fucsia, azzurro, verde smeraldo, giallo e viola catturavano lo sguardo.
Era tutto molto suggestivo e affascinante.
《Ben arrivati》affermò una voce femminile che apparteneva alla figura al centro dei tre troni 《Avvicinatevi》
Era una donna sulla quarantina, almeno dall'aspetto, con gli occhi blu scuro e i capelli lunghi raccolti in dread blu notte e viola.
La luce illuminava perfettamente anche la sua pelle scura, avvolta in un abito cobalto con un lungo strascico.
Sul suo capo vi era una tiara in cristallo bianco con una grossa pietra di luna al centro. Il suo nome era Nisha.
Aveva un'espressione che trasmetteva sicurezza e potere.
Alla sua sinistra riconobbi subito Deimos, il padre di Damien. Era la sua fotocopia, solo più avanti negli anni. Capelli neri come il manto notturno, lineamenti decisi, labbra sottili e sguardo di un blu intenso.
Il portamento fiero e l'espressione tagliente che trasudava arroganza.
La sua corona era nera con degli zaffiri incastonati.
Alla destra invece vi era Kiernan, occhi onice, capelli color della luna lunghi e pelle diafana. Sul capo aveva una corona argento con delle gemme nere.
Aveva un'espressione impenetrabile e gelida.
Entrambi gli uomini sembravano avere nell'aspetto la stessa età della donna ed erano avvolti in completi neri con le cravatte argento.
Noi quattro avanzammo, le ombre non attutivano più i sensi degli altri né rendevano la mia presenza invisibile.
Facemmo un inchino e con mia soddisfazione riuscì a mettere in pratica ciò che Astreia mi aveva insegnato sotto gli occhi dei Domini che ci studiavano.
Notte, terrore e oscurità di fronte a me.
Sole, stelle e un domatore al mio fianco.
Nisha guardò direttamente me accennando un lieve sorrisetto 《E così questa ragazza sarebbe l'umana che è spuntata all'improvviso nel nostro palazzo, finalmente possiamo vederla》affermò studiandomi. Io non mi mossi di un centimetro ma non mostrai timore. Avevo il cuore che batteva però a mille nel petto.
《Sì, mia domina.》rispose Elian con fermezza 《Era disorientata e anche Damien era presente. Abbiamo riflettuto insieme e siamo giunti alla conclusione che sia sincera e non rappresenti un pericolo per il nostro regno.》
A questo punto anche Astreia parlò con decisione 《Sì, confermo anch'io questa conclusione. Ho avuto modo di stare a contatto con lei e posso garantire che non abbia cattive intenzioni, non è una nemica. Damien, Elian ed io col vostro permesso troveremo un modo sicuro per farla tornare a casa senza creare nessun problema.》
《Già, siamo convinti che tutto si possa risolvere senza ricorrere a soluzioni estreme. Uscirà dal nostro regno è tornerà tutto come se nulla fosse successo. Questa storia rimarrà qui tra queste mura e nessuno saprà di lei tranne i presenti.》intervenne anche Damien e notai suo padre fare una smorfia iniziando a parlare.
《Davvero vogliamo fidarci di un'umana? Non sappiamo forse che sono creature traditrici, false, bugiarde che ormai da millenni distruggono il nostro prezioso pianeta? Perché dovremmo risparmiare la vita ad un essere del genere?》
Deimos guardò sia Nisha che Kiernan per poi posare lo sguardo su di me con disgusto 《Questa umana potrebbe rivelare agli altri della sua specie la nostra esistenza o collaborare con i ribelli che cospirano per la nostra caduta. Un' umana accompagnata da giovani ragazzi ingenuotti e un Dominus incompetente per quanto mi riguarda, un meticcio. È meglio toglierla di mezzo.》
Elian strinse i pugni con forza 《Penso di aver già dimostrato molte volte il mio valore, a prescindere dalle mie origini, e di essermi guadagnato la mia posizione a rischio della mia vita.
Mai una volta ho fallito e ho sempre portato gloria al regno che ho servito, lo sapete perfettamente. Ho abbastanza giudizio da non poter essere raggirato facilmente né da un avversario temibile dei regni né da nessun umano》affermò con tono duro
Kiernan prese la parola 《Quello che dici è vero Elian, sono stato il primo a essere d'accordo per la tua nomina ma sappiamo anche che gli esseri umani sono volubili. Capisco la pietà del animo nobile di voi tre ma cosa farete se una volta tornata a casa tra qualche anno cambiasse idea? Non potreste saperlo. È un pericolo vivente》ragionò con freddezza.
Astreia, Elian e Damien si scambiarono un'occhiata essendo un po' in difficoltà e fui io a parlare inaspettatamente cercando di essere il più rispettosa possibile 《Io vi posso assicurare che non cambierò idea, che terrò tutto segreto dal mio popolo ed è vero perché non lo farei per voi ma per le persone che ora mi sono accanto. Per loro tre che si sono esposti per salvarmi la vita da una condanna che sarebbe ingiusta.
Sono solo una persona che è capitata nel posto sbagliato per caso e nient'altro.》
Nisha e Kiernan mi ascoltarono sorpresi e con attenzione, senza perdersi una sola parola ma Deimos inarcò un sopracciglio, rivolgendosi poi agli altri due dopo aver riso in modo acido 《Ci vuoi dire che gli vuoi bene? Vuoi anche fiorellini, caramelle ed apparire come un angioletto umana? Ci vuoi commuovere? Non vedete quanto è ridicola? Vuole solo salvarsi la vita》commentò l'uomo con un ringhio.
A quelle parole sentì quasi già la sensazione di una lama che mi avrebbe mozzato la testa.
Un brivido di paura mi percorse.
《Tu lurido meticcio sai cosa dovresti fare per dimostrare di avere valore ora? Sai cosa farebbe un buon soldato?》continuò rivolgendosi ad Elian con prepotenza 《Ucciderla. Non ci servono capi dell'esercito sentimentali e inutili!》sbottò prima che tutti sentissimo il rumore di tacchi che battevano sul pavimento alle nostre spalle.
《Non sono d'accordo》una voce chiara e forte alle nostre spalle interruppe le parole di Deimos facendolo ammutolire e lessi lo stupore sul viso degli altri due Domini.
Chiunque stesse parlando non era una persona qualsiasi.
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