《Bene, dovrete andare a fanculo e portarmi la pentola di bronzo che si trova in cima al culo dell'elefante》 disse la voce misteriosa.

《Ma cosa cazzo stai dicendo?!》 Urlò Desmosquito, che per un pelo non fu ammazzato da una vecchietta che passava di lì.

《BRUTTA RUGOSA TI MALEDICO!》 Urlò Desmosquito.

《Bene fratelli》 disse con tono pacato Pescio (e non perchè era fatto) 《destinazione fanculo!》

《Ma non esiste un posto del genere...》 osservò Cacchina.

《Ma no! C'è proprio un cartello lì!》 Urlò Mantidamen.

Perciò si incamminarono verso la strada per fanculo, dove ogni tanto si imbattevano in barboni che dormivano nei fianchi degli alberi, cani che si ingroppavano, alberi con gli occhiali che canticchiavano, i Puffi, Magikarp (con il quale Pescio andò a farsi una foto) e poi arrivarono ad un bivio.

《Ragazzi, in questo cartello c'è scritto N.I. mentre in quest'altro T.I.》 Osservò Mantidamen.

《E cosa minchia significa?》 Sbraitò Desmosquito.

《Lo scopriremo solo vivendo!》 Disse Cacchina, con il suo solito entusiasmo, che in quel momento non serviva a una merda, si incamminò verso la strada con il cartello N.I. e venne seguita da Pescio e Mantidamen.

《Ma non potevo arrivare due minuti più tardi dove ho incontrato Cacchina?》 E così Desmosquito li raggiunse.

La strada non era molto lunga, e alla fine di codesta era situata una porticina con un'isola disegnata sopra. Cacchina aprì la porta e tutti vennero risucchiati, per poi cadere dall'alto sopra qualcuno.

Antony Di Francesco: MI È CADUTA UNA MERDA DI SOPRA!

Vale Ntino: Te lo meriti!