"La mia storia non ha un lieto fine, questo perché i miei sogni e la mia crescita sono stati bloccati alla giovane età di 10 anni. Sono Dominika, il mio cognome non ha importanza, sono nata nella Polonia del 1929 e sono volata in cielo troppo presto. Stavo semplicemente camminando, sorridevo dolcemente alla mia mamma, ricordo ancora i suoi occhi dolci ma velati di preoccupazione. Si vociferava di un'imminente guerra, io sorridevo spensierata, non conoscevo quella parola e non ne ero preoccupata, come potevo?

Come potevo sapere che avrei chiuso definitivamente gli occhi a causa della guerra?

Ricordo ancora la mia mano stretta a quella della mia mamma, era calda e rassicurante.

Una delle ultime immagini che videro i miei occhi furono le case che scoppiavano, saltavano letteralmente in aria. Il mio cuore voleva uscire dal petto, ero terrorizzata, il mio cervello si era improvvisamente bloccato,tanto che non mi accorsi di essere strascinata in una vana corsa. La mamma non voleva morire ma nei suoi occhi vedono una paura mai vista prima, solo dopo capì quale fosse. Non esistono bombe pacifiste, le bombe colpiscono il suolo e fanno saltare in aria tutto ciò che vi è intorno.Un secondo prima dell'esplosione lei aveva sussurrato una singola parola: vivi.Lei avrebbe dato la vita per me ma il destino è imprevedibile."

Che cosa vi trasmette questo stralcio? Che emozioni? Riuscireste a interpretare questa parte in modo personale, adattandola in una One shot?

Da consegnare entro il 16/09/2021.