La notte era scura, rischiarata solo dall'astro argenteo e da qualche sua briciola lasciata distrattamente nel cielo. Qualche pigra nuvola copriva le vette innevate, illuminate impercettibilmente dalle baite e i rifugi ancora svegli nella notte di capodanno.

Il rumore che veniva da dentro era attutito dalle finestre chiuse da dove usciva una luce calda che colorava di un tenue rosso la neve ancora fresca. I pini sull'orizzonte sembravano vecchi giganti che si facevano compagnia nel buio per avere meno paura.

Il calore della mia sigaretta e il suo fumo creavano nell'aria una sottile nebbia che saliva per unirsi alla Luna. La Luna...Mi aveva sempre creato una certa malinconia, così bella eppure così triste e sola.

Alle volte mi sembrava quasi di ritrovarmi nel suo enorme viso, incapace di brillare di luce propria, ma in grado di oscurare chiunque. Sola ma sempre coraggiosa, più forte di qualunque cosa, sempre pronta a restare su, nel cielo. Forse solo un po' stanca di sforzarsi per non essere osservata da nessuno, desiderata solo dalle stelle che la circondavano troppo allegre e felici della libertà a loro lasciata.