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✨ Speciale Wattys - Intervista Drag Witches ✨

Drag Witches di amarantoazzurro

Vincitrice Wattys 2021 categoria Fantasy


Intervista di andeloncurse

Oggi intervistiamo amarantoazzurro che già abbiamo avuto come ospite ne L'Angolo delle Recensioni con un'opera che raccoglie le sue produzioni figurative. Nei commenti a fianco troverete il link per trovare più facilmente la sua opera Disegni + quel che so fare e la recensione.

amarantoazzurro è molto attento ai dettagli, soprattutto visivi, e tratta il tema della diversità e dell'accettazione di essa con una sensibilità peculiare.

Il romanzo che ha vinto gli Wattys 2021 parla di Drag Queens, ma lo fa in un modo che ci ha incuriosito e sorpreso. Lui ha preso tutti i cliché legati agli uomini-biologici che si sentono/sono donne nell'animo e li ha mescolati con quelli legati al mondo dei maghi. Risultato? Un romanzo che, grazie all'uso ponderato e pensato dei luoghi comuni, riesce a essere innovativo e a sorprendere.

Leggetelo e diteci la vostra!



Domanda Prima di tutto dobbiamo soddisfare una nostra curiosità: come ti è nata l'idea per questo romanzo?

Risposta L'idea delle Drag Witches è nata casualmente. Era in origine un mezzo capitolo piuttosto corposo de "I semidei di Asteria", il primo racconto pubblicato su wattpad. L'avevo tagliato dal testo per ragioni di lunghezza eccessiva. Poi però il pensiero di lasciare irrisolta una sottotrama potenzialmente stimolante da sviluppare divenne una piacevole persecuzione. Era come un impasto messo lì a lievitare e più tempo passava più il volume aumentava. Quando a un certo punto compresi che la strada delle Drag Witches nella mia mente era già tutta delineata punto per punto lasciai volentieri il primo libro in favore di questo.

L'idea di assegnare il ruolo di streghe a un trio di drag queen mi è venuta naturalmente. Mi era sembrata un'idea divertente, io stesso non riuscivo a frenare una risatina mentre immaginavo in concreto le protagoniste. Tre simpatiche drag queen affiatate e scalmanate sempre pronte alla baruffa amichevole. Ammetto però che è stato un azzardo proporre drag queen come streghe, e il pensiero che potesse non piacere mi aveva fatto vacillare all'inizio. Ma solo all'inizio, perché poi Drag Witches è diventato col tempo il mio personale "parco divertimenti" mentale. Un luogo dove lasciar fuori, almeno per un po', i problemi della vita.


Domanda Nel Capitolo 9 si legge: "La domanda giusta è cosa sono [i Cacciatori, ndr]. Essi sono generati in continuazione da Clizio, il nemico peggiore della Grande Madre Novilunia. Sono composti dalle ombre degli antichi cacciatori di streghe, uomini e donne che in vita, avevano votato l'intera esistenza all'annientamento di ciò che non conoscevano, che non comprendevano. Le streghe appunto. Sapessi quanto sangue delle nostre sorelle è stato versato nell'arco della storia!"

Un paragrafo che abbiamo trovato particolarmente intenso, quanto mai attuale.

Esistono, da sempre, coloro che preferiscono combattere ciò che non conoscono,al posto di spendere tempo e impegno per allargare il proprio mondo. Questa tua tematica è assai forte, l'abbiamo ritrovata anche in Corri incontro al fuoco, un altro tuo magnifico romanzo. È vero che un autore parla dei propri temi attraverso i propri scritti, ma ti va di approfondire con noi il tuo punto di vista, uno sguardo ampio, di accoglienza del diverso, uno sguardo di cui si sente quanto mai la mancanza?

Risposta La metafora dei "Cacciatori" che perseguitano le streghe non era ricercata, tuttavia a un certo punto mi sono reso conto che l'assonanza e l'accostamento con l'omofobia attuale era un passaggio obbligato. Non ho voluto approfondire troppo questo tema per varie ragioni. In primo luogo perché avrei eclissato e appesantito la leggerezza del racconto. In secondo luogo esistono fior fiore di testi assai illuminanti che trattano questo tema con maggiore autorevolezza. Oltretutto il mio punto di vista è assai lineare, semplice. Su questo pianeta c'è spazio per tutti, e ce n'è di più nella mente di ognuno per comprendere accettare il prossimo così com'è. È questo il segreto per vivere in pace. Ah, è per dirla alla maniera di Bambam: "vorrei rassicurare tutti voi tesorucci. Il mondo non sta andando a rotoli perché alcuni di noi cavalca tacchi a spillo e indossa favolose parrucche cotonate, nonNoviluna! E di sicuro non si estinguerà a causa nostra. Le cause delle vostre disgrazie le trovate nei telegiornali. Accendete più TV e meno cannabinoid medica🤣..."

Ma per essere più chiari, amerei tanto che L'INCLUSIONE fosse naturale, insita nell'essere umano, purtroppo però la storia insegna che il mondo appartiene a un certo tipo di maschilismo eterosessuale, un preconcetto arcaico che non si debellerà mai... di nuovo purtroppo.


Domanda Sempre nella frase precedente, si fa riferimento alla strage sistematica delle donne attuata nei secoli passati. Mi è piaciuto molto che le protagoniste sentano di avere qualcosa in comune con le donne, pur essendo biologicamente maschi. Sul tema gender ci stiamo interrogando tutti, anche chi è contrario e proprio non ne vuole sapere. Spesso ci facciamo domande quando una cosa ci tocca da vicino, quando capita a noi stessi o a un nostro conoscente. Qual è il tuo suggerimento per superare questo ostacolo insito in ognuno di noi, ossia di interessarsi di un tema importante solo quando ci tocca? Lo so, è una domanda difficilissima, a cui noi non sappiamo rispondere... Per questo te lo domandiamo, perché magari tu sì!

Risposta Eh, è una bella gatta da pelare piuttosto che una semplice domanda. Il tema transgender comunque è un po' differente da quello delle drag queens, mi spiego. Colui o colei che sente di appartenere al sesso opposto da quello biologico e si sottopone a intervento di conversione è definito trans. Chi invece si traveste, come ad esempio gli uomini che vogliono assomigliare il più possibile alle donne, ma anche viceversa, è definito travestito. Per diventare drag queen, tanto per allacciarmi al tema del romanzo, bisogna armarsi di tanta audacia e creare un proprio stile che definiremo per intenderci "pacchiano", teatrale. Ragion per cui le drag queens sono fondamentalmente degli artisti di spettacolo. In ultimo vorrei sottolineare che esistono molti uomini eterosessuali e padri di famiglia che si vestono da drag queen per mestiere.

Una volta spulciato seppur per sommi capi la faccenda delle distinzioni, torniamo al punto che scotta dei trans. Punto che richiama prepotentemente la questione dell'accettazione e spesso si mescola con il buonismo, alla finta tolleranza e finché l'ignoto mondo LGBT+ rimane fuori dalla porta di casa tutto è perfetto. Guai se varca la soglia. Come si fa a interessarsi a questa questione anche se non ci riguarda? Secondo il mio meno che modesto parere tutto dipende dalla personale e individuale apertura mentale, purché sincera. No come fanno da decenni i politici che un giorno promettono, esclusivamente sotto le elezioni, mari e monti per il mondo LGBT e il giorno dopo se ne dimenticano. Ricordate i PACS? Il decreto legislativo che garantiva un minimo di diritti tipo comunione dei beni e assistenza morale e materiale tra coppie dello stesso sesso? Erano tre stupende parole: Patto Civile e Solidale... mica Pronti al Casino Sempre! Come poi è stato interpretato e bocciato alla velocità della luce.

In ultimo, come si fa a interessarsi di un tema che non ci tocca? Io comincerei a piccoli passi, magari cominciando a essere un po' meno egoisti. E lo so, è un atteggiamento difficilissimo da adottare specie coi tempi che corrono.


Domanda Non vedevano logico e giusto che parte del mondo non accetti, e anzi perseguiti, chi ha il coraggio di sfidare le convenzioni sociali. Non ci vedevano nulla di impuro se chi è considerato diverso segue un certo codice morale, ed era palese che le drag queens che avevano davanti fossero integerrime, altrimenti la Grande Madre Noviluna non le avrebbe scelte.

La morale è principalmente in mano a uomini cisgender che possono, dunque, decidere se la felicità di un qualsiasi altro essere sia lecita oppure no. Noi siamo rimaste annichilite dalla chiusura dimostrata dall'Italia-che-decide riguardo al DDL Zan... Il fatto che non si sia voluto nemmeno discutere della questione ci dà una chiara fotografia (avvilente) del nostro Paese. Quanto può fare, secondo te, la letteratura? È ancora un mezzo che consente l'apertura del proprio orizzonte intellettivo oppure, oramai, è un qualcosa di obsoleto?

Risposta Oh! Il DDL Zan! Con quanta compartecipazione avevo assistito agli sviluppi di una legge che potenzialmente avrebbe potuto mettere un freno importante alle fobie sociali! Macché. Come già il succitato PACS il DDL Zan l'hanno avviato sul sentiero dell'ignoranza, purtroppo consapevole, del maschilismo eterosessuale.

Non so se la letteratura possa in qualche modo modificare l'arcaico preconcetto che esclude l'universo LGBT+ dalla società. Bisognerebbe proporre libri di testo già nelle scuole primarie, indirizzare il pensiero dei futuri adulti verso un futuro più aperto, includente, normalizzante di ciò che oggi è tristemente definito diverso. Forse, così, la letteratura di genere di formazione potrebbe avere una chance di attecchire nella società.

Però noto nel mio piccolo che oggi le persone, donne soprattutto, di qualsiasi età, anche qui su wattpad e nel mondo del self publishing trovano ampio spazio, vivaddio rassicurante, dove riversano direttamente o indirettamente la personale simpatia nei confronti di svariati generi LGBT+ letterari. Un passo da giganti rispetto all'ostruzionismo sociale che aveva imperato fino al secolo scorso.

Sul fatto che possa essere obsoleta "la parola scritta" non sono d'accordo. Esisteva, tanto per fare un esempio per tutti, nel 1971 - tranquilli non sono così vecchio non c'ero ancora io - un giornale: "FUORI _ Mensile di Rivoluzione Sessuale" stampato in quel di Torino che tanto coraggio aveva infuso ai precursori dei primi movimenti per l'emancipazione di genere, e anche dei diritti delle donne. Quindi no, la parola, come si dice, colpisce ancora più della spada; purché venga usata con intelligenza.


Domanda Le erbe. Nel romanzo le erbe spontanee vengono citate e mostrate con fotografie.

Salice, borsa del pastore, parietaria, soffione... Come nasce l'idea di parlarne? Ti sei avvalso di libri oppure gli usi e i significati sono legati a qualcosa che appartiene al tuo territorio? Ad esempio, non abbiamo trovato nessun'altra parte se non nel cortile dove siamo cresciute che il soffione sia una macchina della verità. Noi bambini soffiavamo sul soffione del tarassaco e il numero di fiorellini che rimanevano corrispondevano a quello delle bugie che avevamo raccontato... Anche tu hai storie simili?

Risposta L'idea di adottare le erbe per le pozioni magiche ce l'avevo in mente da sempre. È una scelta banale, è palese. In fondo però, se ci pensiamo bene tutti noi prepariamo un tè, una camomilla o un infuso tramandato dalla saggezza popolare. Non sembra anche a voi che è come preparare una pozione? Nel mio caso specifico, sostituire i raccapriccianti ingredienti delle pozioni classiche delle streghe: zampe di rana, visceri di vermi, cervelli di ricciocorno schiattoso eccetera, con le più ecologiche erbette di prato ha radice nella mia infanzia. Infatti, ricevetti da piccolo in regalo come primo libro proprio un volume enciclopedico di erbe medicinali. Bizzarro vero? Ma, vedete, il fatto è che i miei avevano mandato a comprarmi il regalo, credo proprio di Natale, lo zio più ubriaco del ventaglio famigliare. Era proprio una spugna da fare invidia alla Vileda. E come mai se n'era tornato con un libro di erbe medicinali? Eh, eppure gli avevano detto che in realtà volevo: "il libro dei fatti incredibili ma veri" di Roberts Graves; ma quello mi si presentò con: il grande libro delle erbe e piante officinali! Di fronte al mio sbigottimento mi disse: bè, allora? Non è lo stesso? Ci sono le parole da leggere anche su questo! Lascio a voi ogni commento.

Suddetto libro me lo tenni. Non ci feci nulla fino all'adolescenza, fin tanto che la curiosità non ebbe il sopravvento e iniziai a leggerlo. Le parole sono stampate non con il classico inchiostro nero, ma color bruno-bronzo come gli antichi manuali degli amanuensi! Figo! Avevo l'impressione di possedere un libro delle streghe. E poi, alla fine, in età più adulta e indipendente, frequentai un corso di erboristeria e così approfondii un po' la materia.

Credo proprio che il subconscio abbia messo la sua impronta quando scelsi le erbe come ingredienti magici. Naturalmente quel libro mi è stato molto utile per farmi ricordare alcuni particolari. È un ottimo testo specifico perché è esaustivo e più autorevole di certi siti di rimedi fai da te pubblicati da certa gente irresponsabile. Mi raccomando, non fidatevi! Se vi serve un consulto andate dall'erborista fisico in carne e ossa e qualificato!

Tutte le supposizioni riguardo la scelta, va detto, sono esatte, soprattutto a riguardo del soffione e del gioco infantile menzionato. Ne aggiungo un altro. In primavera, quando spuntavano i primi papaveri sui prati, prendevamo i boccioli ancora chiusi e li aprivamo delicatamente. Se i petali del papavero all'interno erano rossi era un buon auspicio per un prossimo futuro amore in vista. Se erano bianchi o sbiaditi invece no. E non si poteva rifare la "previsione" fino all'anno successivo.

La scelta delle piante nel racconto, comunque, non è stata fatta a caso, sono tutte legate alle varie vicissitudini vissute dalle protagoniste.


Domanda La prossima primavera indagherò i papaveri, allora!

I Dampiri. Prima di leggere la tua spiegazione, ero convinta che fossero di tua invenzione, ma ho scoperto non essere così. Ti va di parlarci di questa figura molto meno nota rispetto ai vampiri? Perché hai scelto loro invece dei "cugini più famosi"?

Risposta Casualmente avevo approfondito il discorso dei Dampiri dopo averli accennati per la prima volta sul testo. Come li conoscevo? Grazie a un'amica e collega di lavoro rumena che me ne aveva parlato una volta che era saltato fuori un discorso su Vlad Tepes (pronuncia Tepesc, "sc" come scivolo). Noto come Vlad l'impalatore, il terribile barbaro che si nutriva di sangue umano, stando alle leggende. Ed era stato in quel periodo che nacque la mitologia dei succhia sangue, ed erano chiamati proprio così: Dampiri. I vampiri invece sono nati, o comunque portati in auge, dai noti scrittori del Romanticismo europeo. Era il periodo durante il quale gli intellettuali viaggiavano molto per incrementare il proprio bagaglio culturale. Come John Polidori che tornando dalla Transilvania col suo "Il Vampiro" nel 1819 diede il via a un genere ancora oggi intramontabile. Lo so, è più famoso "Dracula" di Bram Stoker tanto da ritenerlo il primo ad aver "inventato" la figura del vampiro anche se era arrivato ben un quarto di secolo dopo il precedente autore. E già che ci siamo, visto che trattiamo di capolavori, ne aggiungo un altro molto interessante e più vicino alle Drag Witches: "Carmilla" di Sheridan Le Fanu, la cui trama vede come protagonista un vampiro donna! Una vampira differente già all'epoca e innovativa sotto tutti i punti di vista, anche in quella della sfera sessuale. Di fatto la protagonista è saffica! Direi che era un testo che andava oltre l'audacia per i tempi che correvano.

Quindi, tornando ai Dampiri, tutti gli scrittori del mondo antico (e mi auguro anche i moderni), non avrebbero inventato questa affascinante figura della notte se alla base non ci fosse stata la conoscenza delle leggende popolari sui Dampiri.

Perché poi li ho preferiti al posto dei famosi vampiri? Semplicemente perché li trovavo più originali. Volevo dare una nota diversa dal solito connubio: strega vampiro. Anche per una questione di logica pratica: i vampiri detestano la luce del sole, i Dampiri no, perciò li ho ritenuti più adatti per gli scenari assolati che adoro.


Domanda Hai citato uno dei miei libri preferiti del liceo, Carmilla! Quanto era sensuale?!

Dicci un po': se tu avessi i poteri delle Drag Witsches, che cosa faresti di bello? Per te, lə tuə migliore amicə, lə tuə ragazzə, i tuoi parenti e per gli sconosciuti?

Risposta Questa domanda si incastra perfettamente con lo spirito che ho cercato di infondere nel racconto. Noviluna ha dotato Ebony Mamì del potere di fare esplodere le cose a suon di schiaffi; Bambam Gladys di smuovere le forze dell'aria; e Liling Fricotin quelle dell'acqua unicamente perché confidava sul fatto che nessuna di loro avrebbe cercato di trarre un profitto personale. Perciò, supponendo di essere investito di tali poteri, e ritrovandomi a essere il "direttore d'orchestra", non potrei agire diversamente dalle Drag Witches; anzi, i poteri non li accetterei nemmeno.


Domanda Sei uno scrittore, un pittore, uno scultore e un fine ricamatore, un Artista con la A maiuscola! A cosa stai lavorando adesso? Con cosa ci sorprenderai prossimamente?

Risposta Riconosco di avere delle abilità manuali versatili in un "paio" di campi artistici, però ci terrei a precisare che tutto ciò che faccio occupa si e no meno di un'ora saltuaria al giorno. Non mi dedico ai miei hobbies con accanimento 🤭 comunque grazie per la A maiuscola. Attualmente ho un attacco di pigrizia. Probabilmente proporrò l'ultima "Ala del Museo dell'Ago e del Filo" dove vi mostrerò una serie di pizzi fatti a mano. Per il resto sto scarabocchiando qualcosa con le matite colorate e sto cercando di terminare un piccolo diorama. Ah, sì, sto anche sperimentando qualcosa di nuovo con i pastelli a olio. Nulla di impegnativo insomma🤭.



Aspettiamo con ansia le tue prossime produzioni!

Grazie amarantozzurro per essere stato con noi e averci dedicato il tuo tempo.

In bocca al lupo per tutto.

Andelon Curse

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