Chapter Twenty-six- Jealousy
"Abbiamo un mese di tempo per completare il piano." Mi annuncia perentorio Matt, senza aggiungere convenevoli. Serro la mascella, trattenendo il saluto che stavo per rivolgergli.
Un mese?
"Entro gennaio sarai fuori da qui, e Xavier fuori dalla tua vita quindi sorridi! Credo che questa sia la prima buona notizia positiva che ti do nel giro di qualche settimana." Matt infila le mani in tasca e mi sorride, riesco a riconoscere una punta di fastidio nel suo tono.
Riesco a sentire il cuore fermarsi nel mio petto per poi esplodere tutto assieme, quasi avessi aspettato e temuto quel momento.
Ripenso al viso di Adrien, e mi chiedo quanto tempo è passato dall'ultima volta in cui mi ha stretta a se. Eppure i suoi occhi, così limpidi, sembrano sparire e tingersi di scuro fino a quando non sono più gli occhi di Adrien ma quelli di Xavier.
Inorridisco, mandando giù un boccone amaro e torno a guardare Matt.
"Come mai questa decisione?" Aggrotto le sopracciglia, mentre lui si guarda attorno, circospetto. Dopotutto, mi ha fermata nel bel mezzo di un corridoio.
"Xavier mi sta facendo seguire ed il tuo amichetto sembra soffrire di solitudine." Nell'ultima parte del discorso ghigna, come a schernirmi, mentre io mi sento sollevata.
Adrien sta bene, questo è un sollievo.
"Rimanendo in tema: la sala per il ballo sarà pronta tra due orette, fatti trovare pronta per le otto. Devi riuscire ad impressionare gli altri Alpha o sospetteranno di te. Puoi farlo, vero?" La sua sembra una sfida, eppure mi illudo che non lo sia.
"Sarà meglio che io non vada," gli spiego lentamente io, scandendo bene ogni parola. Matt si lascia andare ad un sospiro infastidito, ed il suo sguardo sembra volermi minacciare.
Raddrizzo la schiena, fronteggiandolo con le sopracciglia inarcate. La sua energia mi scivola addosso con freddezza, fino a quando si ritrae velocemente, respinta da un'altra presenza.
Ci voltiamo all'unisono, e quasi mi sembra di sbattere contro un muro tanta è la forza che percepisco. Xavier avanza lesto, con lo sguardo fisso sulla figura di Matt. Pare furioso, ogni fibra del suo corpo grida la parola "rabbia".
"Quante volte ti devo ripetere di starle lontano?" Xavier ringhia contro il fratello, e quest'ultimo quasi trema per l'intensità. Non cerco di intervenire, appesantita dalle loro energie.
Matt fa qualche passo indietro, per mettere un po' di distanza tra me e lui.
Xavier si blocca al mio fianco, lanciandomi uno sguardo preoccupato. Gli rivolgo un mezzo sorriso, sfiorandogli il braccio. Il mio movimento sembra scatenare in lui una reazione instantanea, che lo fa rilassare leggermente.
Leggermente interdetta, allungo nuovamente la mano verso il suo polso, avvolgendolo nel mio palmo. Xavier dapprima punta lo sguardo sulle nostre mani, rilassando poi i muscoli, sbuffando.
"Le stavo solo comunicando la mia speranza nel vederla stasera alla festa." Dice Matt, guardandomi per qualche secondo per poi passarsi una mano tra i capelli.
Xavier lo liquida con un veloce gesto della nuca, girandosi leggermente verso di me con espressione interrogativa.
"Credo che Luke ti stia cercando, dovresti proprio andare." Gli riferisce Xavier, afferrando la mia e, senza aspettare risposta, inizia a camminare verso quello che capisco essere il suo studio.
"Posso camminare anche da sola," gli faccio notare, sfilando la mano dalla sua stretta. Lui rimane per un attimo interdetto, ma non accenna a riprendermi la mano.
Annuisce mestamente mentre svoltiamo a destra, superando quindi il suo studio. Mi viene naturale chiedermi dove mi stia conducendo, ma non emetto nemmeno un fiato, aspettando che sia lui a parlare.
"So che non mi ascolterai ma cerca di farlo: non avvicinarti troppo a Matt. Non è una persona di cui puoi fidarti," mi ammonisce lui, guardandomi di sbieco.
Mi mordo il labbro, trattenendo una mezza risata ironica. A Xavier sembra non sfuggire, lo capisco dal modo in cui indurisce la mascella e dallo sguardo duro che mi rivolge.
Gli occhi mi si fanno per un attimo pesanti, e l'ambiente attorno a me sembra restringersi. Capisco in breve tempo di essere connessa a Xavier. Lui sembra non accorgersene mentre cammino lentamente, ascoltando i suoi pensieri.
Nella sua testa vedo susseguirsi una serie di immagini che ritraggono me e Matt in atteggiamenti che qualcuno definirebbe "romantici".
Pensa che io abbia un rapporto con il fratello?
Arriccio il naso, tornando con uno strattone al presente. Xavier si agita ancora di più, perso tra i suoi pensieri.
L'idea di stuzzicare la sua gelosia mi sollecita, giusto per concedermi un attimo di svago.
"Non sembra male." Gli dico sottovoce, inclinando la nuca di lato per osservarlo.
I suoi occhi scattano rapidamente verso la mia figura, esaminandomi come se avessi detto la cosa più terribile che lui abbia mai sentito.
"Stai giocando con il fuoco..." mi ammonisce lui, camminando con passo più pesante mentre stringe i pugni.
Inarco un sopracciglio, fingendo di non averlo sentito, totalmente immersa nel mio piccolo giochetto.
"Non credo di aver detto nulla di sbagliato. È un bell'uomo, non puoi negarlo."
Xavier si lascia andare ad un sospiro, mormorando tra se e se qualche imprecazione, come se l'argomento lo infastidisse totalmente.
"E quando trovi il tempo per studiarlo così bene da definirlo bello?" Sibila lui, forse indispettito.
Mi stringo nelle spalle, raggiungendolo quando allunga il passo.
"Penso spesso al suo viso, forse è per questo. Ha degli occhi davvero espressivi e le sue labbra..." Xavier si blocca di scatto, non permettendomi di terminare la frase.
Okay, credo di essermi divertita abbastanza, mentre dallo sguardo di Xavier capisco che la cosa non è reciproca.
Fa un passo verso di me, fino a quando non è ad un palmo dal mio viso. Non indietreggio, semplicemente perché sarebbe come ammettere che sono più debole di lui.
Il suo naso mi sfiora la guancia, e riesco a sentire l'odore puntiglioso che ha.
"Vuoi davvero giocare in questo modo con me?" Mi sussurra, facendo combaciare i nostri bacini.
Mi trovo quindi ad indietreggiare, deglutendo.
"Pensavo avessi capito che stavo solo scherzando." Borbotto io, guardando con interesse il pavimento.
Si avvicina per la seconda volta, afferrandomi i fianchi con le mani. Guardo prima quest'ultime e poi, il suo volto.
"Ed io pensavo che tu avessi capito che non mi piacciono questi tipi di giochi."
Touchè.
Le sue dita stringono con più forza i miei fianchi mentre la sua bocca scende verso la mia.
"Dillo." Mi sussurra, spostandomi i capelli da un lato.
Strabuzzo gli occhi, confusa dalla situazione.
"Cosa?" Cerco di piegarmi un po' sulle ginocchia per allungare la distanza tra le nostre labbra, mentre lui sogghigna, divertito.
"Dì che sono migliore di Matt, dì che sei mia, che mi appartieni." Ringhia lui.
Le sue labbra ora sono pericolosamente vicine, talmente vicine che se solo alzassi di poco il collo potrei farle scontrare.
Non gli rispondo, con la gola troppo secca per proferire anche solo una parola.
I suoi occhi si assottigliano, quasi fosse ferito dalla mancanza di risposta.
Abbasso lo sguardo, affondando le dita nella sua camicia per spingermi verso l'alto, posando le labbra sulle sue.
Il mio cervello va in tilt, confuso da tutto ciò. Il suo odore mi si imprime addosso mentre le sue mani scivolano più giù, sollevandomi.
Ansimo quando affonda i denti nel mio labbro, senza avere il coraggio di aprire gli occhi.
Il suo petto aderisce al mio con affanno mentre porto le mani tra i suoi capelli, esitante.
Sono inspiegabilmente morbidi.
Xavier geme sulle mie labbra, così mi costringo ad aprire gli occhi.
Le nostre iridi si scontrano tra loro in una lotta di intensità. Ha un piccolo sorriso in volto, e penso che sia ciò che gli dona di più.
La sua lingua mi accarezza le labbra con impeto, senza però forzarmi.
Le sue labbra sono dolci e morbide contro le mie, leggermente screpolate dal freddo.
"Ti amo," mi sussurra, prima di far intrecciare i nostri respiri.
Angolo Me:
Allora, innanzitutto volevo ringraziare che, nello scorso capitolo, mi ha augurato di rimettermi in fretta. Tranquille, non era nulla di grave ma grazie per il pensiero.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima!
P.s : mi scuso per gli eventuali errori di battitura.
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