Chapter Eleven- sleep
Sento la mia pelle andare a fuoco come se qualcuno avesse acceso un'enorme fuoco attorno a me. Le zanne di Xavier affondano con rabbia nella mia carne, afferrandomi per le spalle per tenermi ferma.
"Xavier..."sussurro io, con voce gracchiante e debole. Con il corpo cerco di muovermi il più possibile, ma lui stringe la presa, abbassando le mani sulla mia schiena.
Sento il leggero risucchio che provocano le sue zanne quando le fa fuoriuscire dal mio collo. Lo vedo leccarsi il labbro con la follia negli occhi, mentre le sue mani stringono con forza le mie braccia.
Le gambe mi cedono, e la sensazione di vuoto mi attanaglia il corpo, facendomi salire la bile. Avverto il sapore raschiante e disgustoso della bile, cosi tossisco, in preda al terrore.
Il mio corpo viene invaso da mille sensazione, quasi come se riuscissi a sentire qualcosa di più . Non sono più un individuo unico, perché in questo momento è come se in me vivesse anche Xavier, come se avesse invaso il mio corpo, la mia anima, fino a diventare parte di me.
Riesco a sentire il battito del suo cuore amplificato di mille volte, e quel rumore ovatta tutti gli altri.
Sbatto gli occhi, sentendomi stordita quando avverto una fitta scuotermi il petto. Sento come se fosse un mio sentimento la sua eccitazione, la sua esaltazione. Quasi percepisco il sapore del mio stesso sangue per quanto sono legata a lui.
Il dolore continua però a persistere, facendomi boccheggiare in preda alla sofferenza.
Rimango in silenzio, abbandonandomi a quelle sensazioni, mentre Xavier si passa una mano sulle labbra, leccandosi le dita. I suoi occhi non incontrano i miei, forse preoccupati di scorgere in essi il riflesso dei suoi stessi sentimenti.
Le sue dita premono quindi sulla ferita che ho sul collo, facendomi mugolare di dolore.
Con le labbra scende a baciarmi la mascella, concentrandosi poi sul mio collo, leccando il sangue che fuoriesce dalla ferita.
I suoi occhi mutano di nuovo colore, diventando di un rosso così acceso da far invidia al sangue.
Le sue mani mi carezzano il corpo, mentre lascio che la stanchezza prenda il sopravvento su di me, facendomi cadere nel buio di un sonno senza sogni.
**
Quando mi sveglio, sento il mio corpo ardere, ma questa volta con meno intensità. Mi sento stordita, confusa e febbricitante, eppure un altro lato di me si sente quasi felice. Eppure, quella parte non mi appartiene. È un sentimento non mio, sto solo percependo ciò che prova Xavier.
Anche solo pensare il suo nome mi provoca fitte continue. Mi rendo conto di essere distesa su un letto caldo e con morbide coperte di un blu notte.
Lascio andare un sospiro tremolante, cercando di girarmi di lato. Un dolore al collo mi fa tornate alla mia posizione originaria con un gemito di dolore.
Ansimo, in preda a fitte di dolore che aumentano e scendono di intensità ogni minuto.
Esattamente come è arrivato, il dolore svanisce. Un'ondata di pura energia mi investe, facendomi rilassare sul letto. Mi rendo conto di aver stretto i pugni quando le mie mani si rilassano. Mormoro qualche parola sconnessa, sospirando in preda a quelle sensazione.
"Torna a dormire," mi sento sussurrare all'orecchio da una voce familiare. Xavier mi carezza la fronte con le dita, scostandomi delle ciocche di capelli da davanti agli occhi.
Mi scarica addosso altra energia calda e morbida, quasi riesco a sentirmela scivolare tra le dita. I miei occhi vagano in preda al panico per la stanza, cercando il contatto visivo con Xavier.
Sento due sensazioni contrastanti cercare di sovrastarmi, nel mio subconscio. Una di queste sensazioni è la rabbia e la delusione per ciò che ha fatto Xavier, e la seconda è lo strano senso di calma che ho nel sapere che c'è lui vicino a me.
Quando trovo i suoi occhi trattengo il respiro, gonfiando i polmoni a più non posso. Le punte dei suoi capelli sono bagnate e le sue labbra sono rosse e gonfie.
"Dormi." Mi ordina bonariamente, schiacciandomi con la sua energia, imponendomi il suo desiderio.
Chiudo gli occhi, fingendo di essere assopita. Mi meraviglio della mia resistenza al suo potere, ma suppongo sia solo perché ora ho assunto un po' della forza di Xavier.
Le sue dita continuano il loro viaggio fino al mio collo, sfiorandomi il segno che mi hanno lasciato i suoi denti.
Stringo i pugni per non sobbalzare.
Sento il rumore della porta aprirsi e cigolare leggermente mentre dei passi pesanti si fanno sempre più vicini. Riesco a sentire l'irritazione di Xavier mentre smette di accarezzarmi la nuca.
"Matt, cosa ci fai qui?" Sento la vice di Xavier tremare, quasi non gradisse la presenza del fratello. Mi ritrovo a tremare leggermente, colta dalla curiosità di aprire gli occhi. Mi trattengo, cercando di rilassare il più possibile il mio corpo, con la paura che Xavier possa avvertire le mie emozioni.
"Per vedere come sta." Dice in un soffio Matt, e posso quasi immaginare i suoi movimenti. Come se potessi vederlo tramite gli occhi di Xavier.
"Devi averle fatto molto male, mh," continua Matt, lasciandosi andare ad una risatina di scherno.
Riesco a sentire Xavier ringhiare con impeto, quasi volesse sbranarlo. "Solo perché sei mio fratello non pensare di avere il diritto di sfidarmi." Gli sibila lui, facendomi sobbalzare.
La rabbia di Xavier mi si riversa contro, quasi la provassi io.
Matt smette di ridere, ammutolendosi per un attimo.
"Oh, non lo farei mai." La sua farsa mi da quasi la nausea, ma non posso giudicarlo. Non ora che anche io sono diventata una complice nel piano di Matt.
Xavier ride, stringendomi la mano per trasmettermi un po' della sua energia, come se avesse percepito il mio disagio.
"Non prendermi per stupido, Matt. Sai benissimo che non lo sono." Il tono di Xavier sembra voler lasciar intendere più di ciò che in realtà sa.
Apro lentamente un occhio, cercando di non farmi vedere da Xavier. Matt sta visibilmente tremando dalla rabbia, con i pugni stretti e il viso cereo.
"Credo che tu possa andartene, ora. Lei sta bene," afferma Xavier, tentennando sull'ultima frase, probabilmente non molto convinto della mia salute.
Mi ritrovo a stringere la sua mano come a volerlo consolare, e la cosa mi spaventa. Le dita di Xavier rimangono ferme per meno si un secondo, serrandosi attorno alla mia mano subito dopo, riprendendo le sue carezze.
"Non mi pare proprio," vedo Matt ghignare verso Xavier, provocandolo. Prendo un bel respiro, chiudendo gli occhi, cercando di trasmettere un po' di calma a Xavier.
Il suo ringhio cessa di esistere, influenzato dalla mia calma. Con la coda dell'occhio vedo Matt osservarmi in tralice, fino a quando non incontra il mio sguardo.
Il suo è un mix di curiosità, rabbia e tristezza.
"Farai meglio a portare il tuo culo fuori da questa stanza prima che io decida di farti smettere di parlare." Xavier non tenta nemmeno di nascondere la minaccia nella frase.
Matt regge lo sguardo di Xavier per qualche secondo, cedendo per primo.
Non è adatto ad essere Alpha.
Penso io, con un lieve sospiro. Matt esce dalla stanza con un basso ringhio, sbattendo la porta alle sue spalle.
La tensione su Xavier sembra allentarsi mentre lo sento chinarsi su di me. Mi affretto a richiudere gli occhi, trattenendo il respiro. Le sue labbra premono sulla mia fronte, lasciandomi poi un piccolo bacio sulla punta del naso.
"Ti diverti a giocare alla Bella Addormentata, principessa?"
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