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Le critiche alla saga del desiderio

Ieri pomeriggio, in un momento di tranquillità, ho chiesto ai miei lettori (a tutti voi), su Instagram e qui su Wattpad, di fare critiche a me o alle mie storie, in forma anonima in modo da lasciarvi la massima libertà di espressione.

La richiesta ha avuto successo e mi sono arrivate moltissime osservazioni interessanti, a cui ho risposto nelle mie storie Instagram e che ho salvato a futura memoria nelle storie in evidenza. Mi sono arrivati anche diversi commenti complimentosi, che mi hanno ovviamente fatto piacere, ma che non ho salvato perché esulavano dallo scopo (ma ripeto un grazie collettivo a tutti).

E doppio grazie a chi mi ha criticato, perché le critiche aiutano a crescere, migliorare e mettersi in discussione.

Per chi non avesse Instagram, e anche per consentire a chiunque di ampliare la discussione con altri commenti, ho deciso di pubblicare le stesse critiche anche qui, con le risposte che ho dato (leggermente editate per togliere errorini o aggiungere piccoli dettagli, ma il senso della risposta rimane identico). Trovate le critiche a Play negli extra di Play (con la stessa identica introduzione, scusate il copiaincolla).

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Risposta
Grazie! Era proprio quello che cercavo, critiche per capire come migliorare i miei lavori e come approcciare le storie future. A me l'azione piace, ma concordo con la necessità di sentimento!

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Risposta
Yes! Vero che spesso ho paura che non sia chiaro cosa succede e cosa devono e vogliono fare i personaggi e finisco per esagerare con gli spiegoni (e non avete idea di quante ridondanze taglio dai capitoli, quando rileggo). Quei due capitoli, in effetti, sono dei mattoni infodump... e sono uno di fila all'altro, vi ho voluto male 😅

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Risposta
Dovrei fare un "previously" come nelle serie TV tra una stagione e l'altra! Ma sai che non è una cattiva idea? 😂

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Risposta:
Apprezzo molto il feedback e capisco perfettamente. E tra parentesi sono d'accordo sulla critica al secondo: se potessi lo riscriverei da capo.

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Risposta:
"Senza un'idea concreta" è una critica che sento molto vera, perché spesso io stessa, scrivendo, ho perso un po' il filo della narrazione. Cattiva pianificazione, forse. E poi questa critica mette in luce il mio difetto più grande di cui sono consapevolissima: le descrizioni dei luoghi. Sono una cagna maledetta (cit. Boris) a rendere le ambientazioni, è la cosa in cui faccio più fatica (ma giuro che sto studiando per migliorare). Immagino che come il Giappone anche l'Austria sia emersa poco. E non ti scusare per il messaggio lungo, mi hai detto cose molto utili e ti ringrazio!

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Risposta:
Suppongo che parli del secondo libro. La mancanza di Tiziano da quella storia l'hanno sentita in molti. Ho scelto di fare un punto di vista principale di Claudio con Tiziano lontano e ovviamente è un dettaglio che non posso cambiare. Però capisco perfettamente: ciò che era piaciuto del primo nei successivi un po' manca.

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Risposta:
Il pov di Charlotte/Robin è qualcosa su cui sono sempre stata un po' titubante, perché temevo che i nuovi lettori non apprezzassero, e mi sa che facevo bene a titubare!
Il cambio di contesto sono d'accordo e faccio un gigantesco mea culpa perché beta Andrea (che ne approfitto per taggare andreafailla94 ) mi aveva fatto questa esatta critica. Avrei forse dovuto dargli ascolto e dare più spazio ai nostri rispetto alle austriache, e intignare meno sull'ambientazione musicale che coi libri precedenti non c'entra nulla, invece un po' per pigrizia, un po' per idiosincrasia nei confronti della storia, non ho voluto cambiare nulla. Anche l'osservazione su Claudio che non sembra Claudio mi fa riflettere: volevo mostrare un Claudio più maturo, ma forse ho esagerato con la seriosità.

Infine, sulla pianificazione ci hai preso, ma è un problema che mi porto dietro sin dal secondo libro. Ho esagerato con la carne al fuoco e mi sono auto-costretta a scriverne un terzo. Forse la storia ne avrebbe giovato con un sequel unico.

La lunghezza della tua analisi mi ha fatto molto piacere. E anche le osservazioni. È qualcosa di cui farò tesoro dovessi decidere di fare sequel di altre mie storie in futuro. Grazie di cuore!

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In calce riporto anche una critica molto bella e dettagliata arrivatami in messaggio privato da Kaori2018 che copiaincollo qui col suo permesso e con la mia risposta. (A proposito: Kaori ha appena vinto un premio Wattys per le storie d'amore, andate a farle i complimenti!)

Critica:
Secondo me chi ha iniziato L'ultimo desiderio non si attendeva uno sviluppo successivo in cui la magia avrebbe avuto un peso così preponderante. In fondo il primo libro ha tre percorsi di sviluppo in cui l'aspetto magico non è poi così invadente anche se risulta fondamentale per la storia, ma non ce ne accorgiamo: Tizio che vuole ritrovare il suo talento calcistico, inseguendolo con determinazione nonostante tutto; Tizio che esce allo scoperto con la sua sessualità insieme a Claudio; l'innamoramento tra i due che trova coronamento. Le tre cose e la magia sono perfettamente in equilibrio. L'ultimo evocatore ha il difetto di essere lunghissimo e in alcune parti soffre degli spiegoni che lo appesantiscono un po'. Essendo così lungo l'allontanamento tra i due protagonisti si protrae a tal punto da essere quasi frustrante e credo che per molti lettori, avvezzi magari solo a testi in cui è la storia d'amore a farla da padrone, tutte le questioni del mondo magico si siano prese uno spazio esagerato. Le varie sottotrame che tardavano a risolversi e lo schema del "non fidarsi mai" si sono succedute per troppi capitoli. Secondo me asciugato un po' acquisirebbe più efficacia. Concordo sull'ambientazione poco sviluppata. Se ci fai girare il mondo, faccelo girare davvero!
Ultimo aspetto per quanto riguarda l'ultimo ricordo: manca lo sport! Che era una parte importante della vita dei nostri

Risposta:
Che bella critica lunga e ben argomentata, grazie!
Sono d'accordo su tutto. Ho scritto una storia d'amore e il sequel è un fantasy, e per giunta un fantasy abbastanza mallopposo, il "target" delle due storie si sovrappone solo in parte.
Inoltre concordo sulla pesantezza della storia e sui troppi intrighi tirati troppo per le lunghe. Come ho detto diverse volte, se avessi tempo riscriverei tutto da capo snellendo, semplificando e concludendo la saga in due libri anziché tre. Ci sono alcune parti che taglierei in toto, altre che rivedrei e soprattutto cercherei di rendere più chiare le motivazioni di tutti i personaggi.
Per quanto riguarda lo sport: sì, forse anche questo aspetto conta in parte... e di sicuro sposta ancora di più il target. Questo dettaglio me l'ha fatto notare anche beta Andrea.

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Grazie ancora a tutti, e vi ricordo che il link per i messaggi anonimi è sempre attivo, per qualsiasi cosa vogliate dirmi senza rendere pubblica la vostra identità :) Lo lascio come primo commento qui a destra, anche per il futuro.

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