1865
17 marzo 1865, piccola fattoria a sud della Francia
Talya, come ogni sera, stava tornando a casa dopo una giornata a cavallo. Abitava in una casa umile, una fattoria, la sua famiglia viveva di quel che produceva e tutto sommato conduceva una vita tranquilla e pacifica. La ragazza si avvicinò alla stalla per mettere a riposo il cavallo e poi entrò in casa per la cena. Sua madre aveva cucinato la polenta e un po' di pesce, un pasto umile, ma comunque saziante; mentre consumavano illa semplice cena, udirono un rumore che proveniva dall' esterno e girandosi Talya vide un movimente quasi impercettibile, così la famiglia uscì per vedere di cosa si trattava. Avevano pensato ad una volpe o a un cane, ma si trovarono davanti 4 uomini vestiti di nero che li osservavano; il padre non fece in tempo a chiedere se avevano isogno di qualcosa che uno dei 4, il piú grosso, gli saltò addosso e lo uccise: l'uomo cadde a terra senza un lamemto. Potevano essere soltanto una cosa: demoni.La sorellina si mise ad urlare e la madre, terrorizzata, gridó: "cosa volete, perchè siete qui!" Quello che sembrava il capo fece un ghigno malvagio e le disse: "Il libro, dacci il libro!" Talya nel frattempo, in preda al terrore, prese il forcone che si trovava appoggiato al muro e senza alcun preavviso saltò addosso a uno dei demoni.
Nello stesso istante in cui le lame del forcone si infissero nel corpo della creatura, un essere alato calò dal cielo su un altro demone, ma non fu abbastanzo svelto per uccidere gli altri due che balzarono sulla madre e sulla sorellina, che però si tirarono in dietro abbastanza velocemente da essere solo ferite. Talya indietreggiò e paralizzata dalla paura assistette allo scontro: l' essere sembrava fatto di pietra, era potente ma allo stesso tempo agile, mentre i demoni erano si forti, ma avevano qualcosa di ripugnante nei loro movimenti; la creatura alata riuscì ad eliminare uno dei due aggressori, ma venne ferita a morte dall'altro, e solo allora Talya si mosse, e, quasi involontariamente, scattò sul demone trafiggendolo con il forcone.
La creatura di pietrà sembró dissolversi in una luce azzurra, mentre l'altro in una fiammata rossa, ma anzichè scomparire, le due essenze vennero assorbite dalla ragazza, che si trovava proprio tra i due corpi. All' iniszio la ragazza sentì un grande potere crescere dentro di lei, poi il mondo si fece nero ed in fine più nulla.
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