Secondo Episodio.
Tonio e la De Santis si aiutano scambiandosi le informazioni: lei gli procura un dossier dell'Interpol su Saro Ferlito, il boss soprannominato "U Burattinaio", e lui in cambio le rivela che a capo della cupola c'è Don Mancuso. Dalla De Santis Tonio appende che Ferlito sta cercando di aiutare il nipote Billy, piccolo trafficante di droga che vive a New York. Tonio persuade Ferlito a mandarlo da Billy e riesce a convincere anche lui che lo aiuterà.
Nel frattempo la Tripolina, avvertita dello stupro di Venere da lei stessa capendo che è stato Fortunato, si precipita a villa Di Venanzio in cerca della figlia, trovando Fortunato Nudo nella vasca da bagno questa gli domanda dov'è Venere, ma Fortunato la maltratta e la fa portare via dai suoi picciotti. Dopodiché si sbarazza del cadavere di Venere portandolo in un podere e simulando un suicidio per impiccagione, motivato dal dispiacere per essere stata stuprata. Quando il corpo di Venere viene ritrovato la dottoressa De Santis intuisce che c'è qualcosa che non va e ottiene che venga eseguita un'autopsia.
Sotto consiglio del parroco, Carmela si presenta dal fratello e viene accolta a braccia aperte, ma quando lei le rivela di essere incinta di Tonio Fortebbracci, Fortunato la chiude in camera le dice che deve abortire. Nel frattempo a New York Tonio si guadagna il rispetto di Billy e del suo socio Tom Di Maggio e dopo aver scoperto e ucciso una spia della polizia davanti a tutti, ha l'idea di mettere in tavola la sua lingua al capitano della polizia.
Intanto Fortunato rivela ai capimafia che tutti i loro figli sono implicati nello stupro di Venere De Nicola e Mancuso non può fare altro che cercare di rassicurare la Tripolina.
Subito dopo il funerale di Venere la De Santis si reca a casa della Tripolina sa chi è stato, ma lei si rifiuta di parlarne. Quando Don Tano offre alla Tripolina una somma di denaro per pagare il suo silenzio, lei gli fa credere di accettare ma tornata a casa obbliga Giasone e Paride di aiutarla a compiere la sua vendetta. Paride comunque l'avvisa che una volta terminato il suo piano, lui e la fidanzata Erminia se ne andranno dalla Sicilia.
A villa Di Venanzio Fortunato porta una mammana per far abortire la sorella, ma lei scappa e incontra nell'ingresso Don Tano, che convince Fortunato a lasciar andare Carmela. La ragazza si rifugia nel casolare in cui era stata con Tonio proprio lì lo incontra, scoprendo che non era morto come tutti credevano e facendo di nuovo l'amore con lui, capendo di amarlo dopo la tragedia con la sua famiglia. La mattina dopo Tonio chiede alla De Santis di accompagnarlo in collegio a vedere Antonia e poi tutti e tre si recano alla tomba di Melina e Salvatore.
La sera stessa la Tripolina e i suoi figli sequestrano Fortunato mentre viaggia in auto e lo picchiano brutalmente finché lui non rivela tutti i nomi degli stupratori di Venere, dopo sé stesso: Luca Romeo, Vito Veneziani, Ciccio Patrono e Fulvio Mancuso. Il giovane chiede pietà alla Tripolina, che però gliela nega e lo decapita con un colpo d'ascia. L'indomani Carmela si reca in chiesa da don Raffaele, ma davanti al piazzale nota una folla e dopo essersi fatta spazio scorge con orrore la testa di suo fratello Fortunato.
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