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La prigione di Azkaban era un luogo inquietante. I Dissenatori erano ovunque e le urla dei prigionieri erano agghiaccianti. Il Ministro fece un respiro profondo poi si avventuró fra le celle. Guardava a destra e a sinistra ma del prigioniero che cercava neanche l'ombra. Ma proprio mentre stava per tornare indietro sentì un sospiro provenire dall'ultima cella a destra e si precipitò a guardare.
Dentro alla cella c'era un uomo che doveva avere si e no trant'anni ma ne dimostrava molti di più a causa del suo aspetto malsano. Il Ministro pensò che però l'uomo era rimasto l'attraente ragazzo di Hogwarts nonostante i capelli fossero cresciuti di molto e fossero tutti annodati, gli occhi erano circondati da pesanti occhiaie e i denti erano trascurati. Fudge fece un respiro profondo e "Black" chiamò. L'uomo alzò lo sguardo e i suoi occhi grigi scrutatori con disgusto il Ministro della Magia.
"Signor Black, devo parlarle." Disse Fudge. Black emise un lungo e sonoro sbuffo poi con voce roca, di chi non parla da anni, rispose "Prego" Fudge deglutì un paio di volte poi iniziò a parlare.
"Signor Black, ci risulta che lei abbia una figlia." Black sussultò e sul suo volto apparve un'espressione stupita ma gioiosa. Annuì e il Ministro continuò. "Bene, qualche mese fa Albus Silente le ha fatto visita all'orfanotrofio e l'ha accompagnata a comprare il materiale per Hogwarts" Black spalancó la bocca e la richiude un paio di volte poi parlò "Ve-Veramente? Non mi sta prendendo in giro, vero?".
"Assolutamente no, signor Black. Sua figlia ora è a Hogwarts." "Saprebbe mica dirmi in che casa è stata smistata, vero?" "Mi dispiace ma questo non so proprio dirvelo. Ora, se non le dispiace dovrei tornare al mio ufficio al Ministero della Magia. Arriverci." Disse Fudge voltandosi e iniziando a camminare.
Nel frattempo Sirius Black rifletteva. Sua figlia, la figlia che era diventata sua e di Remus, ora era a Hogwarts, al sicuro. Era a Hogwarts, dove lui e i Malandrini ne avevano combinate di tutti i colori. Sicuramente Silente le aveva parlato di lui, di Remus, di Peter... Peter...solo pensare quel nome gli metteva disgusto, Peter Minus, colui che aveva creduto un amico e che poi aveva svelato dove si trovavano Lily e James Potter. Colui che lo aveva fatto sbattere ad Azkaban per un crimine non commesso. E sicuramente Silente doveva aver detto a sua figlia di James, Lily e Harry.
Sirius si mise a camminare in tondo per la cella, un'abitudine che aveva fin da ragazzo, un po' come la mania di James di passarsi una mano fra i capelli. Ora Sirius era contento. Sapeva che sua figlia era viva e vegeta, che era a Hogwarts e che era una strega. Si ritrovò a pensare che sarebbe stata un'ottima strega, ovvio, aveva preso da lui. Iniziò a ridere al solo pensiero, in fondo lui l'ave a vista solo quando era ancora una neonata e l'aveva lasciata all'orfanotrofio prima di essere catturato. E le aveva lasciato una protezione speciale. Non come quella di Lily per Harry, ma un'altra. C'entrava sempre con l'amore ma era diversa da quella del piccolo Harry.
Sirius si stese per terra, un'altra abitudine che aveva preso da quando era diventato un animagus. Poco dopo si addormentò così, disteso sul pavimento e con il pensiero che sua figlia, Sophie Black, stava bene.
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Remus Lupin era impegnato a medicarsi le ferite della notte passata da lupo mannaro quando sentì il campanello suonare. Imprecando si rimise la maglia e scese ad aprire. Davanti alla porta c'era il Ministro della Magia in persona. Remus lo fece accomodare, stupito.
Appena Fudge fu entrato e si fu accomodato in salotto guardò Remus e iniziò a parlare. "Signor Lupin." Remus storse la bocca. "Black, se non le dispiace." "Oh, certo, certo. Signor Black, devo dirle una cosa." "Mi dica" "Ci risulta che abbiate una figlia." "Si. Non è proprio mia figlia, ma si. Ho una figlia." "Certo. Comunque vorrei comunicarle che sua figlia ha ricevuto la visita di Albus Silente che poi l'ha accompagnata a comprare il materiale per Hogwarts." "Oh Santo Godric. Sta scherzando?"
"Assolutamente no, signor Black. Sua figlia ora è a Hogwarts." Remus sentì che avrebbe potuto benissimo svenire lì, in quel momento. Ma non lo fece. "E quindi sta bene?" "Da quello che m ha detto Silente è in ottima forma. Ora dovrei proprio andare. Il Ministero mi chiama!" "Certo signor Ministro..." Remus accompagnò Fudge alla porta e appena questi se ne fu andato si acasciò su una poltrona del salotto.
Sua figlia, Sophie Black, sua e di Sirius, stava bene ed era una strega. Remus aveva visto sua figlia quando era nata, e per qualche mese, prima che Sirius fosse sbattuto ad Azkaban. Lo aveva messo dentro senza neanche un processo. Ma lui gli aveva giurato che era stato Peter. Eppure Peter era morto, aveva trovato solo un dito. Ed era questo particolare che aveva fatto credere a Remus alle parole di Sirius. Inoltre Sirius gli aveva detto dove aveva lasciato la loro bambina, eppure Remus non era mai andato a riprendersela. Voleva che la bambina avesse una famiglia completa. E sapeva che avere due papà non era normale ma i Black erano sempre stati molto... anormali. Quindi chissà. All'improvviso Remus sentì il bisogno di andare a parlare con il marito, si alzò, prese la sua vecchia giacca rattoppata e uscì di casa per andare verso Azkaban.
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"Vorrei parlare con Sirius Black" disse Remus non appena arrivò ad Azkaban, ad una guardia. La guardia lo guidò fino all'ultima cella a destra e chiamò Sirius. "BLACK! C'È QUALCUNO CHE VUOLE PARLARTI!" Sirius si voltò di scatto. Vide la guardia e dietro di lui un uomo alto, con il volto pallido pieno di cicatrici, i capelli color sabbia e due occhi color miele. Era Remus.
La guardia aprì la cella e Remus entrò. Appena l'uomo si allontanò un poco Remus abbracciò Sirius che ricambiò l'abbraccio. Quando si staccarono Remus e Sirius si guardarono per dieci secondi poi Remus passò una mano nei capelli di Sirius. "Cioè ma neanche una doccia vi fanno fare qua?" Sirius sghignazzò. "No. Tanto dobbiamo stare qua per marcire." "Bah. Comunque sono venuto qua per parlare di..." "Sophie" "Bravo." "È A HOGWARTS PORCO SALAZAR! LA MIA BAMBINA" si mise a strillare Sirius. "Abbassa la voce cane pulcioso." "Madonna Lunastorta, calma." Remus si sbattè una mano in faccia poi iniziò a parlare seriamente "Stavo pensando, dovrei mandarle una lettera? Così...sai... magari quest'estate potrebbe venire da me." "Awwww, Remus! Sei così dooolceee!" "Piantala stupido cane." Sirius si portò una mano al petto e con voce fintamente offesa disse "Mi sento offeso nel profondo" "Sei un deficiente, Felpato" "Comunque, tornando seri, la tua mi sembra un"ottima idea. Magari prima puoi parlare con la proprietaria dell'orfanotrofio." "Giusto! Lo farò appena sarò uscito da questo posto. Ma ora avrei una domanda poco ininerente. Ma se tutti qua sono mezzi impazziti, perché tu riesci a parlarmi con la mente a posto. Sempre se la tua mente si può definire a posto" Sirius alzò le spalle. "In forma canina su subisce meno l'effetto dei Dissenatori." Remus annuì. Poi la guardia tornò e lo fece uscire.
Quando tornò a casa, Remus, si lavó e si cambiò, in modo da essere presentabile e poi uscì nuovamente, questa volta diretto all'orfanotrofio dove, qualche tempo prima, alloggiava sua figlia.
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"Quindi lei afferma di essere un genitore di Sophie Black."
"Sì, signora"
"Oh grazie a Dio. Firmi qua è la bambina è sua."
Che brutto modo di pensare. Pensò Remus la bambina è sua. Come se fosse merce da vendere. Bah.
Remus firmò e ringraziò la proprietaria poi tornò a casa.
Era stata decisamente un pomeriggio strano. Ma l'indomani avrebbe mandato una lettera a Sophie e quell'estate sua figlia non sarebbe tornata in orfanotrofio.
Angolo della scrittrice.
Salve Maghetti!
Allora, che ne pensate di questo capitolo?
È solo di passaggio ma serve per andare avanti.
Quindi ditemi cosa ne pensate di Sirius
E di Remus.
Bene, detto ciò
Buona giornata da
Baby_Slytherin
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