3
"SOPHIEEEEEE!!"
"Porco cazzo Sharon! Mi hai buttata giù dal letto!"
"Quanta finezza Sop. Comunque. IL TUO BAULE È SPARITO!"
"COUSA??" Sophie si alzò a sedere di scatto e fece una rapida panoramica della camera, ma del baule nemmeno l'ombra.
"Ora affatturo chiunque me lo abbia rubato." Sharon rise istericamente. "Sono le otto del primo settembre e il tuo baule è sparito. Che bel guaio."
"Io la chiamerei catastofre"
"Marlene." Disse gelida Sophie. "Che cazzo ci fai qui?"
"Oh, sono solo venuta a godermi lo spettacolo." Ma Sophie non ascoltava più le parole di Marlene. Aveva notato sulla sua mano una parte sporca di una leggera polverina, la stessa che c'era sul suo baule visto che non lo toccava da quel 31 luglio per paura di perdere qualcosa.
"TU, BRUTTA STREGA! MI HAI PRESO IL BAULE!"
"Mmm, pensaci Sophie. Le accuse qui dovresti studiartele meglio."
"Oh taci."
Sophie la spinse di lato e si avventò sulla porta della camera di fianco alla sua, quella di Marlene. Quando riuscì ad entrare, visto che alcune amiche di Marlene bloccavano la porta, vide il suo baule aperto e tutte le sue cose sparse per terra. "Dio Santo. Io quella la squarto viva. Anzi no. Non le faccio più vedere la luce del sole, non vale la pena sentirla urlare dal dolore." Disse mentre raccoglieva tutto cercando di vedere se aveva preso tutto. Una volta constatato che in quella lurida camera non c'era più niente di sua appartenza, Sophie rientrò in camera cominciando a rifarsi il baule. Sharon era infuriata con Marlene perché rischiava di far perdere l'occasione di una vita a Sophie.
Quando ebbe sistemato tutto Sophie si preparò, mangiò e tutto e nel frattempo si erano fatte le dieci meno dieci. Iniziò a salutare Sharon che aveva già gli occhi pieni di lacrime: non le piacevano i saluti, gli arrivederci e gli addii.
Sophie l'abbracciò e rimasero così, una con le braccia sui fianchi dell'altra. Poi si udì un sonoro pop e un uomo entrò nella stanza. Era di statura media, capelli neri e untuosi, naso adunco, occhi neri e pelle giallastra. L'uomo guardò Sophie con aria di superiorità e poi le disse"Severus Piton, insegnate di pozioni, braccio destro di Silente." "Soph..." "Sophie Black lo so già. Sappi solo che i tuoi genitori non mi andavano a genio già dai tempi della scuola, non che sia cambiato niente. Non ti aspettare nessi trattamento di favore solo perché sei la cocca di Silente..." "Mi scusi Signore, ma io non mi aspetto nessun trattamento di favore..." Piton le rivolse un'occhiata piena d'odio e disprezzo. Sophie lo trovava davvero antipatico, come faceva Silente a sopportarlo non lo sapeva. "Ora, prenda la sua roba e afferri il mio braccio." Sophie salutò ancora una volta Sharon poi prese la gabbia di Cofee e il baule. Poi afferrò il braccio dell'insegnate guardando Sharon che la salutava e poi la stessa sensazione di essere schiacciata la invase. Poco dopo apparvero davanti alla stazione di King's Cross. Piton trascinò Sophie dentro, fino ai binari nove e dieci. "Ora, signorina Black, deve correre verso il muro in mezzo, quello proprio davanti a lei. Non si schianterà tranquilla" Disse Piton con quel suo insopportabile tono sarcastico. Sophie fece una smorfia e seguì le istruzioni dell'insegnate e invece di andare a schiantarsi si ritrovò in un binario, il binario 9 e 3/4. A Sophie brillarono gli occhi. Guardò l'orologio che segnava le dieci e mezza e proprio in quel momento, in contemporanea, arrivarono Piton e un meraviglioso treno scarlatto. "L'Espresso per Hogwarts" annunciò Piton. Appena lo sferragliare del treno smise di spaccare le orecchie di Sophie, Piton la incitò a salire e scegliersi uno scompartimento visto che da lì a poco sarebbe arrivata un mucchio di gente. Sophie annuì salutandolo e salì sul treno. Si sistemò sull'ultimo vagone prima dell'ultima carrozza, pensando di poter rimanere tranquilla per tutto il viaggio. All'improvviso si accorse che sui sedili c'erano incisi dei nomi, anzi, dei soprannomi.
Ramoso
Felpato
Lunastorta
Codaliscia
Nomi insoliti pensò Sophie per poi sedersi sul sedile con sopra inciso il nome Lunastorta.
Sophie era intenta a guardare la folla di ragazzi che entrava dal passaggio del muro quando sentì la porta del suo scompartimento aprirsi. Si voltò per guardare il ragazzo che era entrato. Era Harry.
"Oh, sei solo tu... che spavento Haz!"
"Haz?" Domandò confuso il ragazzo.
"Si, un soprannome, no?" Chiese divertita Sophie. Harry annuì sorridendo e sedendosi sul sedile con sopra inciso Ramoso.
I due iniziarono a parlare sulla loro vita. Harry parlò dei Dursley e Sophie parlò dei suoi compagni di dormitorio.
"No seriamente! Mi hanno fatto solo tre regali per i miei compleanni! Uno stuzzicadenti, un sasso e un fazzoletto!"
"Beh, almeno erano originali! All'orfanotrofio di solito non ricevevo nessun regalo. Anche perché l'unica amica che avevo era Sharon, la mia compagna di stanza. E dire che all'inizio ci odiavamo! Mi ricordo che lei è arrivata quando io avevo sei anni e pretendeva di essere compatita e amata da tutti perché i suoi genitori l'avevano abbandonata. I miei genitori sono letteralmente scomparsi. Uno è finito ad Azkaban ipoteticamente senza aver fatto niente è senza processo!"
"Mio Dio. E allora i miei che sono morti per proteggermi?"
"Bah. Fatto sta che ci siamo odiate per tre anni poi siamo diventate amiche. Vorrei veramente che potesse venire ad Hogwarts... il suo compleanno è oggi, a pensarci bene..."
"Beh, Sophie, io devo andare. Prima ho incontrato un ragazzo che mi ha chiesto di andare con lui nel suo scompartimento. A dopo!*" disse Harry. Sophie annuì e congedò Harry mentre il treno iniziava a muoversi.
Poco dopo la porta dello scompartimento si aprì ancora, mostrando la figura di... aspetta un attimo, Sharon?
"Sharon!?" Urlò Sophie, sorpresa.
"Sophie è il mio nome!" Urlò di rimando l'altra.
"Idiota. Ma cosa ci fai qui?"
"Beh, in realtà, Piton, o come cavolo si chiama, alle 10 e mezza è arrivato in orfanotrofio tutto trafelato con un baule e mi fa "Sharon Erodyle, vieni. Abbiamo poco tempo e deve prendere una bacchetta a Diagon Allley. Ci risulta che lei sia una strega. Avanti. Si muova." E mi ha portata a Diagon Alley a comprare la bacchetta. Siamo arrivati appena in tempo. Per fortuna ha appellato i miei vestiti prima di andare a comprare la bacchetta"
"Oddio Sharon! Ma è bellissimo!"
"Già. Ora potrei sedermi?" Chiese la ragazza ridacchiando. Sophie annuì ritornando a sedere al suo posto. Sharon si sedette sul sedile con su scritto Felpato. Le due iniziarono a scherzare e dopo poco tempo la porta si aprì di nuovo e una ragazza alta, con lunghi capelli castani e due occhi color del cielo fece la sua entrata nello scompartimento.
"Ehm, Ciao?" Fece Sharon.
"Ciao! Ehm... io sono Fraya Sandmine. E voi?"
"Piacere, Sharon Erondyle!" Rispose Sharon porgendole la mano che a ragazza strinse.
"Oh, ehm... io sono Sophie Black..." Rispose Sophie timidamente. Fraya sorrise, un bel sorriso che scaldò il cuore di Sophie.
Fraya si sedette sul sedile con su scritto Ramoso.
Iniziarono a conoscersi e Sophie trovò Fraya molto simpatica. Era dolce e gentile ma se si iniziava a parlare di qual cose in cui era brava diventava molto orgogliosa e presuntuosa. Ma era molto divertente. Tra l'altro era una nata Babbana proprio come Sharon.
Appena finirono di conoscersi lo scompartimento si aprì per la quarta volta in dieci minuti.
Entrò una ragazza bassa, magra, forse troppo, lunghi capelli color caramello e gli occhi neri.
"Oh, ehm...scusate..ehm io sono, Victoire Herciock." Disse la ragazza.
"Sharon Erondyle"
"Fraya Sandmine"
"Sophie Black"
Victoire sgranò gli occhi.
"Black? Come quel Black che è finito ad Azkaban?"
"Era mio padre..."
"Beh... mi dispiace molto per tuo padre, Sophie."
"Oh fa niente. Non l'ho mai conosciuto."
Victoire sorrise sedendosi sul sedile con su scritto Codaliscia.
Una leggera folata di vento scosse i capelli delle quattro ragazze e in quel momento Sophie seppe che era l'inizio di una lunga amicizia.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Le ragazze parlarono a lungo e finalmente arrivò il momento di cambiarsi. Una volta indossate le tuniche di Hogwarts le ragazze si risedettero.
"Vi rendete conto? Siamo ad Hogwarts! Ommiodio svengo. Me lo sento sverrò." Disse un'ecitatissima Victoire che essendo cresciuta in una famiglia di maghi aveva più esperienza delle altre tre"
"Hai ragione, chissà cosa ci aspetterà" le diede corda Sharon con gli occhi sognanti.
Sophie scosse la testa ridendo, accompagnata da Fraya.
Poco dopo il treno si fermò e gli studenti scesero dal treno. Un vocione richiamò gli studenti del primo anno.
"PRIMO ANNO! PRIMO ANNO CON ME! AVANTI, MUOVIAMOCI!" Sophie si girò verso la fonte della voce e vide Hagrid. Un sorriso spuntò sulla sua faccia.
Tutti i bambini seguirono Hagrid che gli portò verso un Lago dove c'erano tante piccole barchette.
"NON PIÙ DI QUATTRO PER BARCA!"Avvisò Hagrid mentre saliva sulla prima barca.
Sophie, Sharon, Fraya e Victoire salirono sull'ultima barchetta e appena tutte e quattro furono dentro questa si mosse da sola.
"Porco Poseidone!"
"Eh?"
"Ma si Poseidone, il Dio del mare, dell'acqua!"
"Sharon, leggere Percy Jackson ti fa male."
"Touche"
Fraya e Victoire si guardarono confuse ma Sophie scosse la testa, non avrebbe spiegato a loro due che la sua migliore amica e lei erano affette da fangirlite acuta**.
Ad un tratto un coro di 'ohhhh' si levò dalle barche più avanti e le quattro amiche levarono lo sguardo in alto.
Le loro bocche si spalancarono per lo stupore.
Su un'enorme roccia c'era un castello enorme, pieno di torri e torrette con mille luci che provenivano dall'interno.
Un'insolita sensazione invase Sophie, era come se, per la prima volta in vita sua, fosse veramente a casa. E dire che non era neanche entrata.
Quando le barche toccarono terra e tutti i bambini furono scesi Hagrid guidò tutti verso il castello dove, all'entrata, c'era ad aspettarli una donna con i capelli corvini e un lungo mantello verde.
Sophie si sentì invadere da un'emozione inaspettata: Era finalmente ad Hogwarts!
Angolo autrice.
Salve maghetti!
Allora, oggi capitolo un po' più lungo per l'arrivo a Hogwarts!
Bene, cosa ne pensate di Fraya?
E di Victoire?
Beh avrete notato che molto probabilmente loro sono le nuove Malandrine!
Più avanti svelerò altro, tranquilli!
Tra l'altro Fraya, Sharon e Victoire sono ispirate ad alcune mie amiche.
Sharon è Anna Maria, è su wattpad. È anmary13.
Fraya sarebbe Cecilia che èstata obbligata dalla sottoscritta a leggere tutti i libri e a guardare i film. E ora vuole pure comprarsi la Bacchetta di Sambuco. Che brava ragazza.
E Victoire sarebbe pizzapazza64 che è una mia compagna di classe che mi sta molto simpatica.
Quindi, se il capitolo vi è piaciuto, lasciate una stellina e commentate!
Buon Pomeriggio da
Baby_Slytherin
*In questa storia Harry e Ron si conoscono prima di entrare nel binario e Ron chiede ad Harry se vuole sedersi con lui. Spero non vi dia fastidio se apporto delle piccole modifiche!
**Fangirlite acuta è una malattia inventata dalla mia migliore amica.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro