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Sophie rimase a bocca aperta. Diagon Alley era un posto bellissimo! C'erano negozi ovunque e c'era un mucchio di gente che passeggiava o che parlava tra loro. Sophie non aveva mai visto nulla di simile.
"Bello, vero?" Chiese Silente.
"Magnifico, signore. Veramente magnifico!" Rispose Sophie. Aveva gli occhi che le brillavano.
"Bene allora, per prima cosa direi di andare alla Gringott per prelevare i soldi che i tuoi genitori ti hanno lasciato. Che ne dici?"
"Si signore!"
I due si avviarono verso la nota banca magica mentre Albus spiegava tutto sulla banca a Sophie. "Vedi, non c'è luogo più sicuro della Gringott. Forse solo Hogwarts." Disse convinto Silente, a cappella con un uomo a dir poco troppo alto per essere un normale essere umano. L'uomo gigante si girò di scatto, sorpreso. "Albus Silente! Che piacere vederla qui!"
"Oh Salve Hagrid! Come va?"
"Ci va bene signore. Ora accompagno il giovane Harry Potter a prelevare i suoi soldi!" Disse tutto contento Hagrid. Solo a quel punto Sophie si accorse di un ragazzino. Doveva avere più o meno la sua età, capelli neri e arruffati, occhi verdi e profondi e una cicatrice a forma di fulmine. Aspetta un attimo, una cicatrice a forma di fulmine? Silente le aveva parlato di un bambino con quella particolare cicatrice. Harry James Potter, figlio di James Potter e Lily Evans. James era il migliore amico dei suoi genitori ed era morto nel tentativo di proteggere Harry, come sua madre, del resto.
Mentre i due adulti parlavano Sophie si avvicinò a Harry.
"Ehy!"
"Ehm... Ciao..."
"Piacere, sono Sophie Black. E tu?" Chiese Sophie, anche se conosceva già la risposta.
"Harry. Harry Potter." Rispose il bambino.
"Mi sembra strano che non mi conosci ancora!"
"Beh in realtà sono cresciuta in un orfanotrofio... sai i miei genitori sono scomparsi quando ero piccola..."
"Oh, mi dispiace... I miei sono stati uccisi da un tale pazzo, Lord Voldemort."
"Harry! Ma che cosa fai? Non devi dire il suo nome!" Lo gridò Hagrid, spaventato.
"Suvvia, Hagrid! Lo sai benissimo che non è un tabù! E poi prova pietà per il povero piccolo maghetto che si è impegnato molto per trovare un anagramma decente!" Dissero in coro due ragazzini con i capelli rossi. Dovevano essere gemelli, ipotizzò Sophie.
"FRED! GEORGE! Venite subito qui!" Urlò una voce femminile. I due si girarono verso Silente "È stato un piacere incontrarla signore!" Silente sorrise guardandoli andare via, poi richiamò Sophie e insieme a Hagrid andarono verso la Gringott.
Sophie scoprì che Hagrid era un mezzo-gigante. Sharon sarebbe stata molto contentadi conoscerlo, affezionata com'era ai giganti.
Harry era invece molto curioso, continuava a fare domande a Hagrid.
Finalmente arrivarono, la Gringott era un edificio imponente, bianco e dall'aria sembrava sicura. Quando entrarono Sophie vide questi strani esseri. Erano bassi, con lunghe orecchie e un lungo naso. La ragazzina guardò interrogativa uno di loro e Silente lo notò "Questi, sono Goblin, Sophie." "Goblin?" "Creature straordinarie, i Goblin. Non saranno il ritratto della simpatia ma se sono gli "impiegati", come li chiamerebbero i babbani, della Gringott c'è un motivo". Sophie annuì continuando ad osservare quelle strane creature. Si fermarono davanti a un Goblin che era sistemato più in alto degli altri e Silente disse "La signorina Sophie Black vorrebbe prelevare del denaro. Abbiamo la chiave" concluse porgendo una minuscola chiave. La creatura annuì e poi fece strada ai due che salutarono Hagrid e Harry.
Un altro Goblin li fece salire su un carrellino e poi iniziò a scendere.
"CAMERA BLINDATA NUMERO 394" urlò il Goblin.
"La lanterna" chiese rivolto a Silente che gli porse una lanterna a olio.
"La chiave" domandò ancora. Silente gli lasciò anche quella e il Goblin aprì la Camera blindata rivelando una montagna di galeoni.
"Ommioddio. Non può essere tutto mio, andiamo!"
"E invece si, Sophie. I tuoi genitori ti hanno lasciato un bel gruzzoletto eh?"
"Ma porco il mondo, sono rimasta 11 anni in orfanotrofio povera come non so che cosa e poi ora mi ritrovo con tutti questi soldi? Wow..." Silente sorrise e invintò la ragazza a prendere un po' di soldi.
Uscirono dalla banca e andarono al Ghirigoro per comprare i libri necessari. Poi andarono a comprare le vesti per Hogwarts da Madame Malkin*, andarono anche in un negozio di animali per comprare un gufo a Sophie. Il gufo era grigio con qualche macchia marrone qua e la, gli occhietti erano neri e vispi, e questa era stata la caratteristica che aveva colpito di più Sophie.
"Awww che carino!" Disse appena fuori dal negozio quando il gufo iniziò a beccarla dolcemente sul dito che aveva infilato nella gabbia per accarezzarlo. "Hai gusto per i gufi. Quello sembra in salute, perfetto per il suo ruolo!" "Quale ruolo?" "I gufi a Hogwarts servono per spedire e ricevere lettere. Il tuo è proprio perfetto" "Bhe grazie signore!".
Poi comprarono il calderone e gli ingredienti per pozioni ed infine andarono da Ollivander per comprare la bacchetta. "Ommiodio non ci posso credere. Tra poco avrò una bacchetta, fighissimo!" Disse Sophie mentre entravano da Ollivander.
"Buongiorno" disse una voce. Sophie alzò gli occhi verso il bancone dove un uomo li guardava con gli occhi grigi senza mai sbattere le palpebre.
Inquietante pensò Sophie per poi salutare a sua volta.
"Bene bene bene... vediamo un po'... ragazza allunga il braccio della bacchetta!" Ordinò Ollivander. Sophie alzò il braccio destro e mentre Ollivander prendeva le misure del suo braccio con un metro magico e cerca a la bacchetta adatta iniziò a conversare con lui.
"Sei emozionata, signorina Black?"
"Ehmm...Si molto...ma come fa conoscere il mio cognome?"
"Oh, riconosco i componenti della stessa famiglia e i Black non sono difficili da individuare" spiegò l'uomo.
"Capisco" rispose Sophie anche se non ci aveva capito una mazza
"Bene, provi questa" disse porgendole una bacchetta abbastanza lunga. "11 centimetri, ciliegio, corda di cuore di drago, abbastanza flessibile" spiegò in fretta. Sophie osservò la bacchetta prima di guardare Silente che le spiegò "Avanti, agitala!" Sophie annuì e agitò la bacchetta, che fece fuoriuscire alcune scintille verde acceso. "Fantastico! Veramente Fantastico!" Esclamò Ollivander. "Al primo colpo! Non capita spesso!" Sophie sorrise, un grande sorriso pieno di felicità. Aveva una bacchetta. Una vera bacchetta. Fantastico!
Salutò Ollivander dopo che questo le porse la scatola con la bacchetta e poi uscì con Silente che la riaccompagnò all'orfanotrofio.
"Bene Sophie, il 1 settembre ti manderò un mio conoscente. Fatti trovare pronta per le 10. Ok?" "Certo Signore." "Ci vediamo a Hogwarts, Sophie." Detto questo sparì con un sonoro pop.
Sophie entrò nella sua stanza e fu accolta da Sharon che la atterrò. "Ciao Sharon! È bello rivederti ma potresti alzarti?" Sharon ridacchiò, alzandosi.
"Dai fammi vedere cosa... QUELLO È UN GUFO??" "Sì, bello vero?" "Oddio che carinooooo!" Sophie scoppiò a ridere. "Come si chiama?" "Bella domanda" "Non gli hai dato un nome?" "No..." "Bene. Significa che lo faremo ora!"
Le due si guardarono negli occhi mentre un ghigno malandrino prendeva forma sulle labbra di Sharon. Perfetto pensò Sophie ora mi vomiterá addosso i nomi più insoliti. Mio Dio salvatemi.
"Allora, che ne dici di Norberto?"
"Ma che nome è?"
"Allora... Gufetto!"
"Se certo, Giorgetto."
"Non male...ma No... che ne dici di...
"Ferma, Ferma, Ferma. Che ne dici di Coffee?"
"Caffè? Ma ti sei bevuta qualcosa mentre eri fuori?"
"No..."
"Anzi... è perfetto! Da dove ti escono queste idee ma io non so!" Sophie ridacchiò Sharon sapeva essere molto bipolare "Comunque, tu non volevi vedere i miei oggetti da mago professionista?" A Sharon brillantini gli occhi "Me li fai davvero vedere?" "Certo! Sei la mia migliore amica!" "Pfff ovvio no?" "Lol basta. Vieni che ti faccio vedere"
Prese il baule che le aveva dato Silente una volta fin it le compere che era rimasto sulla porta e lo trascinò nel centro della stanza, chiudendo la porta.
"Allora, questi sono i miei libri."
"Wow! Studierai Pozioni! Trasfigurazione? Cos'è?"
"Che ne so! Ti dirò quando arriverò no?"
"Giusto."
"Comunque, questa è la mia divisa. La cravatta cambierà in base alla casa di cui farò parte. Le case di chiamano Grifondoro, in questo caso la cravatta sarà rossa. Tassorosso, e in questo caso sarà gialla.
Corvonero, sarà blu.
Serpeverde, sarà verde."
"Che figata, voglio venire anch'io."
"Mm ma tu sei Babbana..."
"Babbana?"
"Lascia perdere. Non so se tu potrai venire..."
"Non importa su su continuiamo!" Impose Sharon. Sophie annuì sorridendo.
"Questo è il mio calderone per pozioni. E questi sono gli ingredienti ke pozioni insieme alle fiale."
"Che figata"
"Già. Ora arriviamo al punto forte!"
"LA BACCHETTA??"
"La bacchetta." Detto questo Sophie estrasse la bacchetta.
"11 centimetri, ciliegio, corda di cuore di drago, abbastanza flessibile."
"Drago?"
"Senti, è un mondo magico. È ovvio che ci siano anche i Draghi, no?"
Sharon rise annuendo.
Finalmente arrivò l'ora di andare a dormire e Sophie si addormentò sperando che Agosto passasse in fretta...
Angolo autrice
Ehyla Maghetti!
Cosa ne dite? Vi piace il capitolo?
Oggi Sophie fa la conoscenza di Hagrid e Harry.
Tranquilli, Harry non sarà una presenza costante nella storia farà giusto qualche comparsa. Ci tengo anche a precisare che questa storia non è Harry Potter quindi niente pietra filosofale. Vi saranno altre avventure.
Comunque, nel prossimo capitolo si va a Hogwarts! Che bello!
Detto questo, lasciate una stellina se il capitolo vi è piaciuto e commentate!
Buona sera da
Baby_Slytherin
*Uso i nomi della nuova edizione perché per ora ho solo quelli. Mi scuso se non riconoscete alcuni termini
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