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Sophie camminava in tondo nella sua stanza. Ormai non usciva più dalla stanza per paura dei commenti degli altri bambini.
"Ora ho capito perché sei qui!"
"Ah si, Pettirson?"
"Si! I tuoi genitori si sono uccisi quando hanno scoperto che tu facevi cose strane!"
Le lacrime riaffiorarono a quel ricordo. Sophie aveva un vago ricordo dei genitori. Solo che non ricordava nessuna voce femminile. È prima di finire in orfanotrofio si ricordava di una voce che le diceva"Ti lascio questa per sicurezza. Sono sicuro che riuscirai a cavartela. E mi raccomando, quando sarai abbastanza grande, cerca papà Remus e proteggilo." Quella voce era il suo unico ricordo.
All'improvviso qualcuno bussò con prepotenza alla porta e fece sobbalzare la bambina. "SOPHIE!" gracchiò la voce della dirigente. "A-avanti" disse la bimba. Ma al posto della dirigente entrò un anziano Signore dall'aria serena che sorrise a Sophie.
"Piacere, Albus Silente!"
"Sophie Black"
"Sei uguale a uno dei tuoi papà!"
"Eh?"
"Tuo padre era omosessuale Sophie. E sposò l'altro tuo papà subito dopo la tua nascita. Wow, ha guardarti bene hai gli stessi occhi dell'altro tuo papà. Le coincidenze"
Sophie era confusa. Quell'uomo conosceva i suoi genitori?
"Mi scusi Signore, ma come fa a conoscere i miei genitori?"
"Oh, Sophie, Sophie. I tuoi genitori erano maghi! E frequentavano la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts! E anche tu sei una strega, Sophie."
"È impossibile, signore!"
"Senti Sophie, ascoltami. Ti capita mai di far succedere cose strane quando sei arrabbiata, triste o altro?"
"Si signore...soprattutto quando sono arrabbiata."
"Ti va di raccontarmi qualcosa?"
"Ehmm... Ah si! Un giorno a pranzo una mia compagna, Marlene Pettirson, ha fatto un ennesimo commento sui miei genitori e io mi sono arrabbiata e lei ha iniziato a gonfiarsi e ha preso il volo! È stato divertente."
Silente annuì con un tenue sorriso sulle labbra.
"Bene Sophie, a Hogwarts vi sono persone come te, che fanno queste cose. La magia ecco cosa hai utilizzato contro Marlene. Ovviamente per ora non puoi ancora controllarla. È questo che insegniamo a Hogwarts. A controllare la magia. Ora, io sono qui per consegnarsi la tua lettera in quanto mi risulta che oggi, 27 gennaio, tu compia 11 anni! È vero?"
"Si signore!" Rispose la bimba con entusiasmo. Silente sorrise.
"Bene, allora posso consegnarti la tua lettera per Hogwarts con la lista dei materiali scolastici. Dovrai andare a Diagon Alley per trovarli."
"E dov'è Diagon Alley signore?"
"Beh devi andare al Paiolo Magico. Lo potrai vedere perché sei una strega mentre i babbani, gente non magica, non può vederlo. Una volta che sarai li chiedi al commesso, Tom. Lui saprà aiutarti."
"Ehmm... Signore?"
"Si?"
"Po-Potrebbe accompagnarmi lei? Non credo di essere in grado di prendere tutto da sola..."
"Ma certo Sophie! Tornerò qui il trent'un luglio e andremo a prendere il materiale per la scuola. Poi dovrai rimanere qui fino al primo settembre quando manderò un mio conoscente per farti portare al binario 9/34."
"Binario 9/34?"
"Si, poi capirai. Arrivederci Sophie!"
"Arrivederci signore..."
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Finalmente arrivò quel dannato 31 luglio. Sophie era euforica, non vedeva l'ora che il signor Silente venisse a prenderla. Sophie aveva stretto un forte legame con quel simpatico vecchio. Infatti Albus Silente veniva tutti i mesi a trovarla e ogni volta le raccontava dei suoi genitori. Così quando Marlene le faceva delle battutacce lei rispondeva a tono. Ora la sua vita aveva avuto una svolta.
Erano le sette del 31 luglio quando Sophie si rese conto che il giorno che più aspettava era finalmente arrivato. Si alzò dal letto senza dimenticarsi di far più rumore possibile, svegliando la sua compagna di stanza nonché migliore amica, Sharon. Sharon si esibì in un ampio repertorio di imprecazioni per poi alzarsi a sedere.
Sharon era una ragazza bassa, con lunghi capelli neri e lisci e con due occhi color cioccolato. Inoltre era provvista di un senso dell'umorismo discutibile che però era compensato dalla sua gentilezza. Infatti la ragazza cercava in tutti i modi di sembrare dura e senza cuore ma in realtà aveva un enorme senso di gentilezza.
Comunque Sophie la guardò e disse "Sei bellissima Sharon. Hai quel tocco in faccia del tipo, non-dovevi-svegliarmi-testa-di-cazzo"
Sharon borbottò qualcosa di incomprensibile e poi si rigettò a peso morto sul letto.
"Babbana" sussurò Sophie. Quella parola le era stata insegnata qualche settimana prima da Silente e ora poteva usarla, con una sorta di insano piacere nel pronunciare quella parola.
Mentre pensava a tutto quello che avrebbe comprato e scoperto Sophie si preparò per uscire. Poi prese la sua lista del materiale e si mise seduta sul letto.
Nel frattempo Sharon era venuta a conoscenza del mattino presto, o come preferiva ricordare in quel momento all'amica, all'Alba.
Alla fine arrivarono le nove, l'ora prevista per l'incontro tra Silente e Sophie. Sharon la abbracciò sussurandole in un orecchio "appena arrivi esaminiamo insieme quelle robe da mago professionista!" E mentre Sophie annuiva ridendo Sharon le lasciò un bacio sulla guancia per poi spingerla verso Albus.
Silente la fermò prima che lei potesse cadergli rovinosamente addosso rischiando di fratturargli la schiena.
"Sophie, vedo che sei sveglia, e soprattuto sobria, quindi possiamo andare!"
"Certo Signore! Ciao Sharon, a dopo!"
Sophie uscì insieme a Silente per poi fermarsi dietro a un possente edificio.
"Ora, Sophie, afferra il mio braccio"
Una volta eseguito l'ordine una strana sensazione l'invase. Sophie si sentiva premere da tutte le parti, come se qualcosa la stesse comprimendo per restrigerla, faceva fatica a respirare e non vedeva niente.
Poi, finalmente, la sensazione finì e quando riaprì gli occhi si trovavano davanti a un bar sporco e dall'aria trasandata.
"Bene, entriamo" invitò Silente e insieme entrarono nel bar.
Poi uscirono da una porticina e Silente tirò fuori la sua bacchetta, Sophie la osservò, affascinata. La bacchetta era lunga e di legno scuro e c'erano delle sottospecie di "pretuberanze" ovali a distanza regolare.
Silente battè la bacchetta sul muro, come se stesse lasciando una prova che lui era un mago e poteva passare. Poi i mattoni iniziarono a spostarsi creando una sottospecie di passaggio.
"Benvenuta a Diagon Alley, Sophie!" Esclamò Silente, con allegria.

Angolo autrice
S halve Maghetti!
Allora, che ne dite? La mia prima storia seria!
Bene mi scuso ma WOLFSTAR IS LIFE e quindi sarà tipo ovunque. Scusatemi. Comunque!
Cosa ne pensate di Sophie?
Cosa ne pensate di Sharon (tranquilli ci sarà per tutta la durata del libro altrimenti non vi farei questa domanda)?
E di Marlene(anche lei ci tartasserá i Maroni per tutto il libro.)?
Detto questo, al prossimo capitolo, ricordatevi di lasciare una stellina se il capitolo vi è piaciuto e lasciate anche un commento!
Buona sera da
Baby_Slytherin

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