Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

3.

Crepuscolo di febbraio.

L'Ombra è per strada, nascosta nelle sbucciature di ginocchia dei bambini. Maschere abbandonate. Halloween lontana. Luci di coriandoli.

Marlene, con la fronte appoggiata ai vetri, butta lo sguardo sulle figurine che si muovono per strada con il passo infantile. Sguardo di madre, Marlene, bruna, Proserpina incatenata nell'Ade, ha le mani che giocherellano sul grembo rigonfio.

L'innocenza, la sua innocenza, si è perduta per strada in una calda mattina d'ottobre. Pulsioni di malvagità. Mesi di nausee. Due minuti e quarantadue secondi. Un atto l'ha scavata nel profondo e adesso il profondo ribolle. La lava preme nella camera magmatica di un vulcano.

Johnny è una maschera. Un mormorio di immobilità. Anche Johnny è stato stuprato nel tentativo di difendere la sorella.

L'Ombra era presente, quella sera, assistente e vittima di un uomo dalle sembianze di amante e amico fraterno. Colpevole, al crepuscolo va a far loro visita, senza biscotti né fiori e senza consolazione.

La memoria.

I bambini del quartiere conoscono Marlene e la amano. Il potere del suo aspetto non lascia scampo, li soggioga. Una ragazza incinta che vive con il fidanzato. Falsità fraterne.

L'alito di Marlene offusca il vetro. L'immagine della Marlene vergine fissa la Marlene madre, e tutto si mescola, occhi con occhi, bocca con bocca, innocenza e peccato, luce e ombra, coriandoli e stelle filanti.

L'amante l'attendeva nel vicolo, conosceva i suoi orari, amava le sue abitudini. L'ha presa alle spalle, di soppiatto. La commessa stanca di orari notturni s'è dibattuta con brividi di bambola. Lui è sceso nelle profondità dell'orchidea, ha violato il reggiseno bianco. Macchie di sangue, sudore e polvere.

Marlene ricorda i giochi infantili quando, con la consapevolezza di chi è ignaro, faceva stendere la bambola, vestita di plastica, nel letto con l'amico dallo sguardo immobile. Ricorda quando si nascondeva nell'ombra del vicolo e sollevava l'orlo del vestito, lo sguardo dei bambini che cercano di capire.

La padella sfrigola sul fuoco. Marlene si scosta dalla finestra, rimesta i dolori, spegne la carne e riaccende lo stufato. Lo schermo della televisione spenta rimanda l'immagine di una bambina a mani tese.

Può esistere piacere nello stupro?

Johnny usciva dall'officina meccanica. Le strade dei fratelli si incrociavano. Ha avvertito la moltiplicazione dei respiri e si è precipitato. Johnny ha visto l'asfalto scuro, Marlene uno scorcio di cielo blu e senza ritrosia. Non ha voluto chiudere gli occhi.

Battiti d'ali.

Le campane della chiesa battevano le sei e mezza. Serbare i segreti significa andarsene. Abbandonare volti e cercare un posto nuovo.

Johnny e Marlene vivono in una città che non li riconosce. Li ha adottati come una madre violata da rumori diversi. La campagna resta fedele alle tradizioni, tradizionali disprezzi.

L'Ombra era presente, quell'alba. Aleggiava intorno, scivolava fra le braccia, le cosce, entrava nei respiri. Si abbandonava contro i muri, inginocchiandosi fino a scomparire.

Marlene torna alla finestra e la apre. Una bambina si affaccia per accogliere il fratellino di ritorno dalla scuola. Johnny presto sarà a casa. Al gemito della sirena timbrerà il cartellino.

Il viso affonda fra le mani aperte, e la stanchezza sarebbe sopportabile se appartenesse a un corpo solo.

Cinque mesi.

Johnny cammina nel vicolo, mescolandosi fra i bambini. Uno di loro gli porge una maschera in segno di sfida. La risposta non si intuisce da dove sta Marlene. Johnny indossa la maschera e il bambino lo esamina.

Una bambina tende le mani. Cerca il profumo delle frittelle. La sofferenza necessita di maschere.

Marlene richiude la finestra, ha visto Johnny. La chiude come tempo fa chiuse le gambe. La bambina nello schermo della televisione è sparita.

Johnny restituisce la maschera. Chi ha paura?

Nessuno.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro