4 - Gli uomini di Marinette
Entrato sotto coperta Chat Noir si accorse presto di non essere più nella nave ma a scuola. Non aveva più dubbi era vittima di un qualche akumizzato.
Egli credeva che se stesse sognando non avrebbe mai sognato la scuola. Però capì che era un chiaro segno che stava per incontrare un se stesso presente, un se stesso che non credeva mai avrebbe visto.
Era scuola ed a scuola lui aveva visto più lati di se che neanche suo padre o lui avevano mai visto.
Si diresse verso la classe.
La classe non era delle più grandi ma era delle più rispettabili dell'istituto. La gente continuava a parlare la strana lignua che aveva udito parlare a Chloè e Antibug solo poco prima. Nella scuola non girava alcuna femmina.
Che cosa strana?
-...Marinette- capì Chat Noir ascoltando due ragazzi passare.
Marinette? Che c'entra Marinette?
Il cuore dell'eroe parigino battè poco più forte. Era come stato stregato. Come se in momento lo avessero costretto a desiderarla.
Devo parlare con Marinette
Si disse.
Iniziò a girare per la scuola senza dare sospetti. Beh se questo presente era la realtà dovevano avere tutti gli occhi fiderati di prosciutto.
Come potevano non accorgersi che lui era li?
L'akumatizzato sarà potente
Si disse ciò per poi avvicinarsi alla sua aula trovando la scena più strana del mondo. Marinette era circondata da moltissimi maschi e tutti emersi da una nube rosa shock.
Chat Noir si mise subito tra i maschi e Marinette rimanedo molto interdetto. Voltando lo sguardo alla sua destra si perse in un paio di occhi azzurri bellissimi e una capigliatura azzurra e nera poco più alto di lui.
Luka.
Il fratello di Juleka.
Come Adrien, tanto come Chat Noir, ne era un minimo geloso e al tempo stesso innamorato. Nel suo cuore solo lui poteva competere con Lady Bug.
Chat Noir si svegliò presto per fermare un altro ragazzo. Nathaniel, un ragazzo dai capello rossi anche lui molto carino ma per lui era solo un rivale. E poi il colpo di grazia arrivò quando vide Evil Illustrator, la forma akumizzata di Nathaniel e se stesso. Il suo primo vero ed unico rivale alla corte di Lady Bug ed alla sua gonnella: se stesso, Adrien Agreste.
Chat Noir decise di frapporsi tra Evil Illustrator e Marinette cercando di buttarlo fuori dall'aula e non appena aprì la porta la nube si espanse.
-Non hai salvato nessuno. Lo vedi prima di incontrare Lady Bug eri in grado di muoverti liberamente e di fare ciò che volevi, ora senza di lei non sei più in grado di essere un eroe.- lo sfotteva un'ombra bianca che volendo infierire aggiunse che ora per la sua incapacità di giudizio tutti erano in pericolo.
Eppure Chat Noir non ci rimase male. Al contrario, sfoggiò uno dei suoi sorrisi più belli e maliziosi di quelli che solo lui sapeva fare.
-Non so chi tu sia, ma di certo non hai un buon voto in chimica.- disse Chat Noir creandosi un accendino zebrato con la tavoletta di Evil Illustrator.
Chat accese l'accendino e vide in modo nitido una figura maschile che attirata l'attenzione dell'eroe.
Chat Noir sentiva però che la voce aveva ragione e la cosa lo abbatè molto tanto il ragazzo non si sentiva un eroe, quanto più si sentiva un peso, per Parigi e per Lady Bug.
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