Vi capita mai di avere la mente piena di pensieri? Quel fastidioso dolore proveniente dalle tempie e quella strana sensazione di star per annegare o che qualcosa di brutto stia per accadere mi sta divorando.

Devo andare a scuola, ma Allison ci sta impegnando più del dovuto ad uscire di casa ... ma quanto tempo ci mette? Non ho tutto il tempo del mondo e inoltre la vista di mio padre , che invade il salotto e che mi guarda dalla grande finestra contornata dal bianco laccato delle infrastrutture, mi fa rivoltare lo stomaco, cio' che mi chiedo è: come fa a restare lì fermo a bere il suo tè caldo senza avere il rimorso di limitare il suo unico figlio maschio.

Dopo interminabili attimi sprecati a guardare mio padre, Allison apre lo sportello dell'auto e fa la sua entrata in macchina.

"Ho fatto il più presto possibile" dice sistemandosi comodamente sul sedile mentre io metto in moto.

Si gira verso la direzione di nostro padre e lo saluta con la mano ricambiando il sorriso sul suo volto. Allison è sempre stata legata a lui e certe volte la invidio per il rapporto che è riuscita ad instaurare con quell'uomo che, giorno dopo giorno, diventa sempre più estraneo alla mia figura.

"Spero di non fare tardi per la lezione di storia" dichiara e come risposta riceve una mia risata amara.
Le lancio uno sguardo per cercare di capire la sua reazione alla mia risata uscita di getto, perchè è così divertente e anche ... triste pensare che io non vivo la spensieratezza di mia sorella  nonostante la comunanza dei genitori e lo stesso tetto sotto cui vivere.

"Tu sei preoccupata per storia?" chiedo ironicamente " di certo non conosci Mr Perez" la rimprovero. Mr Perez è il mio professore di arte che considera la sua materia di estrema importanza nonostante non ce ne freghi un cazzo a noi alunni e la considera un vero e proprio obbligo poichè è lui a spiegarcela. Si considera un uomo d'onore e rispettabile, soltanto perchè proviene da una famiglia nobiliare dell'Argentina, ma quello che forse lui non sa è che la sua famiglia si è trasferita qui per non fare la fame ... questi nobili decaduti!

Arrivati a scuola le nostre strade si separano e io mi dirigo verso il mio corso di arte.

Perez è lì che spiega davanti all'intera classe e grazie all'aiuto di Brian riesco a svignare il suo sguardo e la sua punizione.

Brian ha domandato al Mr Perez quale è l'aspirazione di Monet in quel quadro proiettato sulla Lim.

Non so cazzo sia.
Mr Perez contento della domanda gli spiega tutto nei minimi dettagli facendo addormentare mezza classe, eccetto il povero Brian che deve mantenere intatta la sua falsa curiosità per non far saltare la sua copertina.

Quando mi rivolge uno sguardo gli mimo con la bocca "Ti devo un favore" e lui annuisce con il suo sorriso falso proiettato vero Mr Perez.

Mi guardo intorno, essendo la conversazione abbastanza noiosa, ho bisogno di distrarmi e di certo qui non troverò niente da fare.

Il mio sguardo cade su Zack.
Quel ragazzo davvero spacciato e spregiudicato che crede di sapere tutto di tutti.
È intendo a disegnare qualcosa su di un foglio, la matita gli scivola leggera tra le mani e danza sulla carta.

Forse c'è a qualcuno a cui interessi davvero l'arte e la lezione di Mr Perez.

Qualche banco in là c'è Liam Smith. Un ragazzo che ho conosciuto a qualche festa e che spesso viene invitato soltanto perchè è il figlio del vice-sceriffo del paese.
È un ragazzo davvero dolce, ma chiuso e credo che la sua spontanea felicità nasconda qualcosa e come se il mio sguardo fosse stato una pacca sulla spalla si gira e mi guarda.
Mi sta rivolgendo un sorriso che accompagna con un occhiolino.

Sorrido di rimando e distolgo i miei occhi da lui per concentrarli due banchi più avanti.
Brian è un ragazzo ribelle, lo so perchè abbiamo lo stesso modo di pensare, ma a differenza sua io amo mia sorella, ho qualcuno da proteggere, lui non ha nessuno.

E di certo io mio sguardo non poteva non collassare su di lui: Nate O' Connel.
Un ragazzo che fissa l'uomo davanti a lui, intendo a spiegare la lezione, e contemporaneamente cerca di risolvere il grande enigma che gli affolla la vita e i pensieri.

Tutti hanno dei pensieri e i miei sono appena stati interrotti dalla campanella.

Esco fuori insieme alla massa di ragazzi che si disperde in modo disordinato in tutti i corridoi.

Vedo da lontano Hilary che parla vividamente con un ragazzo e se la mia vista non mi inganna lei sta gesticolando? E quando Hilary gesticola significa soltanto una cosa: È arrabbiata.

Cerco di mettere a fuoco il ragazzo e l'unica cosa che riesco a distinguere da questa distanza è la sua massa di ricci.

Mi avvicino per cercare di capire cosa stia succedendo ... se ha fatto qualcosa alla mia Hilary giuro che lo uccido.

"Che succede?" Il mio tono è alterato.
Hilary incrocia le braccia sotto al seno.

"Tom non vuole capire che il bagno deve lasciarlo libero per me!" Dichiara.

Tom? Il fratellastro? Mi ero dimenticata che la madre di Hilary volesse risposarsi e che avesse un compagno. Quindi questo è il famoso cazzone che lei odia.

Entrambi si odiano da come mi racconta Hilary, ma dagli occhi di questo ragazzo riesco a percepire la mancanza di qualcosa ... una vera famiglia forse.

Tiro un sospiro di sollievo e scuoto la testa per essermi preoccupato per una cosa insulsa come questa... forse se non fosse stata Hilary la mia reazione non sarebbe stata sempre la stessa.

Saluto Hilary con un bacio sulla fronte e mi dirigo verso la mia prossima lezione: Astronomia.

Passo per i corridoi e noto Allison intenta a prendere i suoi libro dall'armadietto.

Il suo viso rilassato illumina lo spazio che la circonda e si distingue dagli altri che sono presenti nel corridoio.

I loro volti sono delle vere e proprie maschere.Questo è un mondo fatto di maschere.