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Odio l'alcol

Mi sveglio di soprassalto.
Mi guardo intorno. Riconoscerei questa stanza dovunque. Ho passato la mia intera infanzia qui dentro, questa è la camera di Hilary.

Mi giro al lato sinisto del letto e la vedo con la faccia spiaccicata sul cuscino e i capelli biondi che gliela ricoprono in modo disordinato.

Mi alzo e vedo sul piccolo comodino un bicchiere d'acqua con un'aspirina.
Io amo Hilary!Non mi stancherò mai di dirlo.

Dopo avre preso la medicina cerco la mia borsa, ma non riesco a trovarla. Dove è?
No no no. Non posso averla persa. C'è tutto lì dentro. Il diario di Ben, il cellulare, i soldi e il diario di Beth.

Cerco di fare mente locale, ma non ricordo molto di quello che ho fatto, forse l'ho lasciata a casa. Cerco di convincere me stessa che la borsa sia a casa mia cercando di calmarmi per l'ansia di aver perso la borsa, ma tutto sembra inutile. Bisogna svegliare Hilary.

Cerco di trovare un metodo per svegliarla in un modo dolce, Hilary non è una persona molto socievole di mattina. Potrei portarle la colazione a letto? Potrei urlarle contro finchè non mi manda a quel paese?

Decido di essere buona questa volta e vado giù in cucina dritta verso il figro per prendere qualcosa  e noto. un post it di sua madre:

Torno tardi. Stasera starete tu e Tom. Buona cena e ti voglio bene tesoro.

Devo ricordadmi di avvertirla.

Prendo il succo di frutta e lo verso in un bicchiere e poi prendo dei cereali.

Hilary non ama il latte e non so cosa altro darle.Forse potrei chiamare il bar qui di fronte e farmi portare qualcosa, ma come lo chiamo se non ho il telefono? E se ben ricordo hilary non ha un telefono di casa.
Quindi dovrà arrangiarsi a questa specie di colazione improvvisata.

La porta bussa e vado ad aprire. Chi può essere?La madre di Hilary arriverà stasera.
Quando apro mi ritrovo Liam davanti, vedendo la sua figura una domanda mi balena in testa: che ci fa qui a casa di Hilary? Si conoscono?

"Hey!" Sembra sorpreso di vedermi qui.
"Hey " gli rispondo a tono facendogli capire la mia curiosità Lo faccio entrare.

"Perché sei qui?" lo so posso sembrare sgarbata ma la mia curiosità non riesce a contenersi.

" Io dovevo chiedere una cosa a Hilary!" mi sbaglio o sta cercando di trovare una scusa?

"Vi conoscete?"ribatto subito.
Annuisce.
"Come?" continuo.
"Ah qui qualcuno è troppo curiosa ma io non posso dirti di più. Se vuoi saperlo chiedilo a lei!"

Sbuffo. So che non me lo dirà. E se fosse qualcosa collegato ai documenti che ho trovato nell'ufficio di papà?

Forse questo spigherebbe il nome di Hilary nei documenti . Ma cosa vuole Liam da lei? Forse il padre vuole sapere altre cose. Lei sa qualcosa della morte di Beth che io non so e che mi nasconde? Quindi lei sa la verità? Allora Nate è colpevole?O Brian?

Ahh non so che pensare. Sbuffo e mi siedo sullo sgabello che c'è in cucina.

"Hey tutto bene?" mi chiede Liam dolcemente.
Lo guardo dritto negli occhi e capisco che questo ragazzo non sarebbe in grado di far male nessuno. Ma di mentire?

Annuisco.
"Sto bene" gli dico.

Mi guarda con un sopracciglio alzato
"Non si direbbe dalla tua espressione!"afferma.

"E solo che odio l'alcol" dico massaggiandomi le tempie.

"Hai preso qualcosa contro il mal di testa?"annuisco.
"Non preoccuparti passerà. La prima volta è orribile!"afferma con una smorfia sul viso.

"Come è stata la tua prima volta?"
"Ho bevuto talmente tanto alcol ad una festa che quando sono tronato a casa ho fatto lo spogliarello davanti a mia madre"

Rido.
"Menomale che era tua madre" dico " non credo sia così orribile come prima volta!"esclamo.

"Ah si?" mi guarda con un sopracciglio alzato "E se ti dicessi che il palo era mio padre?"confessa con un sorriso.

Rido a crepapelle.
Non ce la faccio a smettere e a quanto pare anche lui, ma smettiamo non appena qualcuno bussa alla porta.

Lui va ad aprire mentre io cerco di fare il caffè e distrarmi dal ricordo di lui che balla intorno a suo padre davanti a sua madre.

"Quel sorriso è perché pensi a me?"

Qualcuno mi domanda da dietro proferendo quelle parole vicino al mio orecchio provocandomi una scarica di adrenalina.
Mi giro e sono faccia a faccia con Nate.
Biondo contro castano.Occhi azzurri contro occhi azzuri.L'oceano che fa straripare il fiume.

"No!" affermo tutto di un fiato.
Mi allontano.

"Chi ha portaro questa roba?" chiedo a Liam dopo aver visto la montagnia di cornetti e brioches che ci sono.

Nate si avvicina la tavolo della cucina dove mi sono appoggiata.
"Tuo padre mi ha detto che non sei tornata a casa ieri sera e quindi ho pensato che fossi a casa di Hilary. Volevo darti il buongiorno!"
Mi dice con un sorriso dolce, ma subito diventa serio quando vede che sto per fargli una domanda.

Sa che non deve dare fuoco alla mia curiosità
"Come conosci casa di Hilary ?"

Si rilassa come si aspettasse un altra domanda.
Non voglio chiedergli perché fosse a casa mia. Aspetterò per fargli quella domanda.

"Zack" afferma.

"Zack?"Ripeto confusa.
Lui afferma e Liam si irrigidisce mentre Nate sorride.

Gurdo Liam e Nate.
"Vi conoscete?" chiedo.
"No" dice Liam " si" afferma Nate contemporaneamente alla negazione di Liam.

"Bene quindi vi conoscete!" Affermo
"Conosci anche gli altri?" Sfido liam con lo sguardo. "Non metirmi ti prego!" sussurro speranzosa.
Annuisce.
"Mi direte cosa sta succedendo?"

"No" afferma Nate.
"Perché ?" Lo sfido.
Si alza incastrando la schiena contro il frigo e il suo petto attaccato al mio.
"Resta nel tuo mondo!" mi sussurra all'orecchio.

Come fa a sapere del mio mondo.
"Come lo sai? Ah certo Hilary!"dichiaro.

"No! Non è la prima volta che ti ho notata Allison. Un ottimista come te si nota subito" afferma.

Dopo poco si allonta e Hilary fa il suo ingresso in cucina.
"Cosa ci fate qui?"chiede inizialmente sbadigliando, ma quando nota la mia presenza si mette in riga.
"Non essere sorpresa. Tu li conosci!" sbotto.

Quell'ultima affermazione li lascio in cucina, esco di casa e vado dritta a casa mia.
Quando arrivo vado dritta verso le scale per arrivare in camera mia. Noto mio padre che le sta percorrendo con lo sguardo abbassato sui suoi soliti documenti.
Questa volta non cerco neanche ti attirare la sua attenzione. Mi fermo, ma non per mia volontà. Qualcosa mi trattiene. Quando abbasso lo sguardo sul mio polso, noto la mano di mio padre.
Dopo tanto tempo questo è l'unico contatto che ho avuto con lui. Alzo la testa per cercare il suo sguardo, forse questo è il momento giusto per non negarmelo, ma mi sbaglio.
Tiene ancora lo sguardo sui suoi documenti.

"Nate ha chiesto di te oggi" afferma con toni calmo" Stagli lontana " continua. Dopo quelle pochi parole va via, lasciandomi libera di salire su in camera mia.

Come? Tutti mi dicono cosa devo fare e non do ascolto a nessuno, adesso lui mi ordina di fare una cosa,dopo tanto tempo in cui non si è interessato di sua figlia, e dovrei ascoltarlo?

Vado a lavarmi per sbollire la rabbia.
Quando mi metto nel letto cerco di dormire ma con scarsi risultati, gli incubi di Ben sono tornati più vivi che mai.

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