Il primo appuntamento
La sveglia suona ripetutamente, la spengo e cerco invano di svegliarmi.
Quando mi sveglio corro verso il bagno per prepararmi. Mi guardo allo specchio, sembro uno zombie.
Ieri Nate mi ha fatto fare davvero tardi.
È venuto da me e siamo andati nel nostro posto speciale. Abbiamo urlato come matti perché eravamo ubriachi, strano a dirlo ma mi ha fatto bere alcolici fino ad un certo punto perchè voleva impedire che mi sentissi male.
Siamo poi arrivati a casa sua e ci siamo baciati fino allo sfinimento. Alla fine verso le 5:00 di mattina mi ha portata a casa e adesso eccomi qui a fissarmi nello specchio.
Sono le 7:10. Devo muovermi se voglio andare a scuola, devo andarci perché non vedo l'ora di abbracciare Nate.
Sempre se si farà abbracciare, non so mai come comportarmi con lui. Lui è imprevedibile ma io lo amo comunque.
Esco di casa senza salutare nessuno e non facendo neanche colazione. Voglio solo correre a scuola per vederlo.
Ormai sono due giorni che lui mi ha detto che mi ama, ma non so se lui è...... si quella cosa lì.
Non so neanche come definire il nostro rapporto perché io non ho avuto nessun ragazzo o nessun contatto così vicino con un ragazzo prima di lui. Nessuno ha mai attirato la mia attenzione.Lui è ..... non so come definirlo.
Speciale ... ecco!
Quando arrivo a scuola ho il fiatone, forse dovrei fare uno sport, potrei fare uno sport di coppia con Nate.
Coppia? Ahh solo al pensiero vorrei svenire. Mi sento una di quelle ragazze tutte perfettine che urlano appena vedono un bel ragazzo.
Solo a pensarci mi viene da ridere.E se ci provo??Mi guardo a destra e a sinistra.
Non c'è nessuno. Tutti sono entrati però farò tardi!
Chi se ne frega!
Voglio farlo! Inizio a saltare e ad urlare come una di quelle ragazze senza cervello. Salto su un piedo e faccio quelle risatine stranbe.
"Se per vedere questo spettacolo esilarante di prima mattina devo fare tardi alla lezione di storia ed essere urlato o per le mie condizioni anche sospeso, ne vale davvero la pena" le risate sono a crepapelle.
Nate é qui! Che figura.
Si avvicina velocemente a me per prendermi la vita e catturare le mie labbra in un bacio dolcissimo.Sorrido appena si stacca e abbasso lo sguardo.
"Prima ero io a non volere il contatto visivo"
Ripenso alle prime volte insieme. A quanta strada abbiamo fatto in queste settimane se non mesi.
Sono contento che starmi così vicino ti faccia saltellare come una gallina"
Gli do dei pugni sul braccio provocando solamente più risate da parte sua.
"Ti odio " dico difendendomi.
"Io invece ti amo"
Lo fisso mordendomi il labbro. Non mi sembra vero tutto questo.
"Ehi risparmia quel labbro. Potrebbe servirmi stasera quando ti porterò a cena fuori e vorrò baciarti".
"Andremo a cena fuori? "
Annuisce.
"Solo io e te?" Dico ancora incredula.
Annuisce con un sorriso.
"Solo io e te" afferma.
"Questo è un appuntamento?"
Annuisce ma si ferma quando vede il mio nervosismo.
"Ehi che hai?" Dice preoccupato mettendo le sue mani ai lati del mio volto per alzarlo così da poterlo fissare bene negli occhi.
"Non ho mai avuto un appuntamento e sono preoccupata perché ho paura di sbagliare qualcosa "
"Ehi è come sempre" afferma " solo io e te che mangiamo qualcosa in un ristorante"
Sono ancora preoccupata e questo lo intuisce subito. Prende un bel respiro.
"Poi vedrai me vestito come un cameriere o come un pinguino, come ti piace chiamarmi"
Sorrido istintivamente.
Annuisco.
"Adesso ci tocca entrare. Ti vengo a prendere alle 20:00" Annuisco.
Dovrò comprare un vestito. Questa è la prima volta. Ahh è in momenti come questi che vorrei che mia madre fosse una madre meno problematica oppure che Hilary fosse ancora legata a me come prima.
Mi manca tanto.
Qualche ora dopo...
Il pomeriggio non riesco a studiare. Peso a Nate e alla cena di stasera. Decido di scendere per andare a comprare un vestito.
Vado in salotto dove trovo mia madre.Mi servono dei soldi.
"Scusa se ti disturbo ma mi servirebbero dei soldi" dico con timidezza. So per certa che non me lo darà così senza chiedere che cosa devo farci. Da qualcuno avrei dovuto ereditare la mia curiosità. Quel qualcuno è mia madre.
Spegne la televisione che stava guardando e si concentra su di me.
"Certo, tesoro" va a prendere la sua borsa e quando torna mi da i soldi senza dire niente. Le sorrido e vado verso la porta felice della mia vittoria.
"Ah tesoro potresti comprare il latte quando vai al centro commerciale?" Annuisco.
Aspetta che ne sa che vado al centro commerciale? Mi giro verso di lei.
"Penso che Nate sia un bravo ragazzo. Non dirò niente a tuo padre"
Annuisco. Vado da lei e dopo tanto tempo l'abbraccio, anche lei sembra sorpresa della mia reazione ... proprio come me.
"Vede che questo ragazzo ti faccia bene"sorrido e vado via diretta verso il centro commerciale.
Giro vari negozi ma non trovo niente.
Non so che fare.Come faccio? Chiudo gli occhi e prendo un bel respiro per calamre la mia frustrazione, ma normalmente non potevo essere fortunata.
Sono andata a sbattere contro qualcuno.
Quando apro gli occhi vedo Brian.
"Sta attenta dove vai la prossima volta " spunta con sentenza prima di alzare lo sguardo.
"Scusa non volevo" ed ecco la partre buona che parla al posto mio.L'avrei mandato volentieri a quel paese.
"Allison" afferma appena mi vede "non pensavo fossi tu" continua "sai i centri commerciali non sono stati mai il tuo forte " afferma.
Annuisco anche se dubbiosa perché lui non mi conosce, ma sa questo piccolo particolare.
Ci sappiamo di vista e qualche volta ad un corso in comune. Non frequenta molto le lezioni. Sta sempre con Nate.
Alzo un sopracciglio per fargli capire il mio dubbio.
"Non credere che Nate non parli di te"
Sorrido. Voglio chiederegli cosa gli ha detto.
"Devo andare. Ci si vede in giro"
Bene altre domande che mi frulleranno in testa senza una risposta.
Questa prova di tenere a bada la mia curiosità sta diventando davvero difficile. Specialmente se tutte le persone che mi conoscono sembrano che abbiano qualcosa da dire o sanno tutto mentre io no!
Entro in un negozio. Questo sarà l'ultimo, se non trovo niente prenderò un vestito di mamma.
Quando entro giro un po', noto un vestito appeso ad una gruccia di un colore chiaro, azzurro! Proprio come gli occhi di Nate.
Già mi piace, lo affero ma contemporaneamente anche un altra ragazza.
Quando alzo lo sguardo vedo la mia migliore amica. Entrambe stacchiamo la mani dal vestito che cade a terra.
Che imbrarazzo!
"Come stai?" Attacca bottone.
"Bene. Nate è davvero un ragazzo dolce"
Fa un sorriso amaro.
"Come mai qui?" Chiedo.
"Sai che quando devo rilassarmi per riflettere faccio shopping " spiega ricordandomi quel suo piccolo particolare.
"La domanda suona strana se la faccio a te" afferma.
"Nate mi ha inviato ad un uscire fuori" affermo con un sorriso accompagnato da imbarazzo.
So quanto ci tenesse ad essere la prima ad organizzare il mio primo appuntamento.
Abbassa la testa.
"Non so da cosa iniziare e visto che sei qui potresti aiutarmi in nome della vecchia amicizia?" Dico con un sorriso.
Voglio averla accanto e capisco che anche lei voglia avermi vicino quando annuisce alla mia domanda in modo sorridente.
"Secondo te mi starebbe bene?" Dico prendendo il vestito di prima.
"L'avevo preso proprio per te. L'avrei comprato per il ballo di primavera. Lo sapevo che avremmo fatto pace e visto che devo sempre constringerti volevo essere pronta anche per te" afferma.
Annuisco.
Vado verso i camerini per provarmi il vestito approvato da me e da Hilary.
Chi avrebbe mai detto che Nate, la causa della nostra litigata, sarebbe diventato anche la causa del nostro riavvicinamento. Quanto lo amo. Devo dirlo a Hilary.
Lei mi afferra il polso e mi giro.
"Sono contenta che siamo di nuovo migliori amiche "
"Anche io " le dico "devo dirti tante cose" continuo. Lei annuisce
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