Inizio a camminare un po' per la sala.
Questa musica così lenta mi mette sonno.
Mi guardo intorno e ci sono persone ariatocratiche.Mia madre è sempre stata una donna di buon gusto.Anche se la situazione con i miei genitori è migliorata loro non hanno ripreso i rapporti.Mio padre dorme ancora nel suo ufficio indaffarato nel suo lavoro.
Mia madre cerca di curarsi di più e di non dare a vedere che soffre ancora per la mancanza di Ben distraendosi nell'organizzazione di feste e  bevendo più alcol per dimenticare.

Vedo Liam vicino al banchetto del rinfresco.
Sta bevendo dello spumante. Forse dovrei berne anche io un po'.Quando arrivo Liam mi porge un bicchiere.
Era così visibile il mio bisogno di bere qualcosa di forte?

"Questa festa fa schifo" ammetto.

"Vuoi andartene?" Mi chiede.

"Potremo andare a fare un giro e tu potresti toglierti i tacchi e camminare nell'erba" mi sta tentando. Sa quanto odio queste scarpe.

"No" affermo " anche se a me non piace devo rimanere. Mia madre si è impegnata tanto. Sta cercando di essere più presente e mio padre mi sta dando più attenzione" sorrido.

"Vedi forse questi mesi in cui ci hai conosciuti non sono stati così tremendi" sorride.

"Non del tutto" confermo ottenendo un sorriso da parte sua "ho detto il mio primo Ti amo e poi ho trovato il mio migliore amico" guardo Liam mentre dico le ultime parole.

Lo abbraccio e gli do un bacio sulla guancia.
"Questo per cosa era?" Domando incurisito.

"Ehi la curiosità è un mio tratto distintivo" dico difendendomi e dandogli un piccolo schiaffo sul braccio provocandogli una risata.

"L'ho fatto perchè so che tu non mi mentiresti mai. So che non mi dici niente perchè non vuoi avere problemi con Nate e tuo padre e lo capisco"Sorrido ma lui no.

"C'è qualche problema?" Domando preoccupata.Scuote la testa e prende un altro sorso dello spumante.

"Liam tuo padre ti cerca" una donna sopra la quarannti lo richiama. Ha i capelli castani ma gli occhi azzurri. È davvero un bella donna. Il suo viso è truccato ma i segni dell'età sono evidenti sul suo viso stanco.

Si gira verso di me e mi sorride

"Auguri" mi dice " sono la madre di Liam" mi porge la mano. Gliela stringo con piacere e con una smorfia dipinta sul volto perché cerco di soffocare le risate mentre Liam beve altro champagne.
Mi guarda come se mi stesse ispezionando.
Sbuffa e incrocia le braccia. Si sarà offesa?

"Mio figlio ti ha raccontato della sua prima sbronza?" rido.

"Lo sapevo. Quel ragazzo è incorreggibile"
Liam è scomparso dalla mia vista prima della madre.Devo avvertire Liam prima che la madre lo trovi.

Inizio a girare per la sala ma non lo trovo, chiedo ad un cameriere che mi confessa che il signorino Liam è entrato nell'ufficio di mio padre.Liam non stava con il padre??lStaranno parlando di qualcosa insieme a mio padre.
Chiederò a mia madre di chiamare mio padre perché so che non mi farebbe mai entrare.

Quando mi giro vado a sbattere contro mio padre.

"Oh scusa" dico " guardo l'uomo che ho colpito con lo spumante.

L'agente Smith?Liam non doveva stare con il padre? Porto un tovagliolo all'agente.

"Mi dispiace ancora. Mi scusi tanto."
Annuisce.

"Suo figlio Liam è venuta da lei?" Domando.
Lui annuisce di nuovo " e adesso dove è?" Chiedo.

"Non lo so. Abbiamo parlato più di 20 minuti fa. Dopo è sparito."

Annuisco e vado via.Devo entrare in quello studio ma mio padre non mi farà mai entrare.
Lui e l'agente Smith sono davvero vicino all'ufficio e mi vedrebbero se entrassi.
Non ho accesso a quella porta solamente il personale della cucina puo', mio padre ha i liquori nel suo ufficio.

Forse ho un idea. Vado in cucina e trovo tutti i camerieri e gli altri impiegati andare avanti e indietro.Un cameriere con il carrello per i dolci si avvicina a me.Mi riconosce

"Signorina Blake lei dovrebbe stare di là con gli invitati" mi richiama.È giovane e potrebbe darmi una mano.
"Mi faresti un piacere?" Gli chiedo.Annuisce.

Mi infilo sul carrello dei dolci e lui mi porta davanti alla porta dell'ufficio di mio padre.
Apre la porta e io sgattaiolo dentro.
Chiudo subito e cerco di accendere la luce.

Sono al buio.
Inciampo e quando prendo il mio cellulare faccio un po' di luce e noto due figure. Le metto a fuoco e spalanco la bocca davanti a quella scena. Zack e Hilary che... che...si stanno baciando.

"Hilary " sussurro.
Lei si alza e non sembra molto preoccupata ma più...non so come dire...come se fosse stata presa alla sporvvista. Certo. Chi si aspetterebbe che la sua migliore amica venga a pizzicarla che bacia un ragazzo che lei ha sempre ha ammesso di odiare e soprattuto nell'ufficio del padre di lei?Ci credo che si senta così.

Mi alzo e mi sistemo.Voglio uscire da questa stanza.Con la poca luce mi faccio spazio tra il buio ed esco fuori di lì.Voglio uscire dalla mia casa.

Hilary mi ferma per il polso prima che possa uscire. Noto che ha indosso la maglietta che le ho regalato l'anno scorso. Zack ha indosso un berretto di lana azzurro. Quello era di Nate. Lo ricordo bene.

A quanto pare neanche lui sta passando un bel momento.Ci credo con una testa come Nate.

"Dobbiamo parlare" mi dice Hilary.

"Non c'è niente di cui parlare" affermo.

"Viglio spiegarti quello che hai visto" dice.
La fermo prima che possa iniziare a parlare a raffica.

"Hilary non ti devi preoccupare. Sono contenta che le cose tra te e Zack vadano bene. Quello che è successo tra di noi non significa che non si risolverà perchè lo sai che succede sempre così. Ma adesso voglio stare sola"
L'abbraccio.

"Sono felice per te" le dico.
Vado da Zack e inaspettatamente lo abbraccio.

"Solo perchè l'ho spinta tra le tue braccia e adesso ci sono dei problemi in corso non significa che non ti tengo sott'occhio. Trattamela bene. È la mia famiglia"Annuisce e ricambia il mio abbraccio.

Mi tolgo i tacchi ed esco fuori.Cammino verso scuola.Voglio sedermi sotto la mia quercia dove tutto è iniziato.Mi siedo, a quest'ora tutti mi staranno cercando per la torta.Mi dispiace mamma per deluderti sempre.
Mi dispiace papà. Ben. Nate. Allison.
Si. Io deludo anche me stessa.

"Guarda chi si rivede" Nate si siede affianco a me.
Una settimana che non mi è stato vicino ma ogni volta che lo è, è sempre più intensa la nostra intesa.

"Come mai così elegante?"
Glielo domando perché vedo che indossa uno smoking.
"Potrei farti la stessa domanda, ma non vedo i tacchi ai tuoi piedi cenerentola" dice sarcastico.

Bevo un po' di birra che ho comprato in un bar lungo la strada. Sventolo i tacchi che ho in mano davanti alla sua faccia. Lui ride e prende la birra tra le sue mani.Beve un sorso lungo.
Le sue labbra sono sulla superfice dove lei mie labbra si sono posate prima.Vorrei baciarlo.

Mi mordo il labbro e guardo di fronte a me.

"Ricordi?Qui mi ha guardato per la prima volta." Annuisco " cosa hai capito quando mi guardasti ?" Chiudo gli occhi e immagino di essere di nuovo lì.

"Che saresti stato il mio incubo" annuisce e sorride.

Si alza e mi tira con sè. Con il suo cellulare mette una musica lenta. Mi porge la mano.

"Balla con me. Tra poco sarà mezzanotte"
Accetto.Mi stringe a sè come se non volesse che me ne andassi mentre io mi appoggio a lui.

"10" sussurra.

"Che fai?" Dico ridendo.

"Cenerentola è quasi mezzanotte" dice e io rido.

"9; 8" continua.

"7;6;5" lo precedo.

Prenda la mia mano e l'accarezza. Ogni tanto la porta la bocca e ne bacia il dorso.

"4" bacio "3" bacio.

Alzo la testa e prendo un respiro.

"2" dico.

"1".

Mi bacia. Come in ogni favola c'è sempre un bacio, ammetto che questo bacio era inaspettato ma dall'incubo che ho sempre desiderato.