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Ventiquattro

"Cazzo, che situazione di merda, non ci sto capendo niente"
Erano in mensa. Liam aveva spiegato per filo e per segno tutta la faccenda a Geremias, sperando in un suo lampo di genio. Tuttavia l'ispanico non aveva la minima idea di come muoversi in quella situazione, troppi sospettati, troppe informazioni confuse, troppe poche prove concrete.

Liam masticò il suo cibo in silenzio, non sapeva che fare. L'unico in grado di schiarirgli le idee lo odiava e ignorava.
"Forse dovresti provare a parlare con il biondo" La buttò lì Gere, guardandolo di sottecchi. Onestamente l'ispanico stava cominciando a odiare Dominic per come stava trattando Liam, ma quei due si capivano meglio e il biondo era un cecchino quando si trattava di trovare colpevoli. Quel coglione avrebbe potuto essere un bravo poliziotto, aveva la grinta e l'intuito per avere un grande futuro. Si voltò a guardarlo, due tavoli dietro di lui. Quello alzò la testa e intuì che i due stessero parlando di lui.
"Lo sai che mi odia e dopo quello che mi ha fatto fare onestamente sono incazzato con lui"
"Non dovete per forza essere amici, lui ti serve, quindi usalo"

Liam ci pensò su, poi si alzò e con il suo vassoio si diresse al tavolo del biondo. C'erano tutti, anche quelli che l'avevano molestato, ma il ragazzo cercò di ignorare la fastidiosa sensazione di paura che lo stava attanagliando.
Si sedette con un tonfo, cercando di rimanere freddo e composto.
"Ho bisogno di parlarti"
Il biondo lo guardò, quel moccioso non mollava. Pensava che avesse capito di dovergli stare alla larga, tuttavia il suo sguardo deciso gli fece capire che l'avrebbe tormentato anche nei giorni a venire, finché non avrebbe ottenuto quello che voleva.
Con un cenno fece capire agli altri di andare da qualche altra parte. Qualcuno protestò ma alla fine si alzarono e andarono a sedersi altrove.
"Parla"
Si mise del cibo in bocca, masticandolo lentamente. Sembrava stesse mangiando una bistecca pregiata e non quella poltiglia informe che gli avevano propinato.
Liam gli fissò a lungo la bocca, prima di parlare.

"Non dobbiamo per forza essere amici, tu mi servi" Ripeté le parole di Geremias, sperando funzionassero.
"E io che ci guadagno?"
Non era un bene tornare a immischiarsi con lui, ma aveva la netta sensazione di non avere altra scelta. Non solo perché quel ragazzino non avrebbe mollato facilmente, ma anche perché gli mancava. Almeno con se stesso poteva ammetterlo.
"Ritorniamo agli inizi, non mi importa. Abbiamo già un accordo, possiamo riprendere quello"
"Non mi risulta che tu abbia mantenuto la tua parte dell'accordo"

Liam deglutì. In tutta franchezza non sapeva se sarebbe riuscito a farsi toccare in quel modo di nuovo, dopo la violenza la sua libido si era azzerata del tutto.
"Allora cominciamo con quella, pagherò il mio debito e poi mi aiuterai a trovare l'assassino"
Dominic notò immediatamente il suo turbamento, sapeva che per Liam era un sacrificio fare sesso, dopo tutto quello che aveva subito. Tuttavia il biondo era ancora pronfondamente arrabbiato con lui, per cui decise di metterlo alla prova.
"Va bene, mi farò vivo io quando vorrò sfogarmi"
Un sorriso malizioso contornò il volto del biondo, Liam lo trovò bellissimo.
Da quando l'aveva conosciuto si chiedeva come un uomo tanto bello e intelligente fosse finito vittima dei suoi demoni, ma ancora non sapeva darsi una risposta.
Dominic era contraddittorio in tutto quello che faceva, premuroso e crudele, bello e marcio dentro.

Quella sera andò a farsi la doccia con una strana ansia, più passava il tempo e più temeva di poter uscire davvero da quel posto. Cosa avrebbe fatto, chi sarebbe diventato?
Lo spaventava il mondo fuori molto più di quello all'interno del carcere, in qualche modo quel posto era un micromondo in cui si era abituato a vivere e dove sapeva esattamente cosa aspettarsi.
Ma il mondo era un posto immenso, pieno di gente dalla doppia faccia.
Si insaponò i capelli, perso in quei pensieri oscuri. Aprì il gettò della doccia e si sciacquò, per poi insaponarsi il corpo e ripetere l'operazione. Si guardò il basso ventre, dove ormai tutto sembrava morto. Provare a farsi una sega davanti a tutti era escluso, in cella non l'avrebbe fatto perché Gere aveva il sonno troppo leggero. Si sentì patetico a pensare che forse avrebbe dovuto farsi mettere in isolamento solo per provare a vedere se il suo corpo era ancora umano.
"Ragazzi, è ora di uscire, siete dentro da un ora"
Liam tornò alla realtà della sua miseria, la guardia di turno li stava richiamando all'ordine. Si guardò intorno e vide che era rimasto da solo con il biondo.
Guardò le sue mani e le scoprì raggrinzite, da quanto tempo era sotto il getto dell'acqua?
Si era dissociato?

"Vedi di farti un giro, Gonzalo" La voce del biondo rimbombò per la stanza, la guardia sussultò alle parole del biondo.
"Stronzo, non fare casini qua dentro, non mi paghi abbastanza per questa merda"
Disse, e uscì.
Liam cominciò a tremare, non era certo il momento giusto per quello che aveva in mente Dominic.
Ma quando sarebbe stato davvero il momento?
Era stato lui a venire meno al patto, aveva passato la palla in mano all'avversario che ora avanzava per fare goal.
Il biondo gli si parò davanti, nudo e bellissimo.
Non era eccitato, ma lo guardava con una malizia tale che lo fece tremare tanto da doversi appoggiare alle mattonelle della doccia.
"Tu non sei pronto" Gli disse. Stava cercando di mandare a puttane il loro accordo?
"Certo che lo sono!" Avanzò verso di lui, ma quello scosse la testa e indietreggiò.
"Non se ne fa niente, trovati un altro coglione"
Sbuffò, prendendo i suoi vestiti dalla panca. Liam andò nel panico, non sarebbe mai riuscito a fidarsi di nessuno, ma quello che sentiva per Dominic si avvicinava tanto a quello.
Il biondo non aveva intenzione di prenderlo in quel modo, quando sembrava un gattino bagnato e terrorizzato. Era un bastardo, ma non un violentatore.
Liam era convinto di mascherare bene le sue emozioni, ma per il biondo era un libro aperto.

"Non abbandonarmi"

Sussurrò Liam dietro di lui. Dominic si paralizzò sul posto, sentendolo singhiozzare.
"Ti prego, ho bisogno di te, solo tu puoi aiutarmi a superare tutto questo" Il ragazzo scivolò contro le mattonelle fino ad abbracciare le proprie gambe.

"Sei l'unico a cui darei tutto"

Ed era vero, Liam finalmente riusciva ad ammetterlo.
Quel biondo bastardo, malgrado fosse crudele in molti momenti, era l'unico che lo faceva sentire davvero al sicuro.
Il ragazzo aveva passato troppo tempo a farsi domande, a chiedersi perché lui e non Geremias, per esempio.
Ma non c'era modo di saperlo, sentiva solo che era così.
Dominic tremava, era combattuto e vagamente lusingato dalle parole di Liam.
"So che questo corpo usurato ti sembra disgustoso, non sei nemmeno eccitato, però ti prego, ti prego Dominic, non lasciarmi morire qui"

Quello fu il momento in cui il biondo scelse definitivamente da che parte stare.

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