Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Trentasei

5 anni dopo.

Liam si svegliò di buon umore quel mattino. Fece colazione con pancake e caffè nella sua nuova casa. Si era spostato da poco, c'erano ancora scatoloni sparsi in ogni angolo, ma si sentiva felice del cambiamento. Dopo cinque anni in un appartamento sudicio e pieno di muffa finalmente poteva permettersi una casa decente. Aveva lavorato giorno e notte, come fattorino, barista, cassiere e ogni sorta di lavoro riuscisse a trovare.
Aveva risparmiato ogni centesimo, viveva di buoni pasto da anni ormai.
Certo, era ancora in affitto, ma non si sentiva spaventato, piuttosto era stimolato a dare ancora di più e anche se la sera crollava in coma sul letto si sentiva felice.
Dopo un percorso di un anno con una psicologa era riuscito anche a elaborare tutto quello che gli era successo e spinto anche da lei aveva intrapreso la strada del volontariato.
Aveva ricominciato a dipingere, sperava un giorno di aprire una galleria d'arte con le sue opere ma per il momento viveva concentrandosi solo sul presente.

Finì in fretta la colazione, buttandosi sotto la doccia e canticchiando un motivetto che aveva sentito il giorno prima alla TV.
Si asciugò e vestì in fretta, prendendo le chiavi di casa e fiondandosi sotto la fermata del bus, che sarebbe passato di lì a breve.
Le sue giornate erano davvero piene, ma non si sentiva sopraffatto. Amava per esempio, vedere le persone sull'autobus, immaginare le loro vite, i loro scheletri negli armadi. Si concentrata sulle loro espressioni, immaginando come potrebbero essere nel loro piccolo mondo, quando erano da soli.

Quella mattina, per pura fortuna, trovò anche posto a sedere, così si perse un pò nei pensieri.
Gli mancavano i suoi amici, il suo gruppo non era mai più tornato come prima.
Giorgio aveva cambiato regione, decidendo definitivamente di chiudere con la vecchia vita e accantonando la sua ossessione per Allison, che di recente si era sposata con un ragazzo della sua stessa facoltà.
Marcus entrava e usciva dal carcere, invischiato nelle questioni di spaccio che ormai non gli lasciavano più scelta. La sua fedina penale era troppo sporca e ogni volta che usciva di galera si ritrovava costretto a vendere di nuovo quella merda per sopravvivere, nessuno gli offriva un lavoro.
Il destino peggiore però, era spettato a Robert, che dai media aveva appreso la notizia del vero colpevole, il vero mostro di Colton Hills. Un anno dopo la scarcerazione di Liam era tornato in città per rivedere la sua famiglia e i suoi amici, ma alla fine il senso di colpa per aver ucciso il professore l'aveva divorato.

Si era gettato da un ponte, senza lasciare nemmeno un biglietto di addio.

Lucille ancora combatteva con quella storia, Liam cercava di aiutarla ogni giorno a superare tutto.

Per quanto riguardava Dominic, non lo vedeva da quel giorno al bar, probabilmente si era ficcato in qualche altra missione delle sue. Gli mancava ogni secondo, ma ormai sapeva che l'unica strada possibile per loro due era amarsi da lontano.

Scese dal bus, dirigendosi verso il carcere che l'aveva ospitato nel periodo peggiore della sua vita.
Salutò le guardie e oltrepassò il cancello d'ingresso, per poter firmare il foglio che tre volte a settimana era costretto a compilare.
Aveva deciso di tornare lì, come volontario, per stare vicino a Geremias e per non rinnegare il suo passato.
Teneva un corso d'arte che ben pochi frequentavano ma che lui era felice di fare.

Ricordò che una volta aveva pensato che in carcere non ci fosse bellezza, né arte, quindi era grato di quella possibilità.
Il direttore aveva avuto anni difficili, dai piani alti era pressato per la sua troppa indulgenza verso i detenuti, cosa che aveva capito già cinque anni prima. Era stato anche sostituito per qualche tempo, ma l'altro direttore aveva fatto aumentare drasticamente il tasso di suicidi nella struttura con il suo modus operandi.
Aveva tolto le celle comuni, l'ora d'aria e licenziato i corrotti.

In pratica era riuscito a inimicarsi sia i detenuti che la legge.

"Buongiorno Liam!"
Il ragazzo salutò la sua assistente, una moretta tutto pepe che lo aiutava con pennelli e materiali vari.
Quella poveretta era diventata una specie di attrazione per gli uomini di quel posto, probabilmente era solo grazie a lei se aveva degli studenti.

Dopo due ore di lezione si diede una ripulita e congedò la ragazza, dandole appuntamento due giorni dopo alla stessa ora.
Quel giorno non doveva correre al suo secondo lavoro così se la prese con calma.
Ripulì i pennelli e riordinò la sala d'arte, poi chiese se fosse possibile fare visita a Gere.
L'uomo arrivò in sala visite circa quindici minuti dopo, sembrava sereno.
"Non ci riesci proprio a tenerti lontano da questo buco!"
Il ragazzo scoppiò a ridere, passando una mezz'ora con il suo papà adottivo, come l'aveva soprannominato.

Quando finì il colloquio si stiracchiò, era ora di andare.
Firmò il secondo foglio della giornata raccogliendo dalla vaschetta i suoi effetti personali.
Salutò le guardie e uscì dalla struttura, proprio mentre qualcuno ci stava entrando.
L'uomo, rialzando lo sguardo, restò di stucco.
Liam lo guardò con malinconia, quello era Dominic.
Sembrava più stanco, qualche ruga gli contornava gli occhi chiari, ma restava comunque lo spettacolo più bello che Liam avesse mai visto in vita sua.

Non si dissero niente, restarono lì, come due stoccafissi a guardarsi, prima di sorridersi.
Era come ritornare a casa dopo un lungo viaggio, questa fu la sensazione che entrambi provarono.
Liam gli fece un cenno di saluto con la testa e lo oltrepassò, sicuro di sé.
A Dominic mancò il fiato, dopo cinque anni l'aveva rivisto e non era stato in grado di articolare una frase.
Per qualche ragione però, quando entrò nel carcere per svolgere un lavoro che nemmeno ricordava più, quel sorriso ebete era ancora appuntato sulla sua faccia.


Ho visto l'uomo gentile e il mostro, imparando ad accettarli entrambi.
L'ho amato fino a perdermi,
fino a perderlo.

Perché nella vita vera non tutte le storie sono a lieto fine,
e forse va bene anche così.

FINE.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro