Trentadue
Dominic era inquieto, doveva uscire assolutamente dal carcere e cercare l'uomo che aveva incastrato Liam. Tuttavia un detenuto che esce dal gabbio senza nessun processo a carico è una cosa impossibile da insabbiare e con gli occhi di Geremias puntati addosso non poteva proprio muoversi.
Cercò di parlargli, ma apparentemente Liam si era dissociato. Erano due giorni che provava a fare una conversazione con lui ma sembrava assente. Al massimo annuiva o grugniva, nient'altro.
Tuttavia fu al terzo giorno che il biondo si rese conto che Liam stava perdendo connessione con la realtà.
Erano nei bagni, alcuni facevano la doccia, altri approfittavano del momento per rifornirsi, ma Liam restava immobile, fisso come un chiodo a guardarlo.
A quel punto Dominic prese la drastica decisione di trascinarlo nel primo cesso libero.
"Mi dici che cazzo ti succede?"
Il ragazzo alzò la testa, guardandolo. Dominic non era molto affascinato dagli uomini, ma Liam aveva qualcosa di diverso.
Le labbra carnose, un viso liscio e pulito sulla quale non cresceva nemmeno la barba e quegli occhi talmente espressivi che gli scavavano dentro.
Tutto in lui lo faceva agitare, anche se era bravo a nasconderlo.
"Ho bisogno di sfogare"
Non disse altro, tirò il biondo per la nuca e gli mise la lingua in bocca.
Dominic era scioccato, completamente spiazzato da quella reazione del moscerino.
Cercò di scostarlo per vedere la sua espressione ma Liam non aveva la minima intenzione di farlo. Lo spinse contro il muro infilando le mani sotto la t shirt bianca che Dominic indossava. Con i polpastrelli tracciò tutti i muscoli del suo addome, era eccitato.
Entrambi lo erano.
"Cazzo moscerino, stai provocando il bastardo sbagliato"
"Siete tutti bastardi qui"
Per qualche ragione la risposta di Liam infastidì il biondo, non perché lo considerasse al pari di quelle fecce che li circondavano ogni giorno, ma perché stava cominciando a pensare che in quel momento per il ragazzino uno valesse l'altro, voleva solo scopare.
"Va bene ora basta, stanotte vieni nella mia cella, aspetta prima che... Cazzo stai fermo un attimo"
Liam gli stava baciando il collo, mugugnando per fargli capire che stava ascoltando, ma il biondo si stava eccitando ed era difficile avere una conversazione in quel modo.
Lo scostò di prepotenza, spazientito.
"Aspetta che il bestione si sia addormentato, il coglione in cella con me prenderà il tuo posto. Troverai una guardia che casualmente aprirà la cella al tuo segnale" Gli sorrise malizioso.
Liam annuì.
Quella notte seguì le istruzioni di Dominic, ritrovandoselo davanti con solo i pantaloni di una tuta addosso. Quasi si strozzò con la sua stessa saliva.
"Ohi, coso, chiudi entrambe le porte" La guardia, ascoltate le parole del biondo, sbuffò ma eseguì. In effetti era strano che tutto il fottuto carcere di massima sicurezza gli consentisse di fare quello che voleva.
A un serial killer, poi.
Il biondo lo prese in vita, scuotendolo un pò.
"A che pensi?"
Gli mordicchiò una spalla, aspettando una risposta da lui.
"A niente, sono solo nervoso"
"Sembri un verginello ogni volta che ti tocco" Gli sorrise, baciandolo lentamente. Era come se si stesse prendendo tutto il tempo per scolpire nel suo cervello il sapore di Liam.
"Non dire stronzate"
Al moro corse un brivido di eccitazione lungo la schiena quando Dominic gli ridacchiò sul collo.
"Sei sicuro di volerlo fare?" Il biondo non voleva forzarlo, malgrado quel patto di merda. A essere onesti, arrivati a quel punto, l'accordo era stato solo un pretesto per riavvicinarsi, probabilmente da ambo le parti.
Liam annuì soltanto, perché si sentiva in imbarazzo.
Non era certo un santarello, tuttavia era consapevole di avere meno della metà delle esperienze del biondo, che in quel momento lo stava spogliando guardandolo come se avesse... fame.
"Solo... vai piano" Gli uscì quasi come una supplica, ma il biondo non si prese gioco di lui. Sapeva di doverci andare piano dopo la violenza che aveva subito. Oltretutto, si rese conto che Liam doveva avere una grande fiducia in lui per concedergli la possibilità di toccarlo.
Aveva visto quanto fosse schivo e restio al contatto fisico da quando era stato stuprato, ma ugualmente si era chiuso in cella con lui quella sera.
Gli strinse i capelli dietro la nuca e lo attirò in un abbraccio.
Sperò che la fiducia del moccioso fosse ben riposta, perché al momento Dominic stava cercando di trattenere i suoi istinti con ogni particella di se stesso.
Con grande sorpresa del ragazzo, Dominic si rivelò un amante attento e premuroso, anche se, dopo un primo approccio, il biondo aveva cominciato a perdere il controllo sul proprio corpo. Affondava in Liam sentendo il suo calore, che di rimando gli si stringeva contro quasi risucchiandolo dentro di sé, cosa che lo mandava fuori di testa.
Era intenzionato a trattarlo con i guanti di velluto, ma il corpo di Liam era estremamente provocante, soprattutto quando inarcava la schiena o mugolava in preda al piacere.
Dal canto suo Liam era con la faccia nel cuscino pur di non fare rumore, se il biondo lo strattonava per farlo respirare si mordeva la mano pur di non far uscire i suoi gemiti fuori da quella cella.
Dominic l'aveva preparato con grande cura, ma le sue dimensioni poco modeste gli facevano comunque male.
Tuttavia la sensazione delle sue mani sulla schiena che si muovevano gentili sulle cicatrici, i suoi gemiti sommessi e i baci che gli rubava ogni volta che si sporgeva verso di lui gli consentirono di rilassarsi e godersi il momento.
Il corpo di quell'uomo sembrava scolpito nel marmo, i muscoli della sua schiena si tendevano a ogni affondo e l'espressione che faceva mentre godeva avevano procurato già due orgasmi a Liam.
Fecero l'amore a lungo, finché non ebbero più la forza nelle gambe per riuscire a reggersi, poi si raggomitolarono nella brandina, nudi e sudaticci, ma ridendo come due scemi.
"Voglio conoscerti meglio" Gli confessò il ragazzo.
Dominic sapeva che gli aveva nascosto gran parte della sua vita, ma l'aveva fatto per proteggere entrambi. Tuttavia in quel momento, con i suoi occhi verdi puntati addosso e quello sguardo languido si sentiva un pò troppo debole.
"Non saprei cosa dirti, ricordo poco della mia infanzia. I miei genitori erano benestanti, mi portarono qui a dieci anni. Ho studiato criminologia ma poi mi sono rotto i coglioni e mi sono arruolato" Liam gli accarezzava i capelli, ascoltandolo parlare. La sua voce era calda e confortevole, lo cullava quasi.
Dominic si rilassava con il suo tocco gentile, parlò senza nemmeno rendersene conto.
"Non c'è mai stata nessuna, o nessuno. Ho scelto la solitudine perché non ho niente da dare"
Fu strano confessarlo proprio a lui, che in quel momento quasi sonnecchiava per la stanchezza.
"Perché sei un assassino?"
Il biondo annuì. Il fatto che lo considerasse un serial killer non era poi tanto lontano dalla verità. Del resto uccideva su commissione, almeno i killer seriali seguivano i loro impulsi, non i soldi.
"Devo dirti una cosa, arrivati a questo punto credo che dovresti saperlo"
Dominic si tirò su a sedere, il tono serioso di Liam non gli preannunciava nulla di buono.
Il ragazzo lo guardò dabbasso, ancora disteso sulla brandina. Si chiese se fosse necessario dirglielo, ma qualcosa dentro di lui sentiva che era meglio tirare via questo dente ora che avevano fatto anche l'amore.
Dominic era sempre stato protettivo nei suoi confronti, con i rossi, con il maestro, minacciava chiunque lo toccasse, quindi probabilmente doveva essere un tipo un pò geloso.
"L'altro giorno ho avuto una visita coniugale con Coolin"
Ci fu uno strano silenzio che seguitò le sue parole, forse Liam si era preoccupato per niente.
In verità Dominic stava solo cercando di contare fino a dieci.
"Di che stai parlando?" Il tono di voce alterato tradì il suo vero stato d'animo.
"L'ho chiamato giorni fa, perché Robert sospettava di lui e volevo farmelo dire in faccia, però... durante il colloquio mi è sembrato sincero"
Dominic rimise i pantaloni e si alzò, passandosi una mano nei capelli.
Liam seguì i suoi movimenti, era bellissimo anche da arrabbiato.
Si chiese se dovesse temere una sua reazione violenta ma accantonò l'idea, non erano i fidanzatini tutti cuori e amore, ma avevano appena condiviso qualcosa di importante, o almeno il ragazzo la pensava così.
"Cristo, non ci credo"
Il biondo si accese una sigaretta e si spostò verso la piccola finestra sbarrata, Liam si tirò su a sedere.
"Non è successo niente, lui ha chiesto una visita coniugale e ho preferito andarci per capire se fosse davvero lui o..."
"Stai zitto, cazzo!"
Liam sobbalzò per il tono alterato dell'altro. Si alzò e gli andò vicino, toccandogli una spalla, ma quello lo scansò, guardandolo furioso.
"Perché cazzo ti comporti così? Ti sto dicendo che non è successo nulla! E non è nemmeno questo il punto..."
"Ah, quale sarebbe il punto, sentiamo? Il fatto di metterti a pecora per il bastardo che ti ha incastrato non ti basta?"
Liam si spazientì, cosciente di non meritare quella sfuriata.
"Cazzo Dom, non è stato lui, ma il professore! Ne ho la certezza"
Dominic scoppiò a ridergli in faccia, gettando la sigaretta mezza fumata attraverso le grate della finestra.
"E se ti dicessi che ti sbagli?"
Sembrava così sicuro delle sue parole che Liam si chiese se non sapesse qualcosa d'altro.
Gli aveva nascosto la verità?
"Lo dici solo perché lo odi"
Si voltò per rivestirsi, ma il biondo lo prese per la nuca e lo sbatté contro una parete.
"Pensi di essere così importante?"
Il ragazzo restò muto, conscio che se avesse aperto bocca sarebbe scoppiato a piangere. La cattiveria che aveva usato nel pronunciare quelle parole gli fecero più male della frase stessa.
Dominic lo lasciò andare, ma Liam restò fermo immobile, esattamente come l'aveva messo lui.
Si sentiva di merda perché lui provava un vero sentimento per il biondo, ma a quanto sembrava non era ricambiato.
Si arrabbiò con se stesso per essere stato tanto stupido, ma con una forza che non sapeva di possedere ricacciò le lacrime indietro.
"So di non valere un cazzo per te, ma ti assicuro che non ho fatto sesso con Coolin" La sua voce calma e composta turbarono il biondo. Dopo le sue parole si aspettava una sfuriata, magari un pugno in faccia, ma nel voltarsi Liam gli fece solo un sorriso mesto e malinconico, che lo fece sentire un pezzo di merda.
"A proposito, il punto della questione non era la visita coniugale, ma ho notato una cosa" Liam in quel momento si era completamente dissociato, parlava senza guardarlo, rivestendosi lentamente come se non fosse appena stato ferito dalla persona che amava.
"L'altra volta mi hai chiesto di un anello, volevo dirti che quando Coolin se ne è andato ne ha preso uno dagli oggetti personali, sai, quelle vaschette che danno per posare la roba"
A Dominic non serviva nessuna conferma, era già abbastanza sicuro che fosse quel pezzo di merda il colpevole di tutta quella merda.
"È stato lui Liam, ho torturato la guardia che ti ha picchiato per farmelo confessare"
"Smettila, cazzo! Il capanno era del professor Lucas! Non hai mai pensato che la guardia ti abbia mentito? E poi... se ne avevi la certezza, perché tenermelo segreto?"
Liam pensava ad alta voce, non stava realmente parlando con lui.
Si rese conto che il biondo aveva quell' informazione da un pezzo ma non gli aveva detto niente.
Perché?
Improvvisamente, come un fulmine, una certezza gli fu cristallina.
"Cazzo, volevi farmi marcire qui? Sei un bastardo!"
A quel punto tutta la rabbia repressa prese il sopravvento su di lui, che si scagliò contro il biondo creando un trambusto tale da attirare il sorvegliante.
"Biondo, tu sei morto per me"
Il ragazzo tornò nella sua cella scortato dal sorvegliante, che prima guardò Liam, poi Dominic.
Note*
So che probabilmente ho deluso le aspettative degli amanti dello smut ma ho preferito concentrarmi sulle loro emozioni visto ciò che aveva subito anche Liam.
Abbassate quelle armi 🤣
Ps. Trovate un avviso nella mia bacheca con il giorno esatto del prossimo aggiornamento, per ora vi lascio un abbraccio fortissimo e tanti auguri di buone feste ❤️
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