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Quattordici

Dominic era il figlio di puttana più abile del mondo, riusciva a corrompere chiunque grazie anche ai fornitori che gli portavano qualsiasi cifra.
Ogni sera riusciva a intrufolarsi nella sua cella con il benestare delle guardie, ma con grande sorpresa di Liam sembrava veramente interessato alla sua storia.

Analizzava gli indizi con grande cura, non tralasciava praticamente niente. Era palese che fosse un professionista, un vero bastardo del mestiere.

"Sei sicuro che Robert sia un tipo fidato? Come cazzo fai a escluderlo a prescindere? A meno che..."
Il moro sapeva che prima o poi sarebbe arrivato alla conclusione che non aveva mai detto ad alta voce, ma non si aspettava che ci arrivasse in sole tre notti.
"Lo stai usando, non è così?"
Liam sbuffò, irritato dal fatto che fosse un libro aperto per il biondo.
"Voglio bene a Robert, ma ho bisogno che qualcuno indaghi al posto mio. Oltre al fatto che non c'è assolutamente niente che io possa avergli fatto per farmi incastrare"

Dominic tirò fuori dalla tasca dei pantaloni una caramella, la scartò e la mise in bocca. Liam ne seguì il movimento.
"Che c'è? Ne vuoi una?"
Sembrava inoffensivo in quel momento, il ragazzo non riusciva a credere che potesse essere un killer seriale.
"Come cazzo fai ad avere sempre tutto, a me non fanno tenere nemmeno una penna senza sorveglianza!"

Dominic sorrise e gli porse una caramella, Liam la scartò e la masticò velocemente. Il biondo si alzò dalla brandina e mise le mani sui fianchi, sembrava irritato.
Lo tirò su, parandosi di fronte a lui.
"Perché non assapori mai niente? Vai sempre di fretta. Le caramelle non vanno masticate, si sciolgono con il tempo" Tirò fuori un altra caramella e la aprì, ficcandola personalmente in bocca a Liam.
"Non masticare" Lo avvisò, infilandoci anche il pollice. Accarezzò la sua lingua e Liam lo fece fare, prima di staccarsi da lui imbarazzato.

"Sembri un verginello" Gli scoppiò a ridere in faccia, prima di tornare seduto sul letto.
"Tu sei proprio uno stronzo"
Dominic alzò un sopracciglio.
"La vita del carcere ti ha sporcato il vocabolario"

"Ah, vaffanculo" Liam si passò una mano tra i capelli, spazientito. In quel momento notò qualcuno fuori dalla finestra, forse c'era un altro biglietto per lui?
Cercò di affacciarsi e gli arrivò un sassolino sulla fronte.

"E che cazzo, tiralo bene almeno!"
La guardia sobbalzò, poi prese la mira riuscendo a far entrare l'ennesimo messaggio del bastardo.
Liam prese velocemente il foglietto, con Dominic che lo scrutava serio.
Ora vedrai se sono colpevole o meno, pensò.

Tuttavia quando aprì il biglietto rimase di stucco.

"È stato bello rivederti"

Cominciò a tremare, il biondo lo prese tra le braccia notando il suo turbamento.
"Oi, calmati, respira"
Liam temeva un attacco d'ansia, si sentiva soffocare. Alzò lo sguardo verso il biondo ma lo vide acquoso perché aveva gli occhi pieni di lacrime. Dominic strinse la mascella, sembrava arrabbiato.
Gli prese la testa tra le mani e lo baciò, per calmarlo credette Liam.
I loro sapori si mescolarono, ma sapevano entrambi di fragola. Dominic gli prese la caramella che aveva ancora in bocca con la lingua e la ingoiò.

"P-perchè" chiese, ancora a corto d'aria.
"Avevo paura che soffocassi" gli sussurrò sulle labbra.
Liam si strinse nel suo petto muscoloso, trovando conforto.
"Sono solo tre le persone venute a farmi visita, Giorgio, Robert e l'avvocato"

"Pensi che l'assassino sia uno di loro?"

Liam si staccò, tormentato.
Cominciò a camminare avanti e indietro come faceva Gere quando era nervoso.
"È palese! Dice di avermi rivisto"
Si passò le mani nei capelli, senza smettere di camminare.

"Ti fermi un attimo? Cazzo, mi fai venire il mal di mare"

Liam scoppiò a ridere, per puro nervosismo, bloccandosi sul posto.
"Ma non c'è il mare qui"

"Tu sei una cazzo di tempesta"
Il ragazzo non rispose, gli corse incontro e lo baciò. Restarono attaccati talmente tanto tempo che quando Liam tornò in sé gli faceva male la mascella.

"Questo per cos'era?"
Dominic sembrava divertito, ma Liam si pentì del suo gesto.

"Non lo so"
Quella notte la passarono insieme, a detta del biondo era più sicuro così.

La mattina successiva, in mensa, ci fu una rissa tra uno dei rossi e un drogato. A quanto sembrava il tipo era andato dal rosso perché era in astinenza, non riusciva nemmeno più a distinguere le persone per quanto era disperato. I rossi, che erano già sul filo del rasoio dopo la morte di Jonathan, avevano risposto con ben poca diplomazia, prendendolo a calci e pugni.

Liam, per qualche ragione, non riuscì più a essere il ragazzino in disparte che guarda senza reagire. Si fiondò su di loro, cercando di dividerli.
"Mi dici che cazzo di problemi hai con noi?"
Beh, dal punto di vista dei rossi, sembrava proprio che Liam li avesse presi di mira.

"Non mi piacciono i bastardi"
Si sorprese a replicare. Molti detenuti cominciarono a fischiare e agitarsi, erano annoiati e non vedevano l'ora di un po' di show.
"Però ti fai rompere il culo dal biondo ogni sera" Urla e schiamazzi lo fecero arrabbiare quasi più delle parole del rosso.
In un momento di follia, preso dall'ira, gli diede un pugno in faccia.
"Cazzo, la storia si ripete" Il biondo era dietro di lui, lo trascinò via dalla ressa.
"Sei morto, hai capito bastardo?"
Liam sospirò. Da quando era in carcere non riusciva più a controllare la rabbia.
"Provaci, pezzo di merda!" Rispose per le rime, anche se a fatti pratici avrebbe potuto beccarsi un altro coccio nel collo.

Dominic lo trascinò nei corridoi, sorpreso dalla sua reazione.
"Che cazzo ti prende?"
Lo scosse, arrabbiato. Ma Liam non aveva voglia di spiegargli niente.
"Non sono problemi tuoi! Vattene a fanculo pure tu" Lo lasciò come uno stoccafisso nel corridoio, ignaro del rancore che stesse covando il biondo.

Per i due giorni successivi Dominic lo ignorò, nessuna uscita furtiva dalla cella, tutto tacque.
Tuttavia i rossi non avevano intenzione di lasciar perdere, e la terza notte riuscirono a vendicarsi.
Avevano pianificato tutto, corrompendo la guardia di turno per lasciare sia a Liam che al biondo la porta blindata aperta ma le sbarre dopo di essa chiuse, così che avrebbero potuto dare un grande spettacolo a Dominic, che il giorno prima li aveva minacciati se avessero toccato Liam.

Era una gran fortuna che la cella di quel bastardo fosse dirimpettaia proprio a quella di Liam, no?
Entrarono in due, a notte fonda, mentre Liam dormiva tranquillo.
Dominic venne svegliato da un urlo disumano e affacciandosi dalla cella, attraverso le sbarre, vide ciò che non avrebbe mai voluto.

Liam venne svegliato da un dolore atroce, quando si rese conto di cosa stesse succedendo era già troppo tardi. Lanciò un urlo che rimbombò per tutto l'istituto, il dolore alle viscere fu lancinante.
"Ecco cosa succede a fare lo stronzo con la gente sbagliata"
Era uno dei rossi, steso sopra la sua schiena, con il cazzo infilato dentro di lui.
L'altro lo teneva fermo per evitare un contrattacco.
"Vi ammazzo, giuro che vi strappo il cuore dal petto!" Era la voce di Dominic, dall'altra parte del corridoio. Si ricordò che le loro celle erano messe di fronte, di certo avrebbe visto tutto.
Cominciò a piangere, per la vergogna e per l'umiliazione, mentre urlava disperato per il dolore.

Non se lo meritava, ma non aveva modo di ribellarsi. Il carcere era un cancro che ti divorava poco alla volta, che piano piano ti lasciava morto a terra senza nemmeno rendertene conto.
"Correrò il rischio, biondo!" I due se la ridevano, poi il bastardo venne dentro di lui.
"Sei troppo stretto, mi fai impazzire"
Liam non replicò, sentiva solo la puzza del sudore del rosso e le urla di Dominic, che cercava in ogni modo di chiamare le guardie.
Il ragazzo si calmò quando vide il rosso staccarsi, pensando che sarebbe finalmente finita, tuttavia si scambiò solo di posto con l'altro bastardo.
Nuovamente un dolore lancinante lo fece urlare fino a perdere la voce, l'altro gli tappò la bocca con il suo viscido affare, a Liam venne da vomitare.

Sentiva le forze venire meno, stava per svenire. Poi qualcuno accorse aprendo la cella.
"Adesso basta, fuori di qui" Era la guardia notturna incaricata per quel turno, probabilmente la stessa che per pochi spicci aveva venduto il suo culo.
Liam si tirò su i pantaloni, i suoi occhi erano vuoti. La guardia cercò di aiutarlo a stare in piedi, visto quanto barcollava, ma Liam gli sputò addosso.
"Non toccarmi, bastardo" Incrociò lo sguardo preoccupato di Dominic, che guardava intensamente tra le sue cosce. Seguendo il suo sguardo si rese conto di star sanguinando.

"Scortami in infermeria e poi levati dal cazzo" Intimò alla guardia.
Un ultimo sguardo verso il biondo gli fece capire che in qualche modo fosse fiero di lui, anche se dentro Liam era appena morto.

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