Dodici
"Andiamo stronzo, un altro shot e torniamo!"
Giorgio era su di giri, Marcus accasciato al bancone del locale dove quel sabato sera avevano avuto la brillante idea di andare, mentre Liam e Robert cercavano disperatamente di trascinarli via da quel posto.
Avevano bevuto talmente tanto da non reggersi in piedi, perfino Liam si sentiva brillo, non sapeva proprio reggere l'alcool.
In qualche modo Allison riuscì a convincere Giorgio ad andarsene, probabilmente nemmeno da ubriaco riusciva a resisterle quel coglione del suo migliore amico.
Quella sera Liam aveva invitato anche Coolin, anche se non lo considerava un amico al pari di quelli del suo gruppo gli faceva comunque piacere averlo lì, soprattutto perché Marcus era un bestione di quasi due metri e difficilmente lui e Robert sarebbero riusciti a riportarlo a casa da soli.
Dopo due ore, finalmente si erano liberati di tutti gli ubriaconi, Robert decise di rimanere con Marcus visto che alla fine aveva vomitato anche l'anima. Liam e Coolin, tornarono a casa a piedi, casa loro non distava poi molto da quella di Marcus, di certo una passeggiata lì avrebbe aiutati a restare lucidi per tutto il tragitto.
Tuttavia una tempesta di pioggia improvvisa si imbattè su di loro, tanto che furono costretti a correre sotto i tendoni dei negozi ormai chiusi.
Le strade erano buie e silenziose, dove lo scrocio di quella pioggia di fine novembre la faceva da padrone.
"Cazzo ho anche le mutande bagnate"
Liam scoppiò a ridere alle parole di Coolin, era la prima volta che si trovava in una situazione del genere.
L'amico lo guardò a lungo, soffermandosi sulla sua bocca ancora aperta per le risate.
"Liam?"
Il ragazzo alzò lo sguardo verso di lui, con il sorriso sulle labbra.
"Cosa?"
Avevano ancora l'affanno per la corsa incredibile che avevano fatto sotto la pioggia.
"Io ti amo"
Il sorriso sulle labbra di Liam si spense immediatamente.
Fiducia.
Una parola che per Liam perdeva di significato di giorno in giorno.
Si era fidato ciecamente dei suoi amici, ma ora si scopriva che avevano tutti qualcosa da nascondere.
Si era fidato di sua madre ogni volta che gli diceva di stare bene con il suo solito sorriso sulle labbra, e poi era morta.
Era inevitabile fare il contrasto con la sua vita nel carcere.
In quel posto non si fidava di nessuno a prescindere, ma sapeva esattamente cosa aspettarsi da loro, in un certo senso erano gli unici che non gli mentivano, si mostravano esattamente per quelli che erano, pregi e difetti.
Li osservava, seduto in mensa, pensando a quanto la vita fosse tutta al contrario, certe volte.
Aveva tutti i reietti della società davanti agli occhi eppure per la prima volta non li considerò un pericolo.
In carcere un azione corrispondeva a una reazione, chiaro e semplice.
Forse stare rinchiuso in quelle mura lo stava cambiando, il mondo fuori cominciò a spaventarlo.
Le persone mentivano continuamente, maschere su maschere di falsità e rancore.
Di chi poteva fidarsi veramente?
I suoi pensieri vennero interrotti dall'ingresso del biondo in mensa.
Era uscito dal buco da qualche ora, ma sembrava perfetto come sempre. I capelli biondi erano cresciuti, così come la barba che di solito non portava. I suoi occhi chiari erano magnetici, non c'era nessuno che non l'avesse notato al primo passo in quella sala.
Terrore, ammirazione, sottomissione, in qualsiasi caso tutti gli occhi erano puntati su di lui.
Si guardò intorno, come se stesse cercando qualcuno, poi si fermò su Liam. Prese il suo vassoio con il pranzo e senza troppe cerimonie si sedette al suo tavolo.
Alcuni detenuti cominciarono a mormorare, altri ripresero a mangiare come nulla fosse.
"Sei tornato"
Che cosa stupida da dire.
"A quanto pare" Tuttavia Liam gli sorrise. Non sapeva il motivo, ma era felice di vederlo.
C'era anche qualcosa di cui voleva parlargli, ma pensò che quello non fosse il momento adatto, anche perché gli ispanici seduti al tavolo con lui si stavano irritando.
"Senti bello, devi aver sbagliato posto perch-" Uno dei due si zittì immediatamente. Bastò una sola occhiata di Dominic per metterlo a tacere.
In verità Liam non lo trovò nemmeno minaccioso in quel momento, ma forse aveva perso il senso del pericolo insieme alla ragione.
"Vorrei parlarti di una cosa, vedi di organizzare" Lo informò. Il biondo dapprima sorpreso dalla proposta di Liam finì per sorridere.
Probabilmente aveva frainteso tutta la questione ma al ragazzo non fregò niente, il suo obiettivo era un altro e dubitava che Dominic ci fosse arrivato.
Quella sera Liam andò a farsi la doccia con la mente verso Geremias, aveva chiesto perfino alle guardie ma nessuno gli voleva dire un cazzo. Si chiese se stava bene, se si era ferito, ma avendo commesso l'ennesimo omicidio non sarebbe uscito dal buco tanto presto.
Si spogliò velocemente, da quando non c'era Jonathan le acque si erano calmate rapidamente, anche se Liam era consapevole che i rossi covavano vendetta.
Si infilò sotto la doccia, chiudendo gli occhi e insaponandosi i capelli. Malgrado il timore degli eventi successi in quel posto, era di certo il momento preferito di Liam. Lo scorrere dell'acqua sul corpo lo calmava, riusciva perfino a isolare gli schiamazzi degli altri e concentrarsi solo sul rumore delle goccioline che gli cadevano addosso.
Per questo non si rese conto che in breve tempo il bagno si svuotò. Quando finì di lavarsi si voltò per prendere un asciugamano e si rese conto di essere rimasto solo... Con il biondo.
Chissà da quanto lo stava fissando, sembrava perfino perso nei pensieri.
Liam lo guardò, sembrava anche... Stanco. Quando Dominic si rese conto di essere osservato gli sorrise. Sciolse le braccia che aveva intrecciate al petto e si avvicinò a lui, che era rimasto nudo e imbabolato. Il biondo si sedette sulla panca di fronte alle docce, poggiando i palmi dietro di lui, sembrava tranquillo.
"Allora, di che volevi parlarmi?"
"Sei stato tu a fare uscire tutti, vero? Ti sembra il luogo adatto?"
Dominic sbuffò, chinando la testa di lato.
"E va bene, un posto vale l'altro" Liam gli si affiancò, chinandosi per prendere l'asciugamano, il biondo avvicinò il viso al suo collo, insipirando il suo profumo.
"C-che stai facendo"
Non era una domanda, in verità. Liam si sentì formicolare le mani, indeciso se prenderlo a pugni o continuare quella cosa.
Odiava l'attrazione che sentiva verso il biondo, era del tutto malsano desiderare un assassino. Ma lui di certo aveva intuito il suo cedimento, perché gli sorrise con la faccia ancora ficcata nel suo collo.
"Potrei darti tutto in questo momento, chiedimi quello che vuoi"
Liam si scostò velocemente, chiudendo l'asciugamano in vita. Prese un respiro profondo. Quel maledetto biondo era mezzo nudo, fresco di doccia anche lui, con ancora il petto muscoloso ricoperto di goccioline d'acqua.
"Ho bisogno del tuo aiuto p-per... Per il mio caso"
Dominic si sorprese, si sarebbe aspettato una proposta sessuale o una richiesta di protezione, di certo non aiuto per il suo caso. Non capiva come mai fosse così tanto ossessionato dalla cosa, del resto era colpevole.
"Perché io?" Si tirò su, appoggiando i gomiti alle ginocchia. Liam notò che fosse diventato sospettoso, ma non capì per quale motivo dubitasse delle sue intenzioni. Forse lo riteneva davvero colpevole di quel massacro?
"Beh, sei un serial killer, chi meglio di te può capire la mente di un assassino"
Inaspettatamente Dominic scoppiò a ridere, probabilmente ritenendolo un idiota. Liam si spazientì, incrociando le braccia al petto.
"Va bene lascia stare, era una richiesta stupida" Cercò di raccattare velocemente le sue cose per tornare in cella ma il biondo lo prese per un braccio.
"Aspetta un attimo"
Lo girò verso di sé, stringendolo al petto. Liam faticava a riempire i polmoni d'aria, in quella posizione avrebbe sicuramente notato la sua eccitazione.
"Ehi, respira" Gli sorrise. Tuttavia a Liam sembrò un sorriso sinistro, quasi malato.
"Ti aiuterò, ma voglio qualcosa in cambio"
Scese con la mano nodosa oltre la sua schiena, accarezzandola.
"N-non ho niente da offrirti" Deglutì saliva a vuoto, tanto forte che il rumore rimbombò.
"C'è sempre qualcosa da dare" La mano di Dominic scese ancora, strizzando una natica di Liam.
"N-no, non quello"
Il biondo rise, abbassando la testa nel suo collo.
"Mi disgusti moscerino, la tua sola presenza mi fa venire voglia di strangolarti ed eliminarti dalla circolazione. Ma l'hai detto tu, non hai niente da offrire. Questa è la mia richiesta, prendere o lasciare"
Liam si sentì in trappola.
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