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Non Tutti I Mali Vengono Per Nuocere

INUYASHA'S POV
Un terribile suono rimbomba nelle mie orecchie e con sommo dispiacere scopro che è la sveglia. Oggi io e Sesshomaru dobbiamo andare a scuola, perciò scuoto il maggiore per svegliarlo.
-Fratellone.
-...
-Sesshomaru, alzati, oggi c'è scuola.
-...
-Faremo tardi. Sesshomaru, apri gli occhi.
-...
Non ne vuole proprio sapere...
Decido di dargli un bacio a fior di labbra, nella speranza di ricevere una sua reazione.
Sento una mano poggiarsi sulla mia nuca. Sesshomaru si è svegliato! Faccio per staccarmi, ma lui me lo impedisce, approfondendo il bacio. Restiamo labbra contro labbra per qualche minuto.
-Hai deciso di staccarti, finalmente! Hai visto l'orario!? É tardissimo!
-Buongiorno anche a te, ho dormito benissimo, grazie.
-B-b-buongiorno.
Si dirige in bagno, mentre io vado in cucina per preparare la colazione.
Dopo circa trenta minuti, Sesshomaru é già davanti la porta, pronto ad andarsene.
Mi sa che oggi dovrò andare a piedi...
Dopo quindici minuti esco di casa, e fuori al portone vedo il maggiore in macchina.
-Hai intenzione di stare fermo sull'uscio di casa o vuoi salire a bordo? - mi chiede sorridendo.
Senza farmelo ripetere due volte, mi precipito nell'auto.
-Come mai mi hai aspettato?
-Perché non avrei dovuto?
-Beh ecco.. - abbasso la testa e arrossisco - grazie.
-Mi ringrazierai a dovere una volta rientrati a casa. Oggi le lezioni finiscono prima. Così dicendo,  appoggia una mano sulla mia gamba e mi bacia.
-Forza, siamo arrivati, scendi.
-S-s-s-sì - balbetto rosso come un pomodoro.
Vedo la macchina partire a tutta velocità, mentre entro nell'istituto.
Per fortuna la prof non è ancora arrivata.
Fiù, sono salvo...
-Hey Inuyasha!
-Che vuoi Koga?
-Ma come, dove sono finite le tue buone maniere?! A dimenticavo, non le hai mai avute, dopotutto sei cresciuto senza genitori.
Mi alzo di scatto, afferro Koga per il colletto e lo sbatto al muro.
-Osa dire un'altra volta una cosa del genere, e non risponderò delle mie azioni.
Vado a sedermi.
Queste cinque ore sono state terribili.
Tutti i prof hanno spiegato argomenti nuovi e io non sono riuscito a concentrarmi a causa delle parole di quel cretino.
Finalmente suona la campanella. Tutti i miei compagni si precipitano fuori la porta, ma io non ho fretta. Preparo con calma lo zaino e esco anche io.
Prima che potessi oltrepassare il cancello, qualcuno mi prende per la maglia e mi spinge a terra.
-Ora te le insegno io le buone maniere - sbraita Koga, seguito da cinque ragazzi.
-Forza, facciamolo nero!
Mi iniziano a dare calci nello stomaco e in faccia. Nonostante io cerchi di difendermi, contro tutti loro sono inerme. Urlo dal dolore. Koga alza il piede, come se volesse pestarmi la faccia, ma qualcuno glielo impedisce.
Non riesco ad aprire gli occhi, ho paura. Coloro che mi hanno picchiato iniziano ad urlare e a supplicare qualcuno. "Ti prego, basta, ci dispiace", "Non lo faremo più" e "Faremo qualsiasi cosa, ma fermati".
Le loro richieste vengono perfettamente ignorate.
Colui che mi ha difeso, poggia una mano sulla mia guancia e cerca di prendermi in braccio, ma io mi scanso.
-Non mi toccare - strillo. - Solo una persona può farlo, e non sei di certo tu.
Stringo ancora di più le palpebre.
-Inuyasha, sono io.
Spalanco gli occhi.
-Sesshomaru... - dico piangendo.
Cerco di abbracciarlo, ma a causa delle ferite non riesco.
-Non ti sforzare - sussurra stringendomi tra le sue braccia e portandomi in macchina a mò di principessa.
-Li hai conciati molto male.
-Si meritano questo ed altro.
Appoggio il mio viso sul suo petto.
Mi stende sui sedili posteriori e parte.
Arrivati a casa, mi poggia sul letto matrimoniale dei nostri genitori, e mi medica le ferite.
-Brucia?
-Poco. Sicuramente gli altri ragazzi avranno qualcosa di rotto.
-La prossima volta ci penseranno due volte prima di farti del male.
-Sesshomaru... è stata anche colpa mia... - mormoro con gli occhi fissi sul pavimento.
-Perché?
-Hanno detto che sono maleducato, perché mamma e papà non mi hanno insegnato le buone maniere. Poi hanno aggiunto che era ovvio che fossi scostumato, dopotutto non... non...
Inizio a piangere, disperatamente.
Sesshomaru mi abbraccia.
-Io ho sbattuto Koga al muro e gli ho detto che...
-Basta, ho capito cosa è successo. Spero di aver spaccato davvero qualcosa a quegli scemi.
-Non sei arrabbiato? - domando avvicinandolo maggiormente a me.
-Assolutamente no, hai fatto benissimo a reagire! Io avrei fatto molto di peggio. Certo, magari la prossima volta non farti picchiare...
-Farò più attenzione.
-È una promessa?
-È una promessa.
Ci stringiamo il mignolo per sigillare il nostro patto.
-Visto che non sei nelle condizioni di cucinare, che ne dici di ordinare una pizza? - mi domanda.
-È un'ottima idea! - dico sorridendo.
Dopo circa trenta minuti, il fattorino ci consegna il nostro pranzo, e lo mangiamo in camera da letto.
-È buonissima! - esclamo sorridente.
-Concordo con te. Un giorno di questi dobbiamo provare a farla insieme.
-Sarebbe bellissimo...
Automaticamente, al pensiero di me e Sesshomaru insieme, le mie labbra si incurvano all'insù.
-Sai cos'altro é meraviglioso?
-Cosa?
-Il tuo sorriso.
Il cuore inizia a battere all'impazzata, le guance diventano rosse, lo stomaco fa mille capriole. Non credo di essermi sentito così bene mai in vita mia.
-M-m-mai come i-il tuo.
Come risposta mi sorride.
-Cosa vuoi fare tutto il pomeriggio?
-Dovrei studiare, ma non ne ho proprio voglia...
-Sei il solito. In ogni caso in queste condizioni non puoi andare a scuola, quindi domani restiamo entrambi a casa.
-Restiamo?
-Domani l'università é chiusa, devono fare la disinfestazione dei topi.
-Topi?
-Proprio così. Oggi una ragazza, mentre era in bagno, ha aperto lo zaino per prendere i trucchi ed è sbucato dalla cartella un topo.
Inizio a ridere a crepapelle.
-Le sta proprio bene, è una palla al piede quella...
-Perché?
-Non mi si scolla mai di dosso, é troppo insistente.
-Avevo dimenticato che il mio fratellone è il più popolare della scuola. Saranno centinaia le ragazze innamorate di te. E tutti i regali che ti fanno...dovrebbero contendersi un po'.
-Beh, che vuoi farci, sono bellissimo io - dice scuotendo la sua chioma.
-Modesto come sempre...
-Vorresti dire che sono brutto? - mi domanda.
-Assolutamente no - sbotto imbarazzato.
-Quindi ammetti che sono stupendo? - chiede malizioso.
-Non ho mai detto il contrario - sussurro.
-Beh, allora non ti dispiacerà se...
Lascia la frase in sospeso e mi bacia appassionatamente. Io ovviamente ricambio.
Sesshomaru si lecca le labbra con fare provocante e mi morde l'orecchio.
-Che ne dici se guardiamo qualcosa alla televisione? - propone dopo essersi staccato da me.
-Cosa vorresti guardare?
-Che ne di...
-Gli horror sono vieteti!
-Non ne avrei comunque proposto uno...Un film comico?
-Sono d'accordo! - esclamo sorridente.
Ci stendiamo entrambi nel letto e passiamo tutto il pomeriggio abbracciati, ridendo e scherzando come non mai.
Arrivano le 21, e ordiniamo del sushi per cena.
-Magari potessi mangiare tutti i giorni al letto...
-Mi dispiace, ma la pacchia finirà presto, non ti ci abituare.
-Lo so.
Sbadiglio e mi accuccio sotto le coperte.
-Fa freddo - dico.
-Eh già - concorda con me Sesshomaru, affiancandosi a me, sotto il piumone, mi abbraccia e mi fa appoggiare la testa sul suo petto.
-Se quel cretino del tuo compagno di classe osa avvicinarsi a te, di nuovo, avvertimi immediatamente.
Stringe la sua presa.
-Non sono mica un poppante, so difendermi anche da solo!
-Sì, infatti, ho visto oggi...
-Mi hanno colto di sorpresa, altrimenti li avrei sicuramente battuti.
-Certo certo, come no...
-Uff...
-Che c'è?
-Potresti fidarti un po' più di me.
-Io ho fiducia in te, ma non in quei ragazzi. Ad ogni modo, ora l'importante è che ti riprenda presto e...
-Sì sì, ho capito, ritornare a scuola - dico alzando gli occhi.
-No... Stare insieme.
Le mie guance sono dello stesso colore del pigiama: rosse.
-I-insomma, a volte te ne esci con cose così imbarazzanti...
Dalle mie labbra esce una risata finta.
-È la verità.
Spalanco gli occhi.
-Vale lo stesso per me - sussurro.
-Cosa? Non ho sentito.
-Anche per me la cosa importante è passare il tempo con te - urlo gonfiando le guance rosate.
Sesshomaru si mette su di me: circonda le mie spalle con le sue braccia, intreccia le nostre gambe e ha aderire i nostri petti.
Per un attimo ho dimenticato come si respira.

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