INUYASHA'S POV
Siamo vicinissimi, meno di un centimetro separa le nostre labbra, e io, d'istinto, chiudo gli occhi.
Non so spiegare la motivazione di questo gesto, men che meno le strane emozioni che sto provando...
Non mi ero mai sentito così prima, e non capisco cosa mi stia succedendo.
Sesshomaru interrompe il corso dei miei pensieri, alzandosi e dirigendosi in cucina.
-Wow, oggi ti sei dato proprio da fare...
Riapro gli occhi, e vado a sedermi a tavola.
-Già, proprio così.
Sono in questo momento noto le buste piene di regali poggiate davanti la porta.
-Certo che hai fatto proprio colpo, eh?
-Forse anche troppo - risponde rilassandosi sulla sedia. -Iniziamo a mangiare, su, sto morendo di fame - aggiunge.
-Subito - dico mettendo il cibo nei piatti.
Sesshomaru prende un pezzo di carne, e io seguo tutto il suo tragitto per riuscire a scorgere la minima espressione di disgusto sul suo volto.
Lo porta alla bocca e mastica.
Sono in trepidante attesa per il suo giudizio...
-Com'è? - chiedo incerto.
-Mmmh...
Cosa significa? Gli piace? È vomitevole?
Mille dubbi attanagliano la mia mente, ma io non ne capisco il significato. È tutto così confuso...
Mi guarda negli occhi e riesce a leggerne l'insicurezza.
-È buono.
Una grande sorriso si fa strada sulle mie labbra.
Sono felice!

SESSHOMARU'S POV
Non so cosa mi sia preso, per poco non l'ho baciato. Quando ha chiuso gli occhi ho pensato che, infondo, anche lui volesse che facessi qualcosa...
Però troppe perplessità hanno iniziato a vorticarmi nel cervello, ma una in particolare era tanto plausibile quanto crudele: se avesse chiuso gli occhi per paura?
Così ho deciso di fermarmi. Sono molto confuso, e non vorrei compiere gesti dei quali potrei pentirmi.
Dopo questo strano evento, iniziamo a mangiare.
Ovviamente è tutto buonissimo.
Il silenzio regna nella casa, e ciò non mi piace...
Probabilmente anche Inuyasha starà pensando al quel bacio non verificatosi.
-Sesshomaru, mi darai un passaggio anche domani? - mi domanda rompendo il ghiaccio.
-Solo se ti muovi, i professori universitari sono molto esigenti sull'argomento della puntualità. Tu sarei, sicuramente, un oggetto di disturbo per loro.
-EHI - urla parecchio irritato.
-Che c'è? Ho semplicemente detto la verità.
-Non è affatto gentile da parte tua dire tutte queste cattiverie a tuo fratello.
Ha le sopracciglia inarcate, la braccia conserte e batte ritmaticamente un piede sul pavimento.
Ops, credo di averlo offeso.
Ghigno.
Il gioco inizia adesso...
-Non dovresti offenderti, ti ho solo mostrato la realtà dei fatti.
-N-non è la verità, tu ti stai prendendo gioco di me.
-Oh no, il cucciolotto si sente ferito.
Pronuncio questa frase con tono beffardo, forse anche troppo.
-Tu...maledetto! Non so per quale strana ragione ti abbia fatto questa sorpresa. Non so perché ero così preoccupato per il tuo giudizio.
Non so perché volevo che fosse tutto perfetto. Non so come diavolo ho potuto mai pensare di volere quel b.... Si ferma e sussulta.
Lascia la frase incompiuta e con le lacrime agli occhi corre in camera sua, dopodiché sbatte violentemente la porta.
Credo di aver un tantino esagerato...
Preferivo quel silenzio pacifico, a quest'aria piena di tristezza.
Devo trovare il modo di scusarmi!
Peccato che non fu così...o almeno non subito.