Capitolo 43
KEIRA
Erano passate altre due settimane dalla serata al pub.
Ormai avevamo creato il gruppo e uscivamo spesso insieme: Mia e Lucas erano sempre più vicini, mentre Allison e James stavano iniziando a conoscersi.. e poi ci siamo io e Ryan che per fortuna la nostra relazione sta andando a meraviglia.
In questo momento stavo nella mia camera insieme a Mia, che mi stava dando una mano per preparare la valigia, visto che il giorno dopo sarei dovuta andare insieme a Ryan chissà dove.. eh si il signorino aveva deciso di non darmi nessuna indicazione sul luogo dove saremmo andati.
< Sorpresa > aveva risposto e si era rifiutato di dirmi altro.
- Dai ma quante cose vuoi farmi portare! - mi lamentai buttandomi a peso morto sul letto.
- È sempre meglio portare più cose ed essere sempre organizzati.
Allora quanti giorni starete? - mi chiese la mia migliore amica mettendosi seduta a gambe incrociate.
Tra di noi c'era la mia valigia sul letto con molti panni sparpagliati dentro.
- Tre? Quattro? Non mi ricordo.. - borbottai guardando il soffitto.
Mia sospiró rassegnata e io spostai lo sguardo verso di lei.
- Che c'è? - le chiesi mettendomi seduta per guardarla meglio.
Lei scosse la testa.
- Sei peggio di una ragazzina - borbottó.
Io la fulminai con lo sguardo e le lanciai un cuscino contro ridendo.
Lei anche si mise a ridere e mi rilanció il cuscino.
Rimanemmo per un pó di tempo a ridere e scherzare con i cuscini fino a quando fu Mia a fermarsi.
- Ok basta. Adesso muoviamoci a preparare questa valigia - disse alzandosi e andando verso il mio armadio.
Roteai gli occhi e poi decisi anche io di darle una mano.. visto che stava facendo quel che in realtà dovevo fare io.
***
Dopo circa un'oretta io e Mia finimmo di mettere le ultime cose in valigia, e con un pó di difficoltà riuscimmo a chiuderla.
- Uhh che fatica! - si lamentò la mia migliore amica buttandosi sul mio letto.
Io feci lo stesso e dopo qualche minuto di silenzio, Mia prese la parola.
- Sono felice che le cose stiano andando bene - disse ad un certo punto con un sorriso stampato sul viso.
Annuii ricambiando il sorriso.
- Si hai ragione.. comunque cosa mi dici di te e Lucas? - le chiesi poi mettendomi seduta sull'attenti e facendo un sorrisetto.
Lei mi guardò un pó imbarazzata e poi accennó un sorriso.
- Cosa vuoi sapere? - mi chiese.
Alzai le spalle.
- C'è qualcosa che devi dirmi? - la incitai mantenendo sempre il solito sorrisetto.
Lei iniziò a giocherellare con i suoi lunghi capelli e dopo un pó si decise a parlare.
- Mi ha confessato i suoi sentimenti - disse con un filo di voce.
- Wow! - esclamai contenta come una bambina. - E..? - le chiesi ancora.
Volevo sapere tutto.
Ero così felice per i miei amici che volevo essere la prima a sapere di una loro relazione e volevo che sapessero che potevano contare su di me in ogni momento.
- Sinceramente non stiamo ancora insieme.. cioè entrambi sappiamo cosa proviamo per l'altro ma non so... penso che dobbiamo ancora aspettare un pó di tempo.. non voglio fare le cose di fretta, ogni cosa ha il suo tempo no? - mi spiegó guardandomi dritta negli occhi.
Annuii.
- Hai ragione.. datevi il vostro tempo - dissi con un sorriso.
Mia ricambió il sorriso.
- Dove pensi che ti porti Ryan? - mi chiese ad un certo punto per cambiare discorso.
Alzai le spalle.
- Devo rispondere sul serio?
Non lo so.
Lui non mi ha voluto dire nulla ma non so neanche cosa aspettarmi davvero.. potrebbe essere una cosa romantica oppure una stupida pazzia.. - spiegai ridacchiando.
- È imprevedibile il tuo caro fidanzato! - borbottó la mia migliore amica ridendo.
E così finimmo di chiacchierare e scherzare tra di noi rimanendo sedute sul mio letto.
***
RYAN
Ero a casa di Lucas, nella sua "palestra" ma che in realtà era semplicemente il garage di casa sua, nel quale lui aveva messo alcuni attrezzi per allenarsi quando ne aveva voglia e alcune volte andavo anche io.
Lui la chiamava palestra ma di palestra non ne aveva granchè.
- Allora? Le hai detto dove andrete? - mi chiese Lucas venendo verso di me e bevendo un gran sorso d'acqua.
Io me ne stavo tranquillamente seduto su una sedia, non avevo molta voglia di allenarmi oggi, se invece il mio migliore amico avrebbe preferito fare due tiri a basket avrei probabilmente accettato.
Roteai gli occhi.
- In realtà no - risposi.
Lucas mi guardò.
- Ma dai povera Keira! Perché non le dici dove andrete? - mi chiese.
Alzai le spalle.
- Voglio farle una sorpresa.
Immaginati partire con la macchina senza sapere la meta e poi ritrovarsi a New York.. rimarrà sicuramente contenta no? - dissi con un filo di sorriso.
- Oh vuole fare il romanticone il mio caro amico! - esclamó quello scemo scompigliandomi i capelli e ridendo.
Lo fulminai con lo sguardo e poi ridacchiai anche io.
- Piuttosto tu che intenzioni hai con Mia? - gli chiesi mettendomi seduto comodo.
Ci fu un momento di silenzio.
Ecco lo sapevo: quando Lucas doveva affrontare questi argomenti cercava sempre un modo per cambiare discorso.
Sospirai incrociando le braccia al petto.
- Allora? - lo incitai a parlare.
Lui sospiró.
- Non stiamo ancora insieme... cioè lei penso che stia aspettando che faccia io il primo passo ma non so bene come comportarmi.. - ammise.
Roteai gli occhi.
- E come pensi di doverti comportare scusa? - gli chiesi.
Lui alzó le spalle e inizió a torturarsi i capelli in modo nervoso.
- È questo il problema.. non so come comportarmi con lei.. - spiegó.
Sospirai.
Io non ero di certo la persona adatta per chiedere consigli d'amore ma qualcosa dovevo pur fare.
- Prendi me come esempio.
Guarda come mi sono comportato io e fai la stessa cosa - dissi diretto.
Lucas alzó un sopracciglio.
- Ti vorrei ricordare che tu ti sei fatto odiare a morte dalla tua ragazza - mi disse.
Sbuffai roteando gli occhi.
- Uff.. non ne parliamo perfavore - borbottai.
- Ora state insieme ma l'hai fatta soffrire davvero Ry.. - disse il mio migliore amico guardandomi serio.
Annuii.
- Lo so ho sbagliato ma io.. - iniziai.
- No non azzardarti a dire che lo hai fatto per il suo bene - mi bloccó subito lui.
Si ok Lucas aveva ragione.
Avevo sbagliato e dovevo accettarlo.
Sospirai rassegnato.
- Ora però va tutto bene no? - dissi facendo un sorriso.
Il mio migliore amico annuí roteando gli occhi.
- Si ora si e sono felice di vedere che siete entrambi felici - disse sorridendo e andando verso la porta del garage.
- Hai finito il tuo allenamento? - gli chiesi ridacchiando.
Lucas mi fulminó con lo sguardo visto che lo prendevo sempre in giro.
Uscimmo entrambi dal suo garage.
- Hai preparato le cose da portarti? - mi chiese lui ad un certo punto.
- Beh ma devo portarmi due cosette mica devo portare tutto l'armadio - risposi io.
- Mmh come vuoi tu, basta che non ti metti a prepararla questa notte o domani mattina rischiando di fare tardi - disse lui.
- Nah stai tranquillo.. comunque a questo punto penso sia ora di andare - dissi guardando l'orologio.
Il mio amico si fermó e si girò verso di me.
- Beh allora buon viaggio amico mio! E mi raccomando fammi sapere come andrà e.. controlla le tue "emozioni" - mi salutó lui dandomi un abbraccio e tirandomi due pacche sulla spalla e fece un sorrisetto malizioso quando pronunció le ultime parole.
Ricambiai il saluto.
- Pff.. si idiota stai tranquillo, tu invece vedi un pó di svegliarti e di parlare con Mia - gli dissi.
E dopo esserci salutati io andai verso la mia moto per tornare a casa.
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