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Capitolo 40

KEIRA

- E se io ti dicessi che non mi va di uscire? - borbottó ad un certo punto il mio 'ragazzo'.

Eravamo tornati a casa e dopo aver pranzato, io gli avevo detto di questa sera e ora stavamo in camera mia: io davanti all'armadio a cercare dei vestiti e lui seduto sul mio letto a lamentarsi.

- Uff.. Ryan che ti costa? - ribattei io sbuffando.

Mi girai verso di lui per guardarlo con le braccia incrociate sotto al seno.

Mi stava giá facendo girare i nervi.

- Al posto di stare dove è pieno di gente, preferirei stare solo con te - disse ad un certo punto guardandomi con un sorrisetto.

Arrossii di colpo.
Non mi ero ancora abituata a questi suoi modi di fare.

- Ma sta zitto che ci divertiremo tutti insieme - ribattei io tornando a guardare l'armadio.

Non sentii nessuna risposta.
Dovevo preoccuparmi quando non lo sentivo più parlare?

Ad un certo punto mi prese un colpo perché sentii afferrarmi da dietro per i fianchi e un attimo dopo mi ritrovai con il mio viso contro quello di Ryan.

Eravamo così vicini..

- Ma io mi diverto anche stando solo con te.. - mi sussurrò all'orecchio causandomi un brivido lungo la schiena.

Il battito del mio cuore stava iniziando ad aumentare sempre di più.

Perché diavolo mi faceva sempre questo effetto!

Non riuscii a dire neanche una parola e non riuscii a muovermi, fino a quando fu lui che avvicinó le nostre labbra e mi diede prima un piccolo bacio a stampo e poi mi bació con più foga.

Cazzo questo ragazzo mi faceva impazzire!

Ad un certo punto sentimmo bussare alla porta della mia camera ed entrambi ci staccamo con una velocità incredibile.

Incontrai lo sguardo di Ryan e notai che aveva un sorrisetto stampato sul viso.

- Emm.. scusate, disturbo? - sentii la voce di mia madre e quando mi girai la ritrovai in piedi sulla soglia della mia camera.

Aveva un'espressione alquanto imbarazzata e io in quel momento volevo solo scomparire.

Mi faceva ancora strano questa situazione..

Cercai di sembrare il più tranquilla possibile e scossi subito la testa.

- Oh no no mamma tranquilla! Stavo.. vedendo un vestito carino per questa sera, usciamo tutti insieme - spiegai.

Mia madre mi guardò con uno sguardo pensieroso e poi si avvicinò all'armadio e inizió a frugare tra i vestiti.

- Dove andrete? - ci chiese senza però distogliere lo sguardo dall'armadio.

- Ad una festa.. - risposi io.

- In un pub - aggiunse Ryan.

Mia madre si bloccó per un momento.

Forse non le andava molto a genio il fatto che sua figlia uscisse per andare in un pub.

- Basta che state attenti.. - disse girandosi per guardarci con un dolce sorriso.

Ricambiai subito il sorriso.

- Ma si mamma tranquilla! - risposi io.

Non volevo farla preoccupare.. e poi ora che stava andando tutto bene non doveva preoccuparsi per nulla.

Lei si rigiró verso l'armadio e poi prese un vestito.

- Ecco qui! Questo ti starà a meraviglia tesoro! - esclamó mostrandomi un vestito. - Tu che ne dici Ryan? - aggiunse poi girandosi verso il mio fratellastro. 

Notai che lui era in leggero imbarazzo.

- Beh.. è fantastico! - esclamó facendo anche lui un sorriso.

Era corto fino alle ginocchia, con una scollatura sul petto, le spalline a canottiera ed era di colore blu scuro e pieno di brillantini.

- Ovviamente ti metterai un giacchetto sopra perché è troppo scollato - aggiunse poi mia madre.

Annuii subito con un sorriso.

E dopo aver poggiato il vestito sul letto mia madre ci salutó con un sorriso ed uscí dalla mia camera.

Ci fu un momento di silenzio tra me e Ryan e quando spostai lo sguardo verso di lui notai che stava fissando quel vestito.

- Che c'è? Non ti piace? - chiesi ad un certo punto io.

Lui alzó lo sguardo e rimase a guardarmi per qualche minuto.

- Sinceramente mi stavo immaginando te con questo vestito addosso - disse con un sorrisetto.

Notando la sua espressione sentii il battito del mio cuore aumentare e potrei giurare di esser diventata rossa come un peperone.

Ryan ridacchió e poi tornó a sedersi sul mio letto.

- Devi mettere una giacca sopra però... sai mi darebbe molto fastidio se altri ragazzi metterebbero gli occhi su di te - disse poggiando le mani sul materasso.

Lo guardai attentamente: osservai i suoi bellissimi ricci scompigliati e quegli occhi verdi fermi su di me, i suoi perfetti lineamenti del viso e il suo petto dal quale si potevano vedere i muscoli sotto la maglietta e le sue braccia muscolose e ferme.
Dio questo ragazzo era così perfetto!

Ero rimasta a guardarlo per cosí tanto tempo che non me ne ero neanche accorta.
Tornai nel mondo reale quando sentii la voce di Ryan.

- Hai finito di fare la radiografia? - borbottó ridacchiando.

All'inizio non capii cosa stava dicendo ma quando ci pensai più volte mi sentii così in imbarazzo da voler scomparire in quell'esatto momento.

Non gli risposi.
Mi girai dal lato opposto e cominciai a frugare nell'armadio per trovare una giacca e alla fine presi il mio giubbotto di pelle.

Lo lanciai sul letto e rimasi a guardare Ryan.

- Va bene? - chiesi indicando il giubbotto.

Lui annuí e poi spostó il vestito e il giubbotto da un lato.

Rimasi a guardarlo in silenzio fino a quando lui mi fece segno di avvicinarmi.

Mi avvicinai pian piano guardandolo con un sopracciglio alzato e un attimo dopo mi ritrovai seduta sulle sue gambe.

Ryan mi guardò in silenzio con un sorriso.

- Perché sei così agitata? - mi chiese ad un certo punto guardandomi con una serietà da mettere i brividi.

Aveva un braccio con cui mi circondava il corpo, mentre aveva l'altra mano posata sulle mie gambe.

Non riuscii a rispondere all'inizio.
Il mio cuore stava letteralmente per uscire dal petto.

Ryan aspettó per un pó una mia risposta, peccato però che non arrivó.

Alla fine lui fece un sospiro e un attimo dopo ritrovai le sue labbra contro le mie.

Mi bació in un modo così delicato da farmi sciogliere letteralmente.

- Adesso pensa a prepararti - disse poi staccandosi dalle mie labbra.

Rimasi a guardarlo come una bambina alla quale è stato tolto il suo giocattolo preferito.
Sinceramente avrei preferito che continuasse a baciarmi in quel modo..

- Ma giá? Guarda che dobbiamo andare questa sera alla festa - gli feci notare.

Lui alzó le spalle.

- Si lo so ma ho altri giri da fare - rispose tranquillamente.

Lo guardai con un sopracciglio alzato.

- Che tipo di giri? - chiesi curiosa.

Ryan roteó gli occhi.

- Uff.. dei giri.. adesso non ti devono interessare - ribattè alzandosi dal mio letto.

Sbuffai e poi decisi di alzarmi anche io per iniziare a preparami con calma.





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