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Capitolo 3

KEIRA

- Mi spieghi quale è il tuo problema? - sbottai quando ormai la festa era finita ed erano andati via tutti.

Io avevo passato tutta la serata con Lucas, un amico di Ryan e alla fine lui mi aveva baciata e Ryan era entrato nel bagno litigando con il suo migliore amico.

- Non puoi baciare sconosciuti - borbottò quello che in teoria doveva essere il mio fratellastro.

Mi venne da ridere.

- Bè sai vivo sotto lo stesso tetto con uno sconosciuto - dissi acida.

Ryan mi guardò con i suoi due occhi verdi.

- Lo conoscevi solo da questa sera - rispose.

Mi alzai dalla sedia dove ero seduta e mi avvicinai pericolosamente a lui.

Era molto più alto di me ma lo fulminai con gli occhi.

- Sai che non me ne frega nulla della tua opinione?
Tu non sei nessuno per decidere le cose che mi riguardano.
Non sono affari tuoi.
Tu non sai nulla di me. - gli dissi scandendo bene le parole.

Ryan rimase a guardarmi per un pó e poi fece uno strano sorriso.

- Bene signorina. Allora non parlarmi più e non intralciarmi la strada. - rispose lui e mi diede le spalle.

- Stai tranquillo, signorino non ti intralceró la tua strada.
Non mi interessa niente di te. - dissi e me ne andai senza aggiungere altro.

Non lo sopportavo.
Mi mandava sui nervi.
Lo conoscevo da poco e non riuscivo a vivere sotto lo stesso tetto con lui.
Ero odioso il suo modo di fare.

Ma dovevo resistere.
Dovevo far vedere che in questo modo ero felice.
Dovevo farlo per il bene di mia madre.

RYAN

Keira, la figlia della nuova moglie di mio padre.
Stava vivendo con me.

Dalla prima volta che l'ho vista, quella ragazza ha subito catturato la mia attenzione: con i suoi capelli castani e quegli occhi color nocciola che mi  ricordano il bosco, una tranquillità e un silenzio assoluto, queste sensazione mi ha trasmesso quella volta che l'ho vista accanto a sua madre mentre i nostri genitori ci presentavano.

Per il suo aspetto così dolce e affascinante potrebbe sembrare subito una ragazza fantastica....
Peccato però per il suo carattere: dice che non ha intenzione di farsi mettere i piedi in testa da me... ma se sapesse cosa mi passa per la testa non credo che mi griderebbe contro arrabbiandosi per qualunque cosa.

Adesso che i nostri genitori sono in luna di miele dovremmo stare per tre giorni soli in casa, il primo giorno per fortuna è passato e sicuramente anche gli altri passeranno senza problemi se Keira evitasse di intralciarmi la strada.

Mi odiava e il sentimento era reciproco ma quando ho visto che si baciava con Lucas non ho resistito.
Non provo assolutamente nulla per lei ma visto che in teoria adesso è la mia sorellastra, sento un istinto protettivo che mi sale fino al cuore ogni volta che la vedo.

La prima volta che l'ho vista il mio primo pensiero è stato di posare le mie labbra sulle sue, ma il motivo di quel pensiero era semplicemente perché mi ero lasciato da poco con la mia ex ragazza e quindi avevo questi strani istinti.

Bè se pensassi a lei come una semplice sorella... forse le cose potrebbero andare bene e così Keira sarà contenta per sua madre e io per mio padre.

                          ***
Sospirai quando entrai nella mia camera e mi buttai sul letto.

Mentre cercavo di riposare sentii il telefono che squillava e quando lo presi lessi il nome di Lucas e sbuffai.

- Pronto - risposi alla chiamata.

- Ryan sei ancora arrabbiato? - mi chiese lui.

Scossi la testa anche se non poteva vedermi.

- No, ma sai che sento una sensazione di protezione nei confronti di Keira adesso che è la mia sorellastra - spiegai.

Sentii il mio amico sospirare dall'altro lato del telefono.

- Si lo so però ti ho chiamato per dirti che forse potrei piacerle... potresti parlarle di me? - mi chiese poi.

Mi uscì una risata acida.

- Io? Parlare con lei? Scordatelo.
Se ci tieni tanto vieni qua e vai nella sua camera così te la baci un'altra volta - dissi sarcastico ma nella mia voce sentii una rabbia crescermi dentro.

Per un pò ci fu silenzio.

- Ryan.. sicuro di star bene? - mi chiese poi Lucas.

- Si sto benissimo, ma io e la tua cara nuova amichetta abbiamo litigato - sputai acido.

- Emm.. sicuro che posso venire? - mi chiese di nuovo.

- Ti ho detto di sì.
Fai quello che ti pare con lei.
A me non me ne importa nulla. E poi abbiamo litigato e lei mi ha detto chiaro e tondo di non mettermi in mezzo nella sua vita - spiegai.

Ci fu di nuovo silenzio.

- Ok allora arrivo, ma verrò sopratutto per parlare con te - disse deciso e poi richiuse la chiamata senza aggiungere altro.

Io non ribattei perché sapevo che Lucas stava arrivando e aveva intenzione di avere delle risposte sul mio comportamento.

Ma la verità era che nemmeno io a volte sapevo spiegarmi il mio comportamento.

Mi sentivo in dovere di essere protettivo nei confronti di Keira ma lei mi odiava e io non avevo voglia di perdere tempo con una ragazzina come lei.

                            ***
Dopo un pò sentii suonare al campanello di casa e mentre andavo verso la porta per aprire ritrovai la mia sorellastra davanti la sua camera, in pigiama e che si grattava gli occhi stanca.

- Ma è notte.. chi diavolo è a quest'ora? - chiese sbadigliando ma senza incrociare il mio sguardo.

Era ancora arrabbiata, ovviamente, la miss signorina.

- È Lucas - risposi senza troppi giri di parole.

Lei incroció il mio sguardo fulminandomi.

- Non potresti dire al tuo amico che a quest'ora si dorme? - ribattè.

Alzai le spalle.

- Voleva vederti... sai è innamorato - borbottai con sarcasmo.

Lei si mise le mani sul viso e scosse la testa.

- Ma non posso vivere tranquillamente senza problemi! - borbottò credendo che io non la sentissi.

- Mi dispiace signorina ma ora che sei entrata in questa nuova vita e hai conosciuto altre persone devi rimanere qui, non hai detto tu che vuoi che tua madre sia felice? - le chiesi squadrandola dalla testa ai piedi con uno sguardo sarcastico.

Keira mi guardò dritta negli occhi.

- Ti odio - sputó acida.

- Il sentimento è reciproco signorina - ribattei e poi feci per andare ad aprire la porta ma lei mi passò davanti e aprí al posto mio.

- Ciao! - salutò Lucas.

Keira ricambió il saluto sforzandosi di fare un sorriso.

Mi venne da ridere.

A quanto pare lei non era così innamorata del mio amico.

- So che è tardi mi dispiace ma dovevo parlare con Ryan e... volevo vedere come stavi tu - spiegó subito lui rivolgendosi alla ragazza che avevo davanti.

- Io sto bene grazie! - disse lei dandogli dolcemente due colpetti sulla spalla.

Lucas sorrise e arrossí. 

- Bè visto che devi parlare con il tuo amico io me ne torno in camera... mi dispiace ma sono stanca - disse Keira salutando il mio amico.

Poi si girò verso di me lanciandomi un'occhiata acida e senza dirmi nulla se ne andó. 

Quando fui sicuro che era entrata nella sua camera guardai per un pó Lucas e alzai un sopracciglio trattenendo una risata.

- A quanto pare ha distrutto i tuoi progetti per questa volta... che peccato è stanca - borbottai.

Il mio migliore amico mi fulminó e poi entró dentro chiudendo la porta.

- Ora noi due parliamo - mi disse.

Senza aggiungere altro lo seguii nella mia camera.

ANGOLO ME:

Ciao a tutti!
Allora che ne dite?

Vi sta piacendo la storia?
Che ne pensate?

Fatemi sapere e ci vediamo al prossimo aggiornamento!

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